sabato 5 aprile 2014

Aspettando il mio kindle

Da archeologa (in disarmo) che vive nel costante rimpianto di aver mancato di svariati millenni l'Età della Renna, quando ci si nutriva, appunto, di renne e mammut e si dipingevano le caverne, arrivo sempre tardi alla tecnologia. Oltre tutto le ultime innovazioni che la mia mente riesce a comprendere in pieno sono la pietra levigata, il tornio e il telaio. Per tutto il resto immagino, all'interno, una schiera di demonietti che fanno funzionare tutto a pedali, come accade nei libri di Pratchett.
Insomma,  molto rilento, ho infine ceduto al richiamo dell'e-reader. 
Proprio adesso che l'ho fatto, leggo in giro post su post incentrati sullo scontro tra libro cartaceo ed e-book, con una grande confusione generale.
C'è chi accusa il lettore di e-book di uccidere il libro. 
Fermi tutti! 
Io sono una così detta "lettrice forte", una che acquista in media un libro alla settimana e ho ordinato l'e-reader con un solo scopo: leggere di più.
Un libro cartaceo è per sempre. Ha un odore peculiare, dona una sensazione tattile, può essere annotato, sottolineato. Col tempo prende un aspetto vissuto che te lo fa sentire più tuo, parte di te. Prenderlo in mano dona un piacere fisico che nessun e-rider potrà mai uguagliare.
E allora perché ne ho ordinato uno?
- Per la possibilità di acquistare racconti a uno a uno. Secondo me il racconto è perfetto per il formato digitale. Un racconto lo si può ragionevolmente far pagare intorno all'euro e ha una lunghezza che ben si adatta a riempire i tempi morti. Acquistare un'antologia a 20€ significa spesso acquistare anche racconti che non mi interessano, poter scegliere singolarmente 20 racconti mi attira assai di più. Molte case editrici si stanno muovendo in questo senso. Per varie ragioni quella che seguo di più è Delos, con i suoi racconti digitali del martedì. È vero che li posso leggere anche sul pc o sul tablet, ma alla lunga su questi supporti stancano gli occhi. I miei primi acquisti saranno sicuramente i racconti di sherlokiana che mi mancano.
- Acquistare e-book di piccole case editrici con problemi di distribuzione. Quelle che non riescono ad arrivare alla libreria di fiducia. Potrei farmi spedire il cartaceo, è vero, ma l'idea di fare un clik e poter leggere il libro poco dopo devo dire che mi attira.
- Acquistare dall'estero. Da brava dislessica leggo principalmente in italiano, ma col francese me la cavo. Sto ancora aspettando adesso un romanzo francese ordinato prima di natale. Meglio l'e-book!
- Libri di cui non sono del tutto convinta. L'e-book costa meno del cartaceo e quindi qualche acquisto compulsivo in più mi scapperà. Se poi mi dovessi innamorare, non ho dubbi che andrei a recuperare anche il cartaceo da mettere in libreria.
Questo mi farà frequentare meno le librerie? Ne dubito. Nonostante il kindle in arrivo, oggi ho comprato senza alcuna premeditazione Il mio amato brontosauro, che mi ha conquistato nel giro di tre righe, quindi direi che il problema non sussiste.

Da autrice, poi, non vedo proprio il problema. A ottobre il mio romanzo dovrebbe uscire sia cartaceo che digitale. Che il lettore scelga liberamente, l'importante è che i libri vengano letti!

9 commenti:

  1. Ho una formazione diversa dalla tua, ma gli stessi pensieri circa lo scontro tra digitale e cartaceo. Non un kindle o similari per ora, ma non lo escludo in futuro. Bellissima iniziativa quella dei racconti Delos a così poco e concordo anche sul tuo discorso circa le antologie. Unica cosa, non vedo come potrei leggere di più di ora, di sempre, insomma davvero leggo tantissimo. Baci Sandra

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    1. Io spero di riuscire a rubare qualche minuto di tempo qua e là. Che poi ci riesca è tutta un'altra cosa...

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  2. Io ho preso un lettore molti mesi fa. Avevo qualche perplessità e invece come l'ho avuto in mano ho dimenticato tutti i dubbi e me ne sono innamorata. Ora leggo quasi esclusivamente ebook, ti assicuro che è una svolta per tanti motivi. Sono certa che quando lo avrai non ne farai più a meno...

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    1. Il mio unico dubbio al momento è l'imbranataggine tecnologica. Vedremo...

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  3. Sui racconti hai ragione, è l'uso più appropriato che si può fare col Kindle...
    Mentre un libro dev'essere di carta e stare impilato sullo scaffale, punto^^

    Moz-

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    1. In realtà ho un sacco di libri che mi pento di aver comprato e gli scaffali perennemente in affanno, magari i mobili ringrazieranno...

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  4. Anche per me cartaceo e digitale non devono necessariamente fare a pugni. Mi piace moltissimo portarmi dietro l'e-reader in vacanza con sopra x libri da scegliere e zero spazio impegnato, e anche averlo con me quando c'è la possibilità ma non la certezza di avere tempi morti occupabili dalla lettura (tipo attesa dal medico). Per il resto... il libro è il libro. Il file è aria.

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  5. Anche tu il kindle!!!!!!!!!!!!!!! Vedrai, un e-book tirerà l'altro, non ti fermerai più! Sai che ho conosciuto sul web un'altra giallista che scrive per Delos? Patrizia Trinchero: mi ha parlato bene dei gialli della Delos :-)

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    1. In effetti per ora il riscontro è positivo. Ti ho risposto nell'altro commento, comunque sì, leggo e conosco virtualmente Patrizia, mia compagna di squadra in Sherlockiana. Ti segnalo che Delos cerca anche rosa, magari ti può interessare

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