martedì 5 febbraio 2013

Idee...

Ma quanto è bello il momento in cui nasce un'idea?

Un attimo prima nella testa il nulla. Una pianura desolata costellati di "vorrei" e "potrei" come rachitici cespugli.
Pensi di coltivarli per trarne una storia, magari con affetto provi a rinvasarli su un terreno più fertile a potarli e annaffiarli con attenzione, ma sono lì, deperiti e capisci che, anche se puoi riuscire a mantenerli in vita, non fioriranno mai.

Poi una parola, un'immagine, un niente.

Un'idea.

Non è un racconto, non è una storia.

E' qualcosa che ancora deve essere.

E' una scintilla, nulla più.

E' bellissima e lo vedi subito, anche da lontano che non ha nulla a che fare con i grigi cespugli di prima.

Può darsi che diventi uno splendido falò estivo, di quelli in cui riunirsi a cantare nelle notti d'estate.
Può darsi che esploda in un incendio incontrollabile, creando inediti problemi.
Può darsi che si spenga, semplicemente e torni il silenzio, la lotte e la pianura.

Ma adesso c'è, è bellissima e ci giro intorno incantata. Non mi curo della storia che verrà (se verrà), di come scriverla o di quale destino potrà incontrare.
Le danzo intorno con la fascinazione che ha l'ape per il fiore.

5 commenti:

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  2. E intanto un altro racconto s'invola.
    Che stia quasi diventando davvero uno scrittrice?

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  3. Su Kultural un mio approfondimento su Cesare deve morire

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  4. Risposte
    1. Non posso dirlo, ancora, ma posso anticipare che le iniziali del protagonista sono SH (non che ci fosse molta scelta, visto quello che ho scritto ultimamente)

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