lunedì 6 luglio 2015

Cinque pregi, cinque difetti e chiacchiere estive

Come vedete, il Persiano mi aiuta a fare la valigia.
Per tutto luglio sarò a casa a macchia di leopardo, spesso via non solo per vacanza, ma anche per commissioni e impegni famigliari. Promettere un aggiornamento regolare sarebbe quindi quanto meno azzardato.

In questi giorni, intanto mi sono goduta la calura. Eh, sì, goduta. Non è chiaro se io abbia sangue di iguana o di drago, ma sopra i trenta gradi sono nel mio ambiente naturale, perfettamente adattata al clima, che pare, verrà. L'unico problema è che il computer dopo un po' si surriscalda e non trovo complici per attività diurne:
– Andiamo a fare una passeggiata?
– Fa caldo!
– Andiamo a prendere qualcosa al bar?
– Fa caldo!
– Va be', allora io vado a correre!
– Ma sei matta?!?
Ecco, ho dovuto limitare le uscite a correre agli orari mattutini o serali perché la gente si preoccupava...
Ho terminato La caduta di Hyperion, meno ipnotico ed evocativo del precedente, è tuttavia un solidissimo romanzo di fantascienza. E poi, non so, sarò una romanticona io, ma è difficile non appassionarsi a una storia in cui gli eroi sono poeti anziani o moribondi, vecchi filosofi o sognatori alla ricerca di amori perduti, in cui il racconto della caduta dei mondi e della guerra tra l'uomo e la macchina è raccontata con una così soffusa dolcezza.
Prima di affrontare i due libri conclusivi del ciclo (dei quali ho un po' paura perché, tutto sommato, questo finale mi piace un sacco) farò una pausa per dedicarmi al nuovo romanzo di Fred Vargas, la donna che mi ha messo sulla via del giallo e credo ci sarà spazio anche per qualcuno di quegli apocrifi sherlockiani che Delos e  Giallo Mondadori continuano a elargire con generosità. Dal punto di vista delle letture, quindi, luglio è iniziato con i migliori auspici, perché non posso pensare di fare una valigia come si deve senza avere dei bei libri da metterci dentro (Fred, cara, sappi che le aspettative sono alle stelle, non farmi scherzi).

Infine, questo bel post di Grazia mi sfida a elencare cinque difetti e cinque pregi del mio essere autrice. Be', perché no? Proviamoci!

CINQUE DIFETTI

Sono insicura
A livello quasi patologico. Non mi fido del mio fiuto di autrice, delle mie trame, della mia prosa, della mia eventuale spendibilità sul mercato. Non mi fido. Sono alla ricerca di continue conferme esterne. Cosa che poi, alla fine, mi spinge a cercare il confronto e anche la pubblicazione. Però che fatica uscire dal guscio!

Fatico a staccarmi dalla prima stesura
Finché la parola non è scritta è mutabile. Ma quando appare sulla pagina, com'è faticoso trovare soluzioni alternative. Anche quando lo vedo che quello che ho scritto non funziona, rivoltare come un calzino qualcosa che c'è già diventa di una difficoltà quasi insormontabile. Difficile che riesca nell'impresa senza un input esterno.

Non sono un'esteta della prosa
Pago in questo, suppongo il mio non essere fino in fondo letterata, la mia formazione più con un piede nelle scienze naturali che in quelle umane. Fatto sta che la parola è un mezzo e non un fine. L'attenzione è sempre a quello che voglio dire e non a come lo voglio dire. Mi diverto, entro certi limiti, a giocare con lo stile quando è funzionale alla storia, ma, appena trovo una soluzione che funziona, va bene quella. Non riscrivo mille volte una pagina alla ricerca della bellezza formale. A volte mi chiedo se questo non sia un po' viaggiare con il freno a mano tirato.

La trama ad orologeria ancora mi sfugge
La inseguo. E sento che sto migliorando. Però i miei sono ancora meccanismi imperfetti, trame affascinanti, ma non del tutto solide sulle loro gambe. Passo le ore a cercare di oliare meccanismi della storia, ma sento ancora quello scricchiolio, quell'incepparsi dove non dovrebbe. Allora mi armo di nuovo di cacciavite e chiave inglese e riprendo a lavorare, finché bene o male si muove, ma ancora non vola.

Le pubbliche relazioni non sono il mio forte
E questo che ha a che fare con la scrittura? Ha a che fare, ha a che fare... Dovrei scrivere di più ai miei editori, all'agente, proporre sempre nuove presentazioni, frequentare di più altri autori, coltivare meglio i pochi contatti che ho. Presentare i miei scritti come capolavori. Ma a coltivare mi esce bene solo se i beneficiari sono i miei rosmarini nani o il mio acero bonsai... 

CINQUE PREGI

Uno sguardo originale sul mondo
Certo che tu vivi in un mondo buffo. È stata una delle prime cose che il mio futuro marito mi ha detto, forse dopo tre giorni che stavamo insieme. Un test psicologico fatto a un corso d'aggiornamento ha messo in luce che sono un "intuitor puro", viaggio di intuizioni, collegamenti pindarici e pensiero laterale. Per me è normale andare da A a B passando da Z.
Difficile quindi, almeno, che mi dicano che le mie storie sanno di già sentito.

I personaggi
I personaggi funzionano. Quasi sempre, almeno. E sono personaggi, non maschere, non archetipi, alter ego o altro. Personaggi, creature altre, che vivono in modo coerente con la loro storia personale, la propria visione del mondo e le circostanze che sono loro date. Infatti fatico a considerarli burattini nelle mie mani. Sono esseri umani. Posso accompagnarli nella storia, soffrire o gioire con loro, ma manipolarli mai.

Sono tenace
E testarda come un mulo. Non importa quante storie, quanti romanzi ci siano nel mio cassetto virtuale, inediti. C'è sempre un'altra storia, che sarà più forte, più sentita e più bella. E prima o poi qualcuno se ne accorgerà. È con questa filosofia che due romanzi sono arrivati in libreria. Ne arriveranno altre. Non so quando, non quali, non so per quali vie, ma è più facile che i fiumi smettano di scorrere che io di lottare per le mie storie.

Scrivo velocemente
Se c'è da scrivere, scrivo. Covo la storia dove posso, quando posso, negli interstizi della vita. Ferma al semaforo, in coda al supermercato, facendo pulizia, e quando sono al computer scrivo. Non mi fermo a meditare sulle frasi, che ho già scelto, sulle svolte della trama, che ho già deciso. Scrivo. Con un'ora e mezza di tempo al giorno (gestibile, magari alla sera) posso procedere senza intoppi e la tempistica di King (tre mesi per la prima stesura) è, al netto degli imprevisti, raggiungibile.

Ci sono storie nascoste dietro ogni angolo
Basta affinare l'orecchio per imparare ad ascoltarle. Ce ne sono di più di quante potrò scriverne e spesso non è facile capire qual è la forma più adatta a loro. Ma ci sono.
E ci sono in ogni angolo spunti per le storie in lavorazione. Nelle parole delle amiche, nei visi solo sfiorati tra la folla, dietro gli oggetti da spolverare. Basta tenere le orecchie tese e gli occhi attenti.

A questo punto non mi resta che augurarvi una buona estate e chiedervi quali sono i vostri cinque difetti e i cinque pregi di autori.
Magari in questo luglio di torna e parti ci scapperà qualche altro post estemporaneo. In ogni caso, da agosto le pubblicazioni dovrebbero tornare regolari.
Per intanto un caro saluto a tutti

22 commenti:

  1. Ma i tuoi pregi sono di gran lunga più importanti dei tuoi difetti! Sono e saranno sempre quelli che ti aiuteranno a tenere a bada insicurezza e tutto il resto che lamenti.
    Allora, ci vediamo presto.
    Baci!

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  2. Che bel gatto Antonella, davvero notevole!
    Cinque difetti e cinque pregi, per il momento nel mio caso mi vengono in mente solo i difetti, primo tra tutti l'insicurezza, però visto in luglio sono al lavoro potrei pensarne un po' per un post... buona vacanza e giri estemporanei ;-)

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    1. Il Persiano ha salva la vita molte volte, quando combina guai, perché è bello, morbido e fa le fusa...

      Sono sicura che se ci pensi cinque pregi li trovi. Penso che qui stia il cuore dell'esercizio, trovare cinque punti solidi a cui ancorare le proprie storie e le proprie speranze scrittoree.

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  3. A essere vicini di casa avresti trovato il complice per le attività diurne. Anch'io ho sangue di iguana e mi sento al meglio sopra i 30° ^_^

    Anche secondo me i pregi nel tuo caso sopravanzano per importanza i difetti.
    Buone vacanze o semi-vacanze :)
    Io abbasserò la saracinesca sabato per due settimane di tutto mare e niente web *_*

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  4. ti auguro buone, buonissime vacanze anche se a intermittenza

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  5. Ma che bella carrellata! Sono molto utili queste autoanalisi sulla scrittura, perché aiutano a fare chiarezza anche dentro se stessi. Ho preparato anch'io il post su 5 pregi e 5 difetti, ma dovrei pubblicarlo questo sabato. Quasi quasi però lo anticipo. :-)

    Buone vacanze e un ammirato saluto al Persiano per il suo aplomb felino.

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  6. Beati coloro che hanno sangue di iguana... io non tollero il caldo! Sono nata al suo sbocciare ma non sento l'estate a me congeniale.
    Buona vacanza e buon relax. :-)

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  7. Che brava con questa auto-analisi.
    Magari mi unirò al meme anche io a settembre, quando spero di essere un po' più lucida e non più tramortita dal caldo!
    Buone vacanze :)

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  8. Che bel gattolone imbronciato!
    Anch'io mi vanto di sopportare bene il caldo ma stavolta è esagerato anche per me. L'umidità poi mi spiezza in due.
    Buone vacanze a pois e continua così che i tuoi pregi sono molto più pesanti dei tuoi leggeri difettucci.

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  9. Grazie di avere colto il meme! Il tuo punto "sono tenace" voglio stamparlo e attaccarlo sopra lo schermo. Credo davvero che lo farò. Quanto alla tua stesura da tre mesi, posso solo dire... ommadonna! E' fuori dalla mia portata. E il fatto di dirlo lo mette automaticamente fuori dalla mia portata, è ovvio! Devo dedicare un po' di tempo allo scardinamento delle mie pseudocertezze scrittoriali. :)

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    1. ...e buone vacanze, naturalmente! Da mercoledì mi prendo anch'io uno stacco.

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  10. Una cosa curiosa: "non sono un'esteta della prosa". (Fa anche la rima!)
    Torno qui a parlare di astrologia, perché l'ariete, che è il segno opposto alla bilancia (il mio) è considerato il meno attento alle questioni estetiche fra tutto lo zodiaco. Non significa che sia "sciatto", ma che si ferma al minimo indispensabile per non esserlo.
    è dominato da marte e noi lo siamo da venere, quindi fissati con il bello e senza un capello fuori posto. Molti uomini della bilancia sembrano omosessuali anche quando non lo sono: depilati, profumati, sbrilluccicosi...e noi donne, sempre a caccia di qualche cazzat..ehm... qualche nuovo acquisto un po' frivolo! :-D
    Proprio per questo motivo, fra i miei difetti annovero un'eccessiva attenzione all'estetica, che mi impedisce di procedere veloce come vorrei. Pensa che do attenzione anche alla disposizione delle pagine sul foglio, e cerco di evitare elementi stonati, sia alla vista sia all'udito. potrei rileggere una frase 300 volte, se mi suona male. :)

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    1. Confermo! Sono Bilancia e ho gli stessi "pregi" di Chiara ;)

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    2. Il 2 ottobre, lo stesso giorno di Sting e Gandhi. Comunque da un po' in me predomina il mio ascendente (Toro) rispetto al segno.

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    3. Io 19, quasi scorpione. L'ascendente sagittario mi rende meno rigida, mi fa oscillare fra pignoleria e trasandatezza! :-D

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    4. Wow... devo dire che l'accoppiata semiscorpione-sagittario mi intriga! :-)

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  11. P.s. errata corrige: disposizione delle parole sul foglio, non delle pagine, ovviamente! :-D

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  12. Grazie a tutti per i commenti e gli auguri di buone vacanze, che ricambio!
    In questi giorni oltre a essere in giro, il portatile mi lanciava inquietanti segnali di allarme ogni qual volta tentavo di farlo funzionare oltre la temperatura limite consigliata di 28°, fino a convincermi a spegnerlo e a dimenticarmi di lui...
    Per la cronaca, ieri ero a Torino per una commissione e c'erano 39° all'ombra. Avevo un filo caldo persino io...
    @Chiara: sì, sono un ariete fatto e finito. Infatti non mi trucco e ho pretesto scarpe basse anche al matrimonio1

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    1. L'opposto di me: pensa che sabato scorso, a 33 anni e 9 mesi, ho comprato il primo paio di ballerine della mia vita. :-D

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