giovedì 5 dicembre 2013

Temibili predatori: leoncini e editori a pagamento


Oggi parliamo di due temibili predatori, il leoncino di cui sopra e gli editori a pagamento, perché questi ultimi non meritano un post tutto per loro.

Il temibile leoncino
Il Persiano, si sa, è una creatura perfettamente adattata all'ambiente in cui vive, il salotto. Gli necessitano i venti gradi costanti, un suolo soffice (il divano) e la vicinanza alla ciotola che in ambienti più ostili non riuscirebbe a trovare. Solo in condizioni ottimali può allontanarsi per esplorare le Terre Selvagge (il prato di casa), perché vi assicuro che nulla è peggio da avere in casa di un persiano col raffreddore o la diarrea. Quindi il Persiano d'inverno non esce, se non nelle ore più calde, per brevi periodi. Capita però che si annoi. Da brava padrona quale sono, cerco quindi di recuperare i suoi giochini, ma sembrano finiti tutti in anfratti irraggiungibili. Ricordo quindi di possedere il leone peluches di cui sopra, lungo 4 cm, morbido. E tento di invogliare il Persiano a giocare con lui. Ma il Persiano fugge terrorizzato e si rintana nell'angolino del castigo, dove va quando viene sgridato o quando in casa si palesa un bambino. Guardo il leone e guardo il Persiano, senza capire. Provo un approccio più soft, ma nulla, il Persiano gonfia il pelo e fugge di nuovo. 
Sono passati tre giorni. Sto tenendo il leoncino in vista. Il Persiano tollera di stare nella stessa stanza, ma fa ampi giri per evitarli o tenta timidi approcci.
Qualche esperto di psicologia felina (ma quanto di felino ci sarà nel Persiano?) può fornire una spiegazione?

I temibili Editori a Pagamento (EAP)
Non ne ho mai parlato esplicitamente nel blog.
In effetti non ritenevo che ce ne fosse ancora  bisogno. Quando mi sono avvicinata al mondo dell'editoria pensavo fossero estinti per un motivo molto semplice. A 16 anni ho letto Il pendolo di Foucault di U. Eco dove la pratica veniva descritta nei dettagli. Gli editori a pagamento rispondono a qualsiasi aspirante scrittore dicendo che il loro testo è un capolavoro, solo che c'è la crisi, le cavallette, l'analfabetismo di ritorno e quindi è necessario che l'autore contribuisca alle spese o compri un tot di copie. Di fatto l'editore campa con i soldi dell'autore, non con le vendite dei libri, che neppure vengono distribuiti.
Ecco, io a 16 anni ero già vaccinata e, data la diffusione del libro di Eco, pensavo che il vaccino fosse diffuso nella comunità degli aspiranti scrittori e che la malattia fosse estinta, come il vaiolo.
Poi ho scoperto che gli EAP sono più vivi che mai. Come sia possibile, in un'epoca in cui blog, forum e siti hanno sviscerato ed eviscerato il fenomeno è cosa che mi incuriosisce parecchio, ma la verità è che gli EAP esistono ancora e cercano ancora di vampirare gli aspiranti scrittori.
Questo post (e il video) di Scrittori in Causa lo dimostra, quindi un po' tutti i blog di scrittura stanno ribadendo il concetto.
Lo scrittore deve guadagnare dal proprio lavoro, non pagare per essere pubblicato.
L'EAP non è reato, non è una truffa e chiunque può fare dei propri soldi ciò che vuole.
Se è un buono scrittore, però, troverà un editore disposto a pubblicarlo senza che debba sborsare.
Se vuole il pieno controllo del proprio testo e non vuole aspettare i tempi e sottostare alle regole degli editori, può diffondere il proprio testo su internet o dedicarsi all'autopubblicazione.
Ciascuno, è ovvio, è libero di fare ciò che più desidera, ma pagare per farsi pubblicare e sperare che l'editore che ha già intascato i tuoi soldi promuova il libro è razionale quanto scappare dal leoncino di cui sopra. Spero che gli aspiranti scrittori siano più svegli del mio Persiano...

10 commenti:

  1. Non si può imporre un compagno di giochi a un gatto! Si sa poi che i persiani fanno di testa loro peggio di tutti gli altri felini... :)
    Scherzi a parte, la prima parte del tuo post mi ha ridato il sorriso, la seconda non la commento, tanto lo sai già come la penso...
    Ma una foto del testardo felino l'hai già pubblicata e me la sono persa?

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    1. La più recente la trovi nel post "Verso Lucca" di fine ottobre, o lo puoi vedere in versione appena tosata tra le mie braccia nella pagina "Chi è Tenar?"

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    2. Il Persiano e io ringraziamo

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  2. Non posso esprimermi sul leoncino e il Persiano: non ho gatti e la loro psicologia mi è oscura. Tuttavia avrei molto da dire sulla seconda parte del post. Sono felice che il video stia girando, anzi dovrei pubblicarlo anch'io da me. Credo che gli editori siano in gamba a infiocchettare l'EAP facendola sembrare LA GRANDE OCCASIONE, non è mai così e questo va ribadito fino alla nausea. Purtroppo l'editoria sta diventando sempre più un macello, un massacro, dove venir sbranati è all'ordine del giorno, altro che leoncini di pezza. Occhi ben aperti e, in caso di dubbi, un buon suggerimento da gente del mestiere, può sempre salvare la pelle del malcapitato. Un bacione

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Nel precedente commento avevo scritto "ha" senza "h". Non un buon modo per parlare di editoria.
      Comunque, sintetizzando, non è che siano così difficili da evitare. Se chiedono soldi basta dire no. Poi non so, sarà stato il vaccino precoce, ma con me nessuno ci ha provato, tanto che pensavo che fossero estinti come i dinosauri.

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    3. Io pensavo si estinguessero con la crisi e l'evento del self publishing, ma noto che invece si moltiplicano. Ed è pazzesco. Sandra

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