lunedì 25 novembre 2013

Visioni - Pacific Rim


Dei grandi gozzilloni provenienti da un'altra dimensione sbucano in mezzo al mare e per combatterli non si trova niente di meglio che costruire dei super robottoni guidati da dei piloti che al loro interno ne simulano i movimenti, in connessione neurale tra loro e con i robottoni stessi, come nei cartoni animati giapponesi.
Il fatto è che un medio cartone animato giapponese con i robottoni (senza scomodare Evangelion) batte Pacific Rim su introspezione psicologica e approfondimento della trama 90 a 0.
Qui i gozzilloni sono proprio cattivi cattivi, i buoni sono proprio buoni buoni, al massimo un po' ribelli nei confronti dei propri padri, ma neppure tanto, gli scienziati pazzi sono geniali e dal cuore d'oro e tutto si riduce in un "ammazza i mostri fino a che non ne rimangono più". 
A fare da contraltare a questa pochezza narrativa c'è l'indubbio talento visivo di Del Toro. Il film è visivamente splendido, i mostri sono ognuno diverso dall'altro, tutti dotati di una loro terrificante eleganza, in grado di distruggere le città con un realismo sconcertante. I robottoni sono meraviglie della tecnica e della computer grafica e i combattimenti, pur nella loro folle implausibilità, incantano anche gli occhi più critici. 
Quindi, accettato che intellettualmente questo film ha il valore di una carta di cioccolatino accartocciata, basta staccare il cervello per godersi due ore di puro spettacolo visivo, città distrutte ed esplosioni. Ore che passano anche in fretta perché, in fondo, non pensare a volte è piacevole.
Certo, se ti accorgi a un certo punto che stai tifando per i gozzilloni, come è successo a me, forse qualche problema c'è.

Voto: 7 (ma solo a cervello spento)

1 commento:

  1. Concordo in pieno, inoltre il "razzo gomito!" vale la visione del film!!!

    ilCik

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