lunedì 2 settembre 2013

Con LA ROCCIA NEL CUORE a Vercelli in Bionda


Ancora ospite al bar, mi uscirà un resoconto più sconclusionato del solito... Comunque.

Un format interessante. Venti autori hanno cinque minuti per incuriosire il pubblico, mentre la birra scorre a fiumi.
Quindi venti tra autori e curatori si mettono in viaggio verso Vercelli con le solite ansie del caso. Ci sarà pubblico? Ci si farà emozionare? Si riuscirà a emozionare? In cinque minuti?

All'ingresso della libreria Mondadori, due ore prima dell'evento, si inizia a fare gruppo. Perché è questa una delle cose più belle delle presentazioni. Ci si incontra e ci si re incontra, si scoprono affinità, si fa gruppo e a ci si sente, noi creature di penna, delle bestie un po' meno strane.
Si cena quindi in compagnia, per scacciare l'ansia dell'evento, nel bel locale interno alla libreria che, non per fare pubblicità interessata, è davvero una delle più belle e meglio organizzate che mi sia capitato di visitare.
Scendiamo quando manca un quarto d'ora. E vediamo la folla.
Una quantità di gente che, in ambito di eventi letterari, mi è capitato di vedere solo alla Fiera del Libro per qualche Vip. Penso che siano qui per la birra. E invece hanno tutti diligentemente in mano il foglio per votare. Le sedie sono già finite. Vengono saccheggiate quelle del locale, ma finiscono anche quelle. Siamo sotto i portici, al centro di Vercelli e i curiosi iniziano a fermarsi intorno alle persone sedute. Non sono abituata a tanto interesse per i libri e penso che entro dieci minuti rimarrà la metà del pubblico, che invece continua a aumentare. C'è di che diventare ansiosi.
E poi c'è la chiamata a sorpresa. Fanno il tuo nome, devi salire sul palco (cosa non così facile come parrebbe), prendere il microfono, la birra, il libro e parlare per 5 minuti senza cadere.
Sale un'ansia da esame universitario.
Per fortuna non sono tra i primi e mi godo le presentazioni, anche se dalla mia posizione, comoda per accedere la palco, ma decentrata, l'audio non è il massimo.
Ammiro le autrici in tacco 12 che riescono a salire con agilità sul palco, impresa a cui un autore, uomo e senza tacchi, rinuncia in partenza. C'è chi più spigliato e chi meno, chi ha doti istrioniche, chi una storia forte da raccontare, c'è chi si fregia della definizione "peggior scrittore di Milano". Tutti mescolati, esordienti e scrittori scafati, piccola editoria e giganti, tutti democraticamente con cinque minuti a disposizione.
Io ho su le ballerine e quindi salgo e scendo dal palco senza danni (cosa che chi mi conosce sa non essere scontata...). Per puro caso sono in coppia con Ambretta Sampietro, la curatrice di DELITTI D'ACQUA DOLCE, per cui io e Padre Marco siamo uni e bini, in quanto presenti su entrambi i libri.
Parlo per 2 minuti e 37 secondi (il cronometro è in funzione), ma mi pare di aver detto tutto. Mi è stato insegnato, tempo fa, che se si padroneggia la propria opera bastano due frasi per presentarla.
Sono tra gli ultimi a salire e quindi mi godo il miracolo finale.
Pensavo che, chiuse le presentazioni, tutti sarebbero andati a bere o si sarebbero dileguati, invece il pubblico entra in massa in libreria, cercando i libri presentati e irritandosi se non li trova all'istante.
Vista così, da questa sera magica di Vercelli, l'Italia sembra il paradiso del lettore e dello scrittore...

Quindi un grazie enorme agli organizzatori, ad Alessandro e agli altri che non conosco personalmente per una serata che meglio non poteva andare.

4 commenti:

  1. Ma qualcuno sa poi come sono andate le votazioni?

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  2. dai ma sembra una serata fighissima!!! Bello, brava!!!

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    1. E' un format che stanno facendo in vari posti nel nord Italia. Di certo c'è già stata Milano in Bionda. Se ti capita, cerca di farti inserire tra gli autori, è un'esperienza proprio bella!

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    2. Cercata e trovata, si è svolta l'8 giugno a Milano. Ok me lo segno per il prossimo anno. Grazie mille. Sandra

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