lunedì 23 gennaio 2017

Seguendo la cometa 10 – Rapporti col passato


19 commenti:

  1. Al corso insegnano anche ad avere tatto? :-D

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    1. In realtà sì, ma il tema "cosa dire, quanto dire, quando dire" è complicato e si rischia sempre di far danni...

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  2. Ma le situazioni a monte sono tutte... gravi?

    Moz-

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    1. Spesso lo sono. Salvo i casi di bimbi non riconosciuti alla nascita, gli altri sono allontanamenti decisi dal tribunale e, al netto delle leggende metropolitane, i giudici decidono di separare un bimbo dalla sua famiglia d'origine solo in casi estremi.

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  3. L'importante è dire le cose con una certa naturalezza... ;-)

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  4. ... e non gli ha neppure detto che prima o poi dovrà usarla per battersi con lui e magari ci rimetterà pure una mano ;-)

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    1. Tra l'altro dalla reazione di Luke si deduce che avrebbe voluto saperlo, insomma, il tatto del buon Obi-Wan forse è stato eccessivo...

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  5. È una curiosità che ho sempre avuto: dire, non dire, come dire. Ho un'amica cara che ha adottato due splendidi bambini (ora ragazzi), lei ne ha scritto un diario che, poi, ha fatto leggere ai figli.

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    1. A questo proposito direi che Tenaer sta scrivendo uno splendido diario a fumetti !!

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    2. In realtà abbiamo iniziato sabato un corso di post adozione in cui dovrebbero indirizzarci sulle giuste modalità, anche se la mia impressione è che gli errori madornali siano noti a tutti, ma su cosa sia giusto si naviga un po' a vista (prima lezione, di una cosa che ci porteremo avanti quasi a vita, tra un po' probabilmente cambierò idea).

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    3. Gli errori madornali sarebbero cose tipo nascondergli di essere adottata e rivelarglielo quando ha 30 anni piuttosto che rinfacciarle l'adozione ogni volta che si comporta male? Cose da matrigna di film... 😯 sul fatto che su quello che sia giusto si naviga a vista penso sia un problema comune e io mi sono fatta l'idea che in realtà qualunque cosa faremo in genere sarà sbagliata e ci verrà rinfacciata. Per farti un esempio mia figlia è di aprile e quindi avrebbe potuto fare l'anticipo scolastico sul quale in genere tutti gli educatori sono contrari mentre tutti i genitori sono entusiasti per questa fantomatica idea che gli faccia guadagnare un anno , come tra parentesi se diplomarsi un anno prima significasse vivere un anno in più cosa su cui sono piuttosto scettica. Noi alla fine abbiamo deciso di fare come ci consigliavano gli esperti e cioè lasciarle un anno di gioco in più piuttosto che inserirla nel mondo del lavoro un anno prima, vantaggio su cui ripeto ho i miei dubbi però secondo molti genitori è una cosa importantissima. Comunque già so che me lo rinfaccerà quando a 19 anni non ha più voglia di studiare e dovrà ancora fare la maturità. D'altro canto se avesse fatto l'anticipo e poi i risultati scolastici non fossero stati brillanti probabilmente me lo avrebbe rinfacciato in ogni caso associando sempre all'idea dell'anticipo anche eventuali difficoltà di integrazione. E probabilmente da adesso in avanti si ripresenterà lo stesso dilemma praticamente per qualunque scelta, con la consapevolezza che se vorrà darmi addosso lo potrà fare sempre comunque😫 si tratta di piccolezze rispetto ai problemi di un'adozione ma penso che la sensazione di essere comunque nel torto sia la stessa

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    4. Infatti, si naviga a vista e si spera in bene. Per quel che mi riguarda hai fatto bene a lasciarla giocare, secondo me anche lei ne sarà soddisfatta in futuro, anche se penso che i problemi più che altro se li facciano gli adulti, i bambini si adattano molto di più.

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  6. È sempre difficile sapere cosa dire e non dire...

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  7. Questo è l'aspetto più delicato dell'adozione.
    Ovviamente il diritto alla verità è sacrosanto. Sta alla saggezza dei genitori trovare i modi. Secondo me l'adottivo deve "crescere nell'idea", non so come esprimermi... Senza traumi.

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    1. Tra l'altro ho scoperto da poco che questo diritto alla verità non è assoluto perché ad esempio nel caso di neonati non riconosciuti prevale il diritto all'anonimato nel parto quindi di fatto il bambino e nemmeno i genitori adottivi mai sapranno l' origine biologica del bambino.

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    2. In realtà pare che vogliano modificare questo aspetto, ma con i tempi con cui si modificano le leggi italiane non so se la pupattola arriverà mai a vedere la nuova normativa. E comunque per i non riconosciuti alla nascita, cambio di legge o no, le informazioni sono proprio poche perché la madre biologica non è tenuta neppure a dire il proprio nome, si sanno giusto i dati medici rilevati al momento. Personalmente, tra l'altro, sono più che d'accordo col fatto che sia così, mille volte meglio non riconosciuto dopo un parto sicuro in ospedale che abbandonato da una madre in panico chissà dove.

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