sabato 4 gennaio 2014

Letture e visioni Sherlockiane

Inizio anno caratterizzato da due fughe, una fisica a Firenze e una altrettanto gradita nell'universo sherlockiano che per me è rimarrà sempre luogo di vacanza.
Ecco quindi il mio resoconto.

Strane avventure di Sherlock Holmes in Giappone Dale Furutani
Marcos y Marcos che pubblica un apocrifo? Wow!
Piuttosto improbabile la tempistica delle avventure (ma quanto saranno duranti questi tre anni?), ma l'insieme della caratterizzazione regge. Un Holmes forse un po' troppo legato alle tradizioni inglesi (difficile pensare che non riesca a imparare il giapponese), ma funzionano i personaggi originali, il ritmo e l'atmosfera. Ciò su cui l'autore cade è la parte gialla, il libro è composto da una serie di mini racconti e con l'eccezione di uno, molto carino, in tutti gli altri casi sono arrivata alla soluzione prima di Holmes, cosa imperdonabile.
Un peccato, perché tutto il resto è davvero godibile.


Sherlock Holmes e l'elemento sorpresa J. A. Taylor
Delos continua a proporre a cadenza regolare apocrifi sherlockiani di comprovata aderenza al Canone. Devo dire che dei tre usciti sin ora questo è quello che mi ha convinto di più. Nonostante sia più un racconto lungo che un romanzo funziona tutto, il ritmo, le caratterizzazioni e l'ambientazione. Personalmente non avevo apprezzato la deriva soprannaturale del precedente volume della collana e quindi che la soluzione del giallo venga data grazie alla chimica è per me un bonus aggiuntivo.
Completa il volume un racconto tutto italiano altrettanto godibile con caccia a un improbabile demone cinese e un Holmes che non manca di dolcezza.
Il tutto si legge nello spazio di un viaggio in treno.

Visioni - Sherlock 3x01 (La carrozza vuota(?))
Dopo due anni di attesa Sherlock Holmes, nella sua visione moderna, è tornato.
Difficile dare un giudizio oggettivo su un evento così a lungo atteso.
Due delle mie preghiere sono state subito esaudite. La prima è che con l'abituale abilità gli sceneggiatori hanno saputo ancora una volta virare con naturalezza dal dramma alla commedia e sin dalle prime scene si sorride molto, senza peraltro che la carica emotiva del precedente episodio sia vanificata. La seconda è che Mary funziona. La poveretta negli apocrifi è spesso bistrattata, ma ne Il segno dei quattro è un personaggio niente male, che strappa a Holmes un apprezzamento tutt'altro che scontato. In questo episodio non ha tantissime scene, ma risulta un personaggio brioso, niente affatto antipatica, che non si fa lasciare indietro da Sherlock (speriamo solo che non debba uscire presto di scena). Del resto il valore aggiunto di questa serie è sempre stato il cast che ancora una volta funziona alla grande e la caratterizzazione dei personaggi è impeccabile. Il tempo è passato per tutti e ognuno ha avuto una sua evoluzione, compreso Sherlock, segno che passare due o tre anni a meditare in Tibet fa bene a chiunque. La parte migliore dell'episodio sono, infatti, i confronti tra i due fratelli Holmes in cui Sherlock prova a suggerire a Mycroft una maggiore umanità.
Qualche perplessità la solleva invece la parte gialla. Se è chiaro che il vero mistero è come abbia fatto Sherlock a sopravvivere (con tutte le divertentissime versioni alternative piene di baci) e non tanto quello dell'attentato terroristico, poco più di una mera scusa per riportare Sherlock a Londra, va detto però che questa è la parte più debole vista in sette episodi, con improbabile scena finale salvata solo dalla bravura degli attori.
Tanti punti interrogativi invece rimangono legati alla scena del falò. Così sui due piedi mi sembra un'idiozia bella e buona da parte del nuovo nemico, utile solo a testare la determinazione di Sherlock e a farlo rappacificare con John, ma io sono anche quella che alla fine della prima stagione aveva detto che questo nuovo Moriarty non era per nulla spaventoso... 
Insomma, alla fine, su tutto prevale la gioia per il fatto che il gioco sia ricominciato con tutti i giocatori in perfetta forma in posizione.
Un ultimo miracolo, per favore  non provo neanche a chiedere un'edizione italiana in tempi umani di questa terza serie (in Italia sono Elementary, eh?), ma non si potrebbe avere almeno un'edizione dvd decente delle prime due stagioni? Non è che chieda tanto. I sottotitoli, un doppiaggio decente, l'episodio pilota e qualche contenuto speciale... Per favore...

2 commenti:

  1. Ti segnalo un post nel blog del "Diario dei pensieri persi" dove l'autrice riflette sulla figura di Mery.

    http://www.diariodipensieripersi.it/sherlock-iii-the-empty-hearse/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, concordo con quanto viene detto su Mary, sopratutto quando dice che ne Il segno dei quattro suscita l'ammirazione di Holmes. C'è da dire che la poveretta viene trattata male un po' da tutti quelli che giocano con questi personaggi, non solo da chi vede Watson e Holmes come una potenziale coppia gay. In un apocrifo tradiva allegramente Watson, in un'altro veniva tradita con una segretaria mentre era intenta a morire di tubercolosi, insomma già ha vita breve e sfortunata di suo, bisogna pure infierire? Per questo sono felice che qui ne sia uscito proprio un bel personaggio che non si fa mangiare da chi ha intorno

      Elimina