lunedì 17 dicembre 2018

I dubbi della mamma socratica – i buoni propositi



Medicinali
Ah, questi genitori smidollati, che cedono ad ogni capriccio dei figli. Noi non saremo mai cosi! Mai! Le regole sono regole e le cose che vanno fatte vanno fatte!
Un proposito draconiano sopravvissuto più di due anni. Fino al primo malanno un po' più serio, con antibiotico.
La medicina si deve prendere. Con le buone o con le cattive.
Due ore dopo:
– Dottoressa, la prego, non c'è un altro antibiotico? Siamo disperati, non sappiamo più come fare! La prego!
La mattina dopo:
– Amore, tesoro, vuoi guardare i cartoni animati per prendere lo sciroppino? Da che poi c'è il cioccolatino...
Due anni di educazione alimentare e televisione contingentata buttati al vento.
Ma poi, questi maledetti antibiotici, proprio rosa fosforescente? È finito ovunque. Allegre macchie rosa anche sul soffitto. Potranno passare per decorazioni natalizie? Macchie rosa sul maglione bello messo per i colloqui con i genitori.
Alla fine, però, l'antibiotico è stato preso. Quello nuovo, alla fragola. Solo se glielo dà il papà. Da me non prende più nulla da un cucchiaio.
– Amore vuoi assaggiare la cioccolata?
– Da te no!

Televisione
Io sono stata cresciuta con regole ferree. Mezz'ora al giorno di televisione e non di più. Tutt'oggi per me guardare la televisione di pomeriggio è sinonimo di grande trasgressione. Lo si può fare se si è malati o alle feste comandate. E comunque se si tratta di un documentario mi sento meno in colpa.
Quindi perché non replicare lo stesso metodo con la pupattola?
Al netto dei traumi infantili dovuti a drammatici cartoni animati di cui non ho mai visto la fine (il fratellino di Annette per me è sempre rimasto in fondo al burrone) e dell'isolamento sociale causato dal fatto che ero esclusa dalle conversazioni con i coetanei, non aveva dato ottimi frutti?
Televisione solo mezz'ora dopo cena per dare tempo a mamma e papà di sparecchiare.
Non avevamo fatto i conti, però, con le energie della pupattola, che salta, corre, si arrampica. Tutto, però, rigorosamente con genitore al seguito. E quindi sollevarla su e giù da scivoli altissimi, inseguirla in lungo e in largo per i parchi o il cortile di casa, fare gare di salti in cui non la fai vincere perché e piccola, perdi tu per sfinimento.
E quindi, nel tardo pomeriggio dei fine settimana è sempre più comune che accada questo:
– Amore, guardiamo un po' di tv? Mamma è stanca, vuole vedere Masha e Orso...
– No, mamma, giochiamo! Palla? Salti? Balliamo? Girotondo?

Babbo Natale
Qui si scontrano in famiglia due scuole di pensiero, ognuna ricca di contraddizioni.
IL MARITO
Dobbiamo proprio fare l'albero? Non prima dell'otto dicembre! Non vorrai mica addobbare anche lì!
Eh, però dobbiamo prepararla all'arrivo di Babbo Natale. Mettiamo le carote per le renne, il latte per lui, nascondiamo i regali nel sacchettone... Babbo Natale è l'essenza della magia del Natale!
IO
No, davvero non possiamo mettere delle renne vere in giardino? Sarebbero fantastiche! Ho comprato solo 1200 decorazioni nuove (tutte infrangibili), ma non credo bastino...
Però sono contraria alla storia di Babbo Natale! Non si può mentire ai bambini.

Babbo Natale è l'unico punto pedagogico su cui non abbiamo trovato un accordo. Per me raccontare una menzogna è fuori discussione e da che ho scoperto che anche i pedagogisti montessoriani seguono questa linea difendo la mia idea e la mia lotta alla menzogna di Babbo Natale è senza quartiere. Mio marito, creatura refrattaria a ogni addobbo e smanceria natalizia, crede sia invece un delitto negare la favola alla pupattola.
Che quindi ha preparato gli addobbi sotto la mia supervisione. Ha preparato i pacchetti perché "a Natale si scambiano i regali". Però pensa anche che un vecchietto con la barba e la slitta trainata da renne passerà da casa nostra. E bisogna preparargli un rinfresco. Non perché porti i regali. Ma per gentilezza.

12 commenti:

  1. il compromesso storico sulla figura di Babbo Natale mi pare notevole.

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    1. Non è proprio un compromesso formalizzato, diciamo che per questo Natale va così

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  2. Non parliamo di antibiotici perché da ragazzino uno mi fece diventare la lingua viola (giuro) e da allora non ne ho più presi. Per fortuna ho passato indenne parecchi inverni senza prendermi l'influenza.
    Su Babbo Natale non c'è storia, un po' di magia per i bimbi ci vuole. La prosaica realtà avrà tutta la vita a disposizione per "godersela"...

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    1. Ci credo. Gli antibiotici sono da usare solo in caso di effettiva necessità. Purtroppo in questo caso servivano

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  3. E' un classico, quando qualcuno che non ha figli (o cani) spiega a chi ne ha quali regole applicherà quando si troverà nella stessa situazione: gli uni pieni di giustificata convinzione, gli altri di bonaria tolleranza, che annuiscono ripetutamente in silenzio. Come fai a dire che dopo le teorie tocca improvvisare, poco o molto? Ma è più bello così.

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    1. Teoria e improvvisazione, come equilibristi su un filo!

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  4. Vi racconto un mio piccolo segreto, io ho sempre saputo che Babbo Natale non esisteva perché i miei genitori, gente genuina ma con pochi mezzi, non mi hanno mai raccontato la favola di Babbo Natale. Io sono cresciuta bene lo stesso, credevo però che mia nonna morta mi portasse una calza di doni la notte del 1 novembre (molti anni prima che arrivasse Halloween). Ora che mia nipote (figlia di mia sorella) ha due bambini piccoli ci teniamo moltissimo ad aspettare i regali di babbo natale (uno degli uomini di famiglia si traveste e porta i regali) insomma siamo più noi adulti a divertirci che i bambini che guardano "straniti" quello strano essere panciuto con la barba di ovatta bianca ...

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    1. Io sono stata cresciuta senza Babbo Natale, ma i regali si aprivano il 25 e il fatto di sapere che non li avevo vinti a una sorta di lotteria della bontà, ma me li avevano presi i miei cari non me li faceva certo apprezzare meno. Però un sacco di gente quando lo racconto mi guarda malissimo.

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  5. Anche noi siamo alle prese con il primo antibiotico, rosa fosforescente e da dare alle tre di notte freddo di frigo. Praticamente un incontro di wrestling a tre. E i vestiti colorati... oggi senape gialla sulla giacca nera! Si intona col resto delle macchie già presenti.
    Babbo Natale è un problema per l'anno prossimo, per ora è solo un vecchio barbuto di cui avere paura.
    E ultimo ma non ultimo, noi non abbiamo la TV.
    haha. Ma c'è netflix e l'ipad! Dalla padella nella brace.

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    1. Macchie ovunque! L'antibiotico l'abbiamo finito mercoledì e oggi avevo ancora macchie rosa da pulire...
      Quanto alla tv, a volte salva la vita. Ad esempio permette questo commento. Però gli altri dispositivi al momento sono vietatissimi. Per quello che ne sa la pupattola, contengono solo parole.

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  6. Commento dalla mia serena postazione di donna senza figli:
    e quanteseghe! Che gli farà mai un po' di televisione? E la piccola non può scegliere in proprio a cosa credere e a cosa no? Meno manipolazione e meno stress per tutti ❤️💙❤️💙❤️💖
    Quanto allo sciroppo, non ho figli ma ho e ho avuto in casa svariati gatti, e dunque non posso che solidarizzare. Tuttavia credo che l'industria farmaceutica dovrebbe FORTEMENTE rivedere ilsuo rapporto col cosiddetto "gusto fragola" che ha sempre mandato in crisi persino me, che sono una paziente serena, pazientissima e pure un po' stoica.

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