mercoledì 23 aprile 2014

La giornata del drago - i migliori draghi della mia vita

I draghi, si sa, attualmente è più facili trovarli nelle pagine dei libri, nascosti tra parole e inchiostro, che in cima a una montagna o in riva a un lago. La colpa è un po' dei santi come Giorgio, che viene ricordato oggi, e un po' della timidezza dei draghi stessi. La terra da cui sto scrivendo ora, in trasferta, ad esempio, sembra non aver mai conosciuto draghi.
Nella mia vita di lettrice, però, di draghi ne ho incontrati parecchi. Questi due sono i miei preferiti.

Kalessin - appare ne La spiaggia più lontana  e poi in Tehanu (in Italia L'isola del drago) della mia amata Le Guin. È il più antico dei draghi, un drago come tutti i draghi dovrebbero essere.
Non si può spiegare un drago, dice la sua autrice, un drago è.
Il drago è esistenza allo stato puro. Non "fa cose". Gli uomini scelsero di fare, di creare e di dare nomi alle cose. I draghi scelsero la libertà, il fuoco e il vento. Libertà, fuoco e vento è ciò che sono. Parlano la lingua della creazione senza doverla imparare e volano su questo e sugli altri venti, cantando.

La ragazza nel drago - in generale Robin Hobb è una magistrale scrittrice di draghi. Nella sua Saga dell'Assassino ci sono due tipi di draghi. Ci sono i grandi draghi, che nascono dalle uova, si trasformano in serpenti marini, poi fanno il bozzo e rinascono come più tradizionali rettili alati. Ci sono tuttavia anche delle sorta di statue a forma più o meno di drago, in cui gruppi di maghi hanno inserito i propri ricordi fino a fondersi letteralmente con esse. Queste statue possono essere richiamate alla vita per brevi periodi come creature probabilmente immemori della loro passata esistenza umana. La ragazza nel drago è una statura incompiuta in cui, alla fine, una delle maghe che l'aveva scolpita, non aveva voluto rinunciare alla propria identità. Trasformatasi in roccia, dava l'impressione di cavalcare il proprio drago, me ne era in realtà parte e allo stesso tempo era ciò che rendeva quel drago imperfetto e non in grado di essere riportato in vita. Sia Fitz che Il Matto regaleranno qualcosa di loro alla Ragazza nel Drago, permettendole di volare per ben due volte.

6 commenti:

  1. Io paradossalmente il drago che mi sta più a cuore non l'ho mai incontrato, ma tutti i lettori di Berserk lo conoscono di riflesso: è il drago (non si sa se immaginario, reale o solo metaforico) per cui è stata forgiata la spada che imbraccia il protagonista XD

    E poi, sì, c'è un altro drago... Granamyr! Il più antico essere vivente di Eternia, il pianeta dove si svolgono le avventure di He-Man e i Masters of the Universe!^^

    Moz-

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    1. Non ho letto Berserk, ma ne ho sentito molto parlare, prima o poi rimedierò

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  2. Simpatico il tuo post dargoso :-)
    Il migliore drago della mia vita - non ho una idea precisa

    Probabilmente il prossimo che prima o poi incontrerò sul mio cammino o quello che finirà nel mio libro fantasy quando riuscirò a scriverne uno ;-)

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  3. La Le Guin e i suoi draghi sono un binomio magico. Invece Robin Hobb la conosco solo di nome. Mi sa che devo rimediare. ;)

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    1. Della Hobb non mi piacciono tutti i romanzi, ma la saga dei Lungavista (con vari seguiti, annessi e divagazioni) è davvero notevole

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