giovedì 7 marzo 2019

8 marzo


Sono giorni che rimando questo post.
Quest'anno la festa della donna non può essere sono una mimosa e una caramella, ops, un cioccolatino. 
Vorrei scrivere di mamme, adottive ma non solo, tacitate dopo che si sono lamentate di minacce di morte ai figli, o di manifesti che additano come un "nemico" l'autodeterminazione delle donne, ma già altri lo hanno fatto meglio di me.
Io invento storie. Store che possono essere ambientate nel passato, altrove, ma che sono sempre specchio del mio presente.

In queste settimane ho provato a scrivere una sceneggiatura per fumetto. Non so se potrà mai vedere la luce. Ve ne lascio comunque un assaggio, perché il mio personaggio sa esprimere meglio di me le mie paure di oggi.

Giusto per rendervi comprensibile la vicenda, eccovi le premesse. Hanno sparato a un amico della protagonista, che è morto tra le sue braccia, presumibilmente perché aveva scoperto qualcosa. Ma lei è una donna, il suo fidanzato uno straniero e questo è ciò che accade.

Tavola 51
1/2) ricordo. Totale, inquadratura dall’alto. In una stanzetta spoglia, un poliziotto di mezz’età, robusto, con folti baffi neri, è seduto a un tavolo di legno. Sta interrogando Victoria, seduta dall’altra parte. La posa di Victoria è quella seria e composta che avrebbe un militare nelle stesse circostanze e contrasta con l’abito che indossa. Ha una mano posata sul tavolo. Scostato dal poliziotto con i baffi c'è un altro, più giovane, molto magro, sta trascrivendo a mano l’interrogatorio.
POLIZIOTTO CON I BAFFI: «Ricapitoliamo. Lei ha frequentato casa Morozov, la signora le ha insegnato a suonare il piano. Conosceva il tenente Jamenson, eravate amici. Ha avuto una relazione con lui?»
VICTORIA: «Eravamo legati da stima reciproca».

3) Ricordo. Controcampo. Si vedono il retro della testa del poliziotto con i baffi e il viso di Victoria. Lei è chiaramente preoccupata, ma sta guardando l’interlocutore negli occhi. La posa è sempre rigida e militare.
POLIZIOTTO CON I BAFFI: «La vostra è stata una relazione sessuale?»
VICTORIA: «Hanno sparato a Chris alla schiena, mentre veniva a casa nostra. Non vedo come la natura dei nostri rapporti possa aver influito».

4) Ricordo. Controcampo. Testa di Victoria ripresa da dietro, si vede il viso irritato del poliziotto.
POLIZIOTTO CON I BAFFI: «Un giovane straniero ha una relazione con una ragazza corteggiata da un ufficiale delle Ali Nere. Forse voleva liberarsi di uno scomodo avversario…»

5) Ricordo. Di nuovo controcampo. Mezza figura. Ora la preoccupazione è aumentata sul viso di Victoria. Ha la fronte aggrottata. La mano posata sul tavolo è stretta a pugno.
POLIZIOTTO CON I BAFFI: «Oppure entrambi avete collaborato per togliere di mezzo un corteggiatore invadente. Da una ragazza innocente mi aspetto che sia terrorizzata»
VICTORIA: «Mi creda, il fatto che sia lei a indagare sulla morte di Chris mi terrorizza». 

6) Esterno, Mezza figura. Victoria ancora appoggiata al lampione, Ardal accanto a lei.
VICTORIA: «Qualsiasi cosa dicessi, ero una donna. Qualcosa con cui ci si può rapportare solo in quanto corpo, da conquistare o possedere».

6 commenti:

  1. Questo è proprio un 8 marzo fa chiedersi più che mai cosa diavolo ci sia da festeggiare. Bello il fumetto, vedo che stai andando avanti in maniera assai dettagliata.

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    1. In realtà ho finito e fatto un primo invio un po' alla cieca, vediamo se salta fuori qualcosa.

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  2. Grande! Bello leggere la sceneggiatura.
    Dai, magari la luce la vedrà: se ne ha bisogno.

    Moz-

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    1. Non sono molto ottimista, ma è stato molto divertente scrivere qualcosa di così diverso dal solito.

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  3. Molto affascinante. Ho proprio immaginato la scena, la descrizione sembra quella giusta di una sceneggiatura. Poi, sulle donne, la frase di Victoria fa capire tutto e tutto in modo molto chiaro.

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