domenica 10 maggio 2020

Fino alla morte e oltre disponibile in ebook


Disponibile dal 12 maggio a 1,99€
In formato Kindle su Amazon
In tutti gli altri formati sul Delos Store

“Fino alla morte e oltre” è il giuramento tradizionale del Leynlared, quello che presto dovrà pronunciare chi si è unito all’esercito del principe Amrod.

Ven, il giovane pastore, Adman, il figlio della locandiera, Vilaya, la strega coyranà e Doneld il falconiere, sono sopravvissuti insieme al principe alla guerra invernale e hanno ottenuto la prima, inaspettata vittoria. Ma è adesso, quando il peggio sembra essere passato, che il dubbio inizia a farsi strada. Qual è esattamente il prezzo dal pagare per inseguire un sogno? Che ne è stato delle loro famiglie? E di chi ci si può davvero fidare?

Per tutti è venuto il tempo di scoprire cosa significa votarsi a una causa “fino alla morte e oltre”.

Con questo racconto termina la prima parte delle Cronache delle Ley, iniziate con La spada di Emarana e proseguite con i racconti La luna delle foglie cadenti e Il posto della spada, tutti editi da Delos Digital nella collana Fantasy Tales. Gli stessi personaggi tornano nei racconti presenti nell’antologia La spada, il cuore e lo zaffiro, edita Wild Beard con la supervisione di Rill.

Siamo arrivati al quarto, ultimo appuntamento con Delos Digital con Le cronache delle Ley.
Ci arriviamo con il racconto in assoluto più mio, il racconto più sofferto.
Lo vedete già dalla copertina, che è scura e con la spada impugnata. Le decisioni sono state prese e ora bisogna accettare il prezzo da pagare. Per i principi come per i pastori nulla è facile nelle Ley e ogni azione ha la sua conseguenza.
Credo sia doveroso avvisare che queste storie non potevano portare a un lieto fine tradizionale. Fin dall'inizio questi cinque racconti hanno avuto dei temi interni ricorrenti. 

Gli amori impossibili.
Cosa sei disposto a dare per cambiare il mondo?

Questo è principalmente un racconto sulle conseguenze e sul prezzo da pagare. Sul constatare che a volte l'unica cosa che si possa fare è del proprio meglio, anche se non è abbastanza.
Ci ho messo anni a scriverlo, nel senso che il cosa succede nel Leynlared è perfettamente chiaro nella mia testa da tantissimo tempo, ma raccontarlo, quello è un altro paio di maniche. 
L'ho scritto poi di getto, dopo aver ricevuto una brutta notizia. Quando l'ho finito ho scritto a una mia cara amica che mi legge sempre in anteprima: "adesso però avrei voglia di ubriacarmi". Quando anche lei lo ha letto ha risposto "in effetti alla fine ci si vuole ubriacare".
Questo per prepararvi. C'è un punto preciso, nel racconto, in cui è chiaro che no, non finirà tutto bene, ma si può solo andare avanti, con gli occhi aperti, verso  il destino.

Spero di non avervi troppo spaventato. Questa è una storia di giovani che riescono a cambiare il loro mondo, ma ne pagano il prezzo.

È la fine della storia, dunque? Non proprio.
È la fine di un ciclo, alcuni personaggi escono con questo racconto dalla narrazione. Altri però entrano, le vicende del Leynlared e di Amrod in particolare non sono certo concluse. Continuano nell'antologia La spada, il cuore e lo zaffiro. Ne trovate la copertina qui a fianco. Ormai lo riconoscete, Amrod, riconoscete la sua spada. Il primo racconto dedicato al Leynlared presente nell'antologia si connette direttamente a questo.
Infine, quello delle Ley per me è un progetto in continua evoluzione. Subito prima che il Coronavirus calasse su di noi stavo per iniziare a scrivere un racconto di questo ciclo, ambientato quasi 40 anni dopo questo.
Il mio enorme ringraziamento va ad Alberto Panicucci e ad Andrea Franco, che hanno permesso a questi racconti di uscire dal cassetto. Spero davvero che altre parti di questa saga vedano la luce. Nel frattempo il mio ringraziamento è enorme.
E grazie a voi che leggete, rendendo davvero vivi i miei personaggi.

Vi lascio con un disegno di Viola, relativo a quest'ultimo racconto.



mercoledì 6 maggio 2020

Racconti nel tempo del Coronavirus/10


E finalmente si tornò ad uscir di casa.
In attesa di poter tornare dagli amici a due gambe ci si consola con quelli a quattro zampe. Questa foto è stata scattata questa mattina, a circa un quarto d'ora di cammino da casa. Sono venuti i vitellini, le galline e i cavalli a salutarci. Un vitellino si è dilungato a chiacchierare con mia figlia in mucchese stretto, mentre la cavalla bianca ha accettato molto signorilmente la nostra mela. Ieri siamo andati a trovare i "congiunti onorari" ovvero i quattro asinelli dello zio. Al rientro la piccola ha fatto il lavoretto dell'asilo: mettere in un barattolo qualcosa che rappresentasse l'emozione del momento e il barattolo è stato tutto riempito di un bel giallo gioia.

Certo, non è proprio tutto gioioso in questa "fase 2". Qui, nel Piemonte non ancora al riparo dai contagi, tutti mi sembrano muoversi con grande cautela, tra restrizioni e problemi pratici. Con il rientro al lavoro la gestione dei figli è ancora più difficoltosa, in pratica le uniche opzioni sono: trascurare la sicurezza e mandare i bambini dai nonni, lasciarli a casa da soli se sono più grandicelli, rimanere a casa rinunciando allo stipendio. Chi come me cerca di barcamenarsi tra telelavoro e prole inizia a pensare alla casalinghitudine come un sogno. Va bene tutto e ci si adatta. Ma immagino che molte giovani coppie in questo momento stiano decidendo di non avere figli o di non farne un secondo, semplicemente perché se l'unica opzione possibile in caso di emergenza è rinunciare a uno stipendio la cosa diventa impraticabile.
Lo so che torno spesso su questo tema, ma sono piuttosto arrabbiata.
Ieri parecchie nonne sono passate con nipotini davanti al cancello di casa e (a distanza) mi hanno detto che sono disposte ad ammalarsi pur di permettere ai figli di lavorare. Non mi sembra davvero che possa essere questa una via praticabile. So perfettamente che ora le scuole non possono aprire in sicurezza, ma ci devono essere delle alternative praticabili (congedi simil maternità, par time alternati, servizi di baby sitteraggio a prezzo calmierato magari per occupare gli studenti universitari, insomma, qualcosa).

Io mi barcameno come posso, inizio a desiderare in modo morboso la fine della didattica a distanza, che pure, una volta capiti i fondamentali, funziona e dà anche soddisfazioni insperate. Sono solo stanca, di una stanchezza che ormai si accumula su altra stanchezza che sta su altra stanchezza. Ora sto facendo pausa dopo un pomeriggio di riunione. Nel mentre ho placato un pianto disperato, steso la pasta per la pizza per la cena e ritirato le lenzuola. E tutto questo è stato possibile solo perché il mio super marito ha preso appositamente ferie. Se no, come è successo ieri, avrei fatto lezione con la bimba in braccio, parlando per altro di un argomento notoriamente adatto alla prima infanzia: gli effetti della bomba atomica (ovviamente non ho potuto far partire il filmato che avevo preparato e che conteneva parecchie immagini crude). Non riesco neanche a immaginare quanto siano stanchi i genitori in situazioni più complicate della mia, con spazi ristretti o bambini che necessitano di attenzioni speciali.

Inutile dire che scrivere non è neanche un'opzione considerabile.
Per fortuna ho scritto in passato. Ho inviato un racconto a un concorso e magari proverò a far partecipare un romanzo a una selezione. Intanto proseguono anche le pubblicazioni con Delos Digital.
Settimana prossima esce l'ultimo racconto della mia mini saga fantasy Fino alla morte e oltre
Ecco qua la copertina.
Ne sono molto contenta. Sono contenta di aver trovato questa fotografia, che credo esprima appieno il cuore del racconto. In ogni copertina precedente c'era una spada. Infilzata nel terreno, gettata tra le foglie, in mezzo alla tormenta. Ora la spada è impugnata, le decisioni sono prese. Tuttavia la fotografia è molto cupa.
Ecco, questo credo sia necessario dirlo. Non aspettatevi un lieto fine. Questa è una storia di amori impossibili e di scelte che hanno prezzi di pagare. Lo è fino alla fine. 
A volte, l'unica cosa che si può fare è del proprio meglio. Anche se non è sufficiente.

Settimana prossima, per il lancio ufficiale, vi potrò dire qualcosa di più!