domenica 10 novembre 2019

A Casale Monferrato a parlare di Ursula K. Le Guin – parte prima


Mentre durante l'aggiornamento scolastico non riesco a capire un'unità di apprendimento sulla letteratura di genere, la biblioteca di Casale Monferrato mi offre l'occasione di una vita. Parlare di Ursula Le Guin.

Spiegare chi era, cosa ha scritto, perché (secondo me) è essenziale conoscerla, scegliere un tot di brani che verranno letti da Ivo de Palma.

Cercate di capire il mio stato di panico. Dato che un brano necessita una voce femminile dovrò leggerlo io. Gli altri li legge Ivo de Palma.
"Voglio morire" credo che sia la frase che riassume meglio il mio stato d'animo.

Poi c'è la felicità pura.
Quella data dal fatto che un'istituzione culturale abbia deciso di dedicare tutto un incontro a Ursula Kober Le Guin e abbia deciso di chiamare me per parlarne.

Tra un attacco di panico e l'altro, cioè dopo che il progetto era partito, prima che mi dicessero che dovevo anche leggere. ho potuto ragionare molto su quello che voglio dire su Ursula Le Guin.
Abbiamo deciso che tra i mille temi possibili ci focalizzeremo su due, il femminismo e l'idea del viaggio. In questo contesto storico mi sembra doveroso raccontare un'autrice che secondo me è fondamentale e raccontarla partendo dalle emergenze dell'oggi.

Questo, però, mi ha dato l'opportunità di approfondire quanto già sapevo su di lei per creare una serie di post, che verranno messi on-line temo con la cadenza del passo del mammut, viste le molte cose da fare in questo momento.

Per il momento vi invito a Casale Monferrato.
Se conoscete questa autrice, per saperne qualcosa di più e sentire le sue meravigliose parole lette da un professionista e da una dilettante allo sbaraglio.
Se non la conoscete perché vi state perdendo qualcosa di grosso e importante.

Perché? 
Per molti motivi. Vi elenco i primi che mi vengono in mente, in ordine sparso.

Perché non ci sarebbe stato nessun Racconto dell'ancella senza Ursula K. Le Guin

Perché sulla "teoria dei generi" spesso si scagliano tifoserie opposte e lei ha cercato di analizzare il problema "come influisce il genere di appartenenza sulla nostra vita e sulla società?" in modo più neutro possibile.

Perché è considerata una tra i letterati che più hanno contribuito a far conoscere le correnti anarchiche pacifiste, anche se lei non era anarchia e non ne condivideva le idee (ho scoperto di recente che era sempre imbarazzata quando le comunità anarchiche la invitavano a parlare...).

Perché è stata un'autrice ambientalista in un tempo in cui "ambientalismo" neppure esisteva come parola.

Perché è stata un'autrice che ha promosso un pacifismo consapevole, tutt'altro che buonista o avulso dalla realtà.

Perché aveva una cultura talmente vasta e approfondita da far spavento da saper raccontare qualsiasi cosa con una semplicità disarmante.

Perché è stata una grande della letteratura, di quelli che intendono sempre la letteratura come qualcosa al servizio della società, eppure per molti, ancora "ha fatto robetta di genere".

Perché è una figura di donna eccezionale, figlia di una donna eccezionale, che ha saputo vivere in anni difficili con grande consapevolezza la sua femminilità senza soggiacere ai pregiudizi sociali e senza negare o svilire i suoi desideri profondi. È stata un'intellettuale, docente universitario, scrittrice,  convinta femminista, ma anche moglie e madre, "casalinga borghese", come a volte scherzava, senza che un aspetto negasse gli altri.
Ha sempre firmato i suoi scritti Ursula K. Le Guin. In K sta per il suo cognome, Kroeber, un gran cognome, che viene da un padre famoso da cui è difficile non farsi mettere in ombra, e Le Guin è quello del marito, perché, evidentemente, questo è quello che ha scelto liberamente di essere.

4 commenti:

  1. Ho amato il suo libro "I reietti dell'altro pianeta", da appassionato di fantascienza e della buona letteratura.

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  2. Ciao Tenar,
    innanzitutto sono felice per te e per la possibilità che ti viene data di parlare della tua autrice preferita. Ti ringrazio per l'invito e vorrei tanto potere venire a vedervi a Casale città a cui sono legati tanti ricordi di gioventù, ma purtroppo gli impegni quotidiani mi terranno lontano. Ti mando un forte in bocca al lupo e se puoi fai qualche foto della manifestazione magari anche con Ivo de Palma che per me rimane sempre la voce di Pegasus de: "I cavalieri dello Zodiaco"! ;)

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    1. Ti ringrazio! Ti assicuro che ti sentirò vicino. E di certo darò conto qui dell'incontro.

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