domenica 30 settembre 2012

Visioni del fine settimana - Jesus Christ Superstar e Bastardi senza gloria

Un fine settimana senza impegni? Venghino, virus, venghino, sia mai che non lo passi a tossire! Per fortuna ci sono i dvd!

Jesus Christ Superstar
Il musical più famoso di sempre. Nulla da dire, c'è un perché di questo. Girato in Palestina, in paesaggi da urlo. Peccato che non vengano sfruttati. In effetti il problema di Jesus Christ Superstar è che non c'è una regia. Chi sta dietro la macchina da presa ignora proprio le regole di base. Si è mai vista un'ultima cena in cui l'apostolo più laterale continua a uscire dall'inquadratura? Coreografie con ballerini di cui si intuiscono a mala pena i piedi? Il costumista ha fatto il suo lavoro, creando abiti che spicchino sul paesaggio ocra e i cieli tersi, come la giacchetta rossa di Giuda. Lavoro sprecato. Pochissimi campi lunghi per creare contrasto, inquadrature strette su particolari insignificanti. Per non parlare di un'idea di base che supporti la pellicola che, semplicemente, non c'è.
Poi, per carità, il musical è potente, ben cantato, ben ballato. Bastava un regista, non un genio, proprio uno qualsiasi che avesse fatto un corso di base per renderlo indimenticabile.
Voto: 5 alla regia. 8 a tutto il resto

Bastardi senza gloria
Tarantino invece il regista lo sa fare eccome.
Sono tanti gli omaggi al cinema che fu in questi ultimi anni e questo è il suo.
Un film è una realtà alternativa, una storia possibile. In questa c'è una Francia occupata dai nazisti in cui  i soldati fanno gli attori, le attrici e i critici cinematografici fanno le spie e il più grande problema di gerarchi nazisti è organizzare la première di un film di propaganda. E c'è il cinema, che tutto può, anche mettere a posto la storia. Ovviamente alla maniera di Tarantino, cioè con tecnica impeccabile e grande spargimento di sangue.
Poi c'è il versante più personale e io per Tarantino non faccio le fusa. Nello specifico ritengo che se in un film in cui quasi tutti i personaggi fanno una brutta fine, l'unica morte che ti emoziona è quella dei tizi di cui si vedono solo gli occhi e se il personaggio più simpatico rimane il nazista cacciatore di ebrei, qualche problema ci sia. Ma si tratta di gusti personali. Il film funziona, sia come intrattenimento che come ragionamento metacinematografico, pur non essendo un capolavoro
Voto: 7/8 (a seconda di quanto amate Tarantino)

sabato 29 settembre 2012

3069

3069

Un codice?

Il PIN del mio bancomat?

La chiave per decriptare misteriosi scritti?

Il numero di una cassetta di sicurezza (che contiene...)?

Un indirizzo in fermo posta?

Avrà a che fare con i Maya? Con gli egizi? Con gli antichi romani? Con gli alieni?

E' il numero di riconoscimento di un mio cugino concorrente a X-factor?

La targa di un'auto?

Il numero atomico di un nuovo elemento?

La distanza in passi per raggiungere da un punto A un punto B nel quale è nascosto un tesoro?

I minuti che ci restano prima della fine del mondo?

La larghezza in cm di un cerchio nel grano apparso nel campo dietro casa mia?

Le pagine del mio nuovo romanzo?

Una pagina di un libro (quale?) che contiene un indizio per...?

3069 a.C Qualcosa di essenziale è accaduta in quell'anno?


3069 è un indizio per qualcosa che accadrà tra circa un mese.
Una delle domande qui sopra contiene effettivamente un riferimento reale a 3069

venerdì 28 settembre 2012

Perché mi chiamo Tenar


Mi perdonino i vecchi amici per questa ripetizione di cose che sanno già.
Il bello di Internet è che tutti possiamo ricrearci una nostra identità e darci un nuovo nome. Io non ho mai avuto dubbi, ho voluto chiamarmi Tenar

Tutti noi aspiranti scrittori abbiamo un autore o un'autrice che è il nostro faro. La mia, si è già capito, è Ursula Kober Le Guin. Una che da cinquant'anni spazia dalla fantascienza alla fantasy, dall'alta letteratura (andate tutti a comprare Lavinia, edizioni Cavallo di Ferro!) a favole per bambini con un'eleganza stilistica e una chiarezza di pensiero più unica che rara.

Tenar è un suo personaggio.
La incontriamo nel secondo volume della saga di Earthesea. E' una giovane sacerdotessa dedita a potenze oscure. E' la guardiana di un labirinto sotterraneo dove si perde un mago giovane e orgoglioso. Lei lo imprigiona, ma invece di ucciderlo si mettono a parlare. Fin qui tutto normale. Fuggiranno insieme, questo è ovvio, e lei abbandona il ruolo di sacerdotessa e i poteri oscuri. Tutto normale. Fosse un fantasy come gli altri, al vago innamoramento seguirebbe un bacio e il "vissero felici e contenti" oppure Tenar diventerebbe una grande maga o guerriera. Invece no.

Vent'anni dopo. Il romanzo è Theanu (in Italia L'Isola del drago).
Ritroviamo Tenar.
Ha scelto la normalità. Il mago se n'è andato per la sua strada, è diventato arcimago. Lei si è sposata con un uomo comune. E' vedova. E' una donna del popolo che chiacchiera con le comari del paese, prepara focacce e non rimpiange il passato. Ma normale non vuol dire banale.
E' lei che accoglie in casa una bambina sfregiata. E' davanti a lei che si posa il più grande dei draghi, Kalessin, per depositare quello che è stato arcimago, ma che ora è un uomo distrutto e senza potere.
Perché Tenar è una donna che sa vedere. Vede nel re solo un ragazzino, nel mostro una bambina e nell'arcimago un uomo che non è mai stato amato.  E' una donna che sa curare. E guardare i draghi negli occhi e trattarli da pari.

Tenar è la rivincita del buon senso sull'eroismo. Non ha bisogno di grandi gesti per dimostrare agli altri e a sé stessa la sua grandezza. Continua a preparare le focacce, accudisce le capre e le galline nella piccola casa sopra il precipizio. E conosce magie più profonde e più vere di quelle dei draghi.

giovedì 27 settembre 2012

E' sbocciato un nuovo blog


Ciao a tutti, amici vecchi e nuovi, lettori occasionali e persone giunte qui per caso.
Inchiostro, fusa e draghi è un nuovo blog che è un vecchio blog.
Fino a ieri ero di casa su Diario di un'aspirante scrittrice fantasy, blog nato nel 2007. Da tempo era necessario un rinnovamento grafico e dunque ecco qui Inchiostro, fusa e draghi.

Dal 2007 è cambiato molto e non è cambiato nulla.
Ho la stessa voglia di sempre di scrivere, di ragionare su ciò che mi circonda e di ciò che mi appassionata. Vi troverete le mie surreali esperienze di vita quotidiana, i miei sfoghi sul mio lavoro di prof, le recensioni dei film che vedo e dei libri che leggo, un po' di auto pubblicità su quello che scrivo e di ragionamenti sulla scrittura.

Dal 2007 ad oggi continua ad amare il fantasy, i draghi continuano a popolare la mia vita, ma leggo e scrivo anche di altri generi. Ero un po' stufa anche di quell'aspirante, che continua ad essere vero (continua ad aspirare a diventare una scrittrice "seria"), ma che forse non rende l'idea del percorso compiuto.

Eccomi qui, dunque, per andare avanti.

Sono ben accetti consigli e critiche per migliorare questo nuovo blog.