giovedì 21 settembre 2017

Il mio nuovo blog didattico

Bene ho fatto ad anticipare la scrittura e la pubblicazione del post su Rinascimento Privato, perché poi il nido ha colpito, portando alla pupattola un simpatico virus del raffreddore potenziato. La mia bella organizzazione nido-scuola-casa è crollata come un castello di carta, sostituita da un incastro nonni/riunioni/rientri anticipati, una sorta di tetris casalingo dagli spigoli sensibili.
Adesso, però, la piccola dorme tranquilla (spero di non aver parlato troppo presto) e io raccolgo le ultime forze per qualche riga.

Ogni tanto torna la domanda, nella blog sfera, su a cosa serva davvero un blog. Non a vendere, non a farsi conoscere a un vasto pubblico, non a scrivere narrativa. Insomma, sembriamo dirci, è divertente, però...
Però si costruisce una professionalità. Si impara a conoscere uno strumento che magari può essere utile.
Avevo già sperimentato il blog didattico con la mia precedente classe, lo usavo sopratutto per pubblicare i lavori dei ragazzi.
Quest'anno mi trovo a iniziare un nuovo ciclo e ho pensato di fare qualcosa di un po' più strutturato che possa ospitare sia i lavori dei ragazzi sia materiale per le lezioni. Due settimane di scuola sono poche per capire se il mio esperimento sta funzionando da un punto di vista didattico. Di certo aiuta me. Il blog è uno strumento che uso da anni, ci metto davvero pochissimo a caricare i post, in parte preparati quest'estate. In classe posso proiettare tutto alla LIM e, magari alla prima ora, dopo una notte in bianco o quasi, avere già il riferimento alle pagine del libro e all'attività mi aiuta a non perdermi. 
L'aspetto al momento è ancora un po' troppo serioso, ma spero che presto i miei "primini" possano colorarlo con i loro lavori.
Se vi va, venite a dare un'occhiata:


La cosa su cui riflettevo caricando i materiali per le lezioni di oggi è che non ho mai pensato al blog come a qualcosa di utilitaristico. Ho aperto il primo quando pensavo che nessuno mai mi avrebbe pubblicato, senza pensare, quindi a un ritorno diretto per la mia, all'epoca solo sognata, attività di autrice. In realtà grazie il blog si è rivelato una miniera di occasioni, conoscenza, amicizie. Sono una classicista involuta in archeologa preistorica, la tecnologia della mia epoca è la pietra levigata. Il blog mi ha obbligata a usare ogni giorno il computer per qualcosa che non fosse un semplice programma di scrittura. Intendiamoci, basta un minimo intoppo perché io mi senta persa e sono convinta che dei minuscoli gnomi facciano funzionare gli ingranaggi del mio mc, ma, insomma, senza il blog sarei messa peggio.
Quindi la mia perla di banalità di questa sera è che a volte chiederci il a cosa serve qualcosa è molto meno importante che farla. Se non oggi, domani a qualcosa servirà.

11 commenti:

  1. seguirò il nuovo blog , mi piacciono gli argomenti e c'è sempre da imparare
    baci baci

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    1. Beh, è proprio a uso degli studenti, quindi spesso c'è il riferimento al loro libro di testo, ma se vieni a curiosare sei ovviamente benvenuta.

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  2. Sono andata a dare un'occhiata al tuo blog didattico, complimenti c'è un bel po' di materiale.
    Buona serata.
    maestra sinforosa

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    1. Per il momento a dire il vero non molto, ma crescerà

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  3. "non ha farsi conoscere"
    !!!!
    Insegnante? È uno scherzo vero?

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    1. No è un refuso dovuto alla derivazione di sonno. Grazie della segnalazione, correggo. Una firma sarebbe gradita.

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    2. Deprivazione. Questo è per via di un correttore troppo solerte

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  4. Non mi sembra serioso, anzi, è molto carino. Non credo che siano molti gli insegnanti disposti a creare (e gestire) uno strumento così student-friendly. :)

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    1. Il realtà se si è rapidi con l'utilizzo del blog è molto prof-friendly, magari quest'anno perdo meno pezzi...

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  5. Sai che è un'ottimo spunto? Per dire, mia figlia (ma penso un po' tutti i ragazzi di oggi) passa tantissimo tempo al pc, forse utilizzarlo anche come approccio ai compiti per visione di filmati o di altri file multimediali che fungono da testo di studio per poi rispondere alle domande del prof può essere più coinvolgente.

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    1. Più coinvolgente non so, però potersi ascoltare pillole di spiegazione anche quando, per esempio, si è in macchina o si aspetta lo scuolabus può essere comodo. Non sono d'accordo che debbano essere l'unico testo di studio, ma possono integrare e servire per un ripasso veloce.

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