venerdì 5 settembre 2014

Prime anticipazioni - Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico


Eccoci dunque, se lo sono lasciati scappare in questo bell'articolo dedicato alla finale di GialloStresa e alla sua bella (e brava) vincitrice, Rossana Girotto.

E quindi posso confermare le prime notizie ufficiali

Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico
Prossimamente in uscita in formato cartaceo e digitale nella collana

Presto, prestissimo potrò darvi tutte le indicazioni del caso, dalla copertina a dove reperirlo (una qualsiasi libreria andrà benissimo).

Però oggi posso almeno rispondere a una domanda:

Ma com'è nata l'idea di questo romanzo?
È nata in un momento preciso e non ero a Baker Street, non ero neppure a Londra. Ero nella biblioteca della mia Briga Novarese.
Un caro amico, Fabio Valeggia (a cui devo anche la foto di copertina de LA ROCCIA NEL CUORE) stava parlando, tra le altre cose, delle sue ultime ricerche in fatto di storia locale. 
Tira fuori la foto di uno schizzo fatto a mano di qualcosa che è del tutto incongruo con la data a cui viene attribuito. Poi c'è una foto d'epoca che immortala un uomo meccanico, un automa. 
Io non so quasi nulla di automi e questo, detto da me, vuol dire che ho letto di Poe e del giocatore di scacchi e che non ho bisogno di aprire wikipedia per sapere che quell'uomo meccanico è qualcosa di quasi impossibile.
Finisce l'incontro e mi avvicino a Fabio.
– Tu sai che ci scriverò un romanzo, vero? – dico.
Non so che cos'abbia pensato alle mie parole, pronunciate da chi, allora, non aveva neppure una pubblicazione all'attivo, se non qualche racconto qua e là.
Però Fabio mi regala un libro, scritto dagli storici che si occupano delle cose di cui mi ha parlato.
E io inizio a leggere. E più leggo e più mi innamoro.
Perché ci sono storie che semplicemente bisogna raccontare.

Non so quando ho iniziato a pensare di andare a bussare a Baker Street. C'è stato un pensiero preciso, che ancora non era riferito a Holmes, ma che poi sarebbe diventato uno dei cardini del romanzo:
"Ci sarebbe voluto un Boswell".
E intanto pensavo a come rigirare la Storia, quella vera, realmente avvenuta, per trasformarla in narrazione, senza tradirla.
E poi ho trovato una data. Qualcosa che era accaduto in una capitale europea nel 1881.
E, allora sì, potevo andare a Baker Street a chiedere a Holmes proprio quello di cui avevo bisogno: un aiuto in un'indagine.
Solo che, mentre mi avviavo, mi sono resa conto che non sapevo proprio chi mi avrebbe aperto la porta nella tarda primavera del 1881.
L'Holmes che bene o male tutti abbiamo in mente è quello del Mastino, del Segno dei Quattro e delle Avventure. Film e telefilm ce l'hanno spesso mostrato anziano e anche se, grazie al cielo, adesso è stato svecchiato, viene spontaneo immaginarlo come un uomo sopra i trent'anni.
Ma nel 1881 mi avrebbe aperto un ragazzo di 27 anni. E forse avrei incontrato il suo nuovo coinquilino.  Un giovane medico militare convalescente dal fisico indebolito e i nervi scossi. Non un amico, non ancora...
E quindi sono partita per Londra, senza sapere bene cosa avrei trovato...

Mentre tutto questo accadeva nella mia mente, con assoluta e inaspettata sincronia, vengo a sapere che in effetti sì, c'è una casa editrice (e che casa editrice!) che sta per lanciare una collana di apocrifi Sherlockiani e che pertanto sarebbe interessata a leggere il mio.
Quando il destino sorride, si può solo assecondarlo e lasciarsi cullare.

Se me lo avessero detto prima, che avrei pubblicato il mio secondo romanzo con la stessa casa editrice che ha in catalogo la mia autrice preferita, U.K. Le Guin, non ci avrei creduto. È banale, ma, davvero, cosa avrei potuto sognare di più?

E quindi grazie a tutti quelli che stanno aiutando a rendere concreto questo sogno. Non vi nomino tutti, perché davvero siete tanti, grazie a chi mi ha aiutato con la documentazione, grazie all'editore e al curatore, grazie agli altri autori sherlockiani, grazie a chi ha letto le bozze.

Spero di avervi messo l'acquolina in bocca e tanta voglia di leggere.

Nei prossimi giorni sarò a Macugnaga, dove mi aspetta un ruolo davvero inedito: Presidente di Giuria al 2° Concorso Nazionale di Poesia e Narrativa.  



8 commenti:

  1. oh mamma, mi sembra tutto così limpido ed emozionante. Congrat! Sandra

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    1. La parte creativa ha posto non pochi stimolanti problemi. Quella editoriale invece è stata davvero limpidissima, quasi da non riuscire a crederci!

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    2. Congratulazioni! :) lo leggerò con piacere. Sai che io sono appassionata dell'epoca storica collocata fra la fine dell'800 e l'inizio del 900? Lo leggerò con grande piacere!
      Ti andrebbe un giorno di fare due chiacchiere sulla scuola Holden? Vorrei chiederti alcune informazioni :)

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    3. Ti ringrazio e spero che la lettura si rivelerà all'altezza. Ci vorrà ancora qualche settimana, però.
      Per la scuola Holden nessun problema, considera però due cose: mi sono diplomata nel 2007 e da allora la scuola ha cambiato sede e organizzazione interna e che domani e dopo sarò via.

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  2. Dà l'idea che le cose stiano seguendo il loro filo, vero? Quella sensazione è il massimo.

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  3. Nel momento esatto in cui mi hai detto di "essere inciampata" in quella storia, ho saputo che le avresti prestato le parole per farla rivivere.
    Ero curiosa di vedere come, ma non mi sarei aspettata di trovarla in un apocrifo sherlockiano. Invece, il legame che ti ha portato ad accostare i due personaggi è ineccepibile... :-)

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    1. Saranno stati tutti questi Alti Potenziali che abbiamo intorno a suggerire il collegamento...

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