lunedì 17 giugno 2013

Visioni - Star Trek Into Darkness


Sherlock contro l'Interprise
(Attenzione, anticipazioni e deliri)
Dopo aver sconfitto Moriarty Sherlock va in tibet e le arti marziali le impara davvero bene. Tornato a Londra, si fa ibernare con Johnn, la signora Hudson, Molly e tutta la squadra di Lestrade in attesa di un tempo in cui l'intelligenza domini la terra.
Trecento anni dopo viene scongelato per essere utilizzato come consulente bellico. Gli procurano un cappotto dello stesso modello che usava prima, ma non un violino. Fabbricare armi è meno divertente che inseguire criminali e la stupidità dilaga. Sherlock dichiara guerra all'universo.
Sulle sue tracce il fesso doppiogiochista che l'ha scongelato manda l'Interprise.
Kirk è talmente idiota che ha un suo fascino (ancora questa tendenza ad affezionarti ai cuccioli, direbbe Moriarty), mentre lo scontro con l'intelligenza superiore di Spock si risolve in una grande scazzottata.
Il tutto per resuscitare un tribolo (e Kirk, ma a livello intellettivo sono comparabili).

Al di là della mia inevitabile deriva sherlockiana (con Nik che sostituiva le battute in sottofondo), questo Star Trek è un giocattolone che da esattamente quello che promette, intrattenimento, ottimi effetti speciali, livello intellettivo nullo e molte citazioni dalla serie classica. Da vedere con papà appassionato di vecchia data tra una prova d'esame l'altra è perfetto.
Rimane il fatto che questo Kirk lo trovo un po' bamboccione e il nuovo Spock non ha un decimo di carisma dell'originale, deficit che si paga maggiormente se a fare in cattivo c'è Sherlock. L'attore dal cognome impronunciabile tende rubare la scena agli altri ed è inevitabile tifare più per lui che per gli eroi, anche se personalmente preferirei vederlo in ruoli meno sopra le righe.

Consigliato per un intrattenimento leggero e gradevole.
7

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