lunedì 15 gennaio 2018

Partita a scacchi con i virus


Non si può dire che non ci avessero avvertito.
Il primo anno di nido sarà terribile, dicevano.
Ma noi confidavamo in una pupattola da combattimento e ci siamo avventurati con coraggio verso l'inverno.
Devo dire che fino alle vacanze di Natale abbiamo più o meno retto. Poi il tracollo.
Dal 24 dicembre non siamo più stati bene tutti e tre assieme, a volte siamo stati male assieme. Al mare, dove dovevamo riprenderci, ho iniziato a tossire io e, come da tradizione, ciò che per la mamma è un malanno da poco si trasforma in ben altro per figlia e marito.
Insomma, l'organizzazione del tempo è una continua partita a scacchi con i virus, giocando d'anticipo, se possibile, facendo il tetris organizzativo nonni/pediatra/permessi per evitare di finire in scacco matto.
Questo anche per scusarmi per un tot di assenze ingiustificate e di mail dei blog amici a cui non ho risposto (Cristina, sto valutando il post, ma richiede una testa che ora non ho...)
In tutto questo mi sono incaponita a partecipare con il romanzo finito in autunno a un concorso. Più che altro perché gli invii spontanei in casa editrici lasciano sempre più il tempo che trovano. Peccato che la consegna sia il 31 gennaio. Nella mia testa avevo tempo. Tutto un programma ben definito. Lettura con commento da parte della nostra Chiara Solerio (super professionale), tre giorni di lavoro intensivo con pupattola al nido e un'altra settimana e mezza per rifinire. Conti fatti senza l'ospite virulento. Ciao ciao tre giorni di lavoro intensivo con bimba al nido (influenza intestinale), ciao ciao lavoro di rifinitura (influenza normale) e scadenza sempre più imminente.
Chiara mi aveva dato tutta una serie di consigli assai sensati. Alla fine ho fatto il minimo sindacale per rendere la storia più scorrevole e più aderente al bando. L'alternativa era rinunciare in partenza, cercare la perfezione con la possibilità di non avere più un bando appetibile di un buon editore. Qui sono già stata una volta il finale, cosa che vuol dire, suppongo che il romanzo è stato letto. L'alternativa, mi pareva, era di avere un testo migliore che rischia però di essere cestinato senza neppure essere aperto. Dire che sono convinta della mia scelta è troppo, ma nella partita a scacchi con i virus non sapevo quale altra mossa fare.
Voi cosa avreste fatto?

11 commenti:

  1. Posso sapere se si tratta di un concorso riservato ai gialli?
    Per il resto avrei assolutamente fatto la tua stessa scelta, non mi sarei lasciata sfuggire il concorso di cui già conosci la serietà, purtroppo come dici tu gli invii spontanei stanno diventando uno dei grandi misteri dell'editoria: i testi verranno almeno letti? Mah. E che i virus vengano debellati presto e senza ritorni.

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    1. Sì, è il premio Tedeschi, nessun mistero. Mi scoccia mancarlo, anche se questo è il meno giallo dei miei gialli.

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  2. Io avrei mollato, se sto ko non riesco neppure a leggere, figuriamoci a scrivere...

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    1. Il problema non è tanto il malanno mio, quanto quello della pupattola e del marito in contemporanea...

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  3. Come te, avrei fatto questa scelta.
    Hai fatto la mossa più logica a medio raggio^^

    Moz-

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  4. Leggendo il tuo post mi è venuta in mente la frase di John Lennon: "La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo occupati in altri progetti." altrimenti detta, "L'uomo propone e Dio dispone" per i più religiosi. :) In effetti anch'io ho dovuto ridimensionare alcuni progetti in corsi. Comunque pare che l'influenza quest'anno sia davvero terribile, e non ti preoccupare per il post, quando starai meglio lo scriverai... senza scadenze di tempo, ci mancherebbe!
    Per rispondere alla tua domanda, anch'io avrei fatto come te. Mi sarebbe sembrata un'occasione sprecata non partecipare.

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    1. Mi piacerebbe scriverlo, ma al momento sono proprio un po' in affanno, sto lottando per far sopravvivere questo blog, impresa di cui a intervalli regolari dubito

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  5. Secondo me, hai fatto bene. In questo periodo quasi tutti quelli che conosco sono impegnati in una partita a scacchi con i virus! Io ancora resisto, ma non so se veramente riuscirò a superare la stagione invernale senza soccombere al nemico ^^"

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    1. Il nemico è sempre in agguato! In bocca al lupo per la tua sopravvivenza.

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  6. Credo che tu abbia fatto la scelta migliore. La perfezione è una bella cosa, ma perdere una buona occasione no. In bocca al lupo, per il concorso e contro il nemico virulento. :)

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