Per augurarvi buon 2020 ho scelto una fenice giapponese, fotografata alla mostra Il Giappone e l'Italia attualmente al Mudec di Milano.
«Un uccello mitologico, che non muore mai, la fenice vola lontano, avanti a noi, osservando con occhi acuti il paesaggio circostante e lo spazio distante. Rappresenta la nostra capacità visiva, di raccogliere informazioni sensorie sull'ambiente che ci circonda e sugli eventi che si dipanano al suo interno. La fenice, con la sua bellezza assoluta, crea un'incredibile esaltazione unita al sogno dell'immortalità».
The Feng Shui Handbook, feng shui Master Lam Kam Chuen
Che scegliate questa affascinante interpretazione orientale, o quella occidentale dell'animale in gradi di rinascere dalle proprie ceneri, mi sembra che la fenice possa essere un buon compagno di viaggio per l'anno nuovo. Personalmente mi piace l'idea di una creatura immortale che vola lontano, alta sulle nostre miserie, capace di vedere il disegno e la bellezza che a noi sfuggano. Spero che il 2020 mi regali questa capacità di vedere oltre, più in grande e più lontano.
Questo è, invece, il tempo dei bilanci.
Non ne farò di personali. È una cosa che mi intristisce e mi fa sentire vecchia. Inoltre da buona storica so che i bilancia si possono fare solo a distanza. Ciò che semini oggi potrebbe fiorire tra dieci anni, così la sciocchezza dell'oggi potrebbe avere conseguenze più avanti.
Meglio parlare di libri, territorio più sicuro, dove è più facile e più agile distribuire giudizi.
Ho letto poco nel 2019, ma non pochissimo. Non tengo conto delle pagine lette, inoltre leggo in modo disordinato, rileggo, mescolo romanzi, saggi, fumetti e articoli. Dovrei essere sulla trentina di libri completi, un buon numero di spizzicati o passati in lettura veloce, oltre a tutti gli albi a fumetti e gli articoli vari. Tutto sommato considerato che leggo veramente nei ritagli di tempo, mentre cucino, in pausa pranzo, mentre mia figlia fa ginnastica, in auto davanti all'asilo se arrivo in anticipo. Quello che ho imparato in questo 2019 è che se un libro vuole farsi leggere si legge. Ne ho appena finito uno piacevole, non memorabile, Racconti di pioggia e di luna, una sorta di raccolta di racconti di fantasmi giapponese, a cui non credo di aver dedicato neppure 10 minuti di lettura "tradizionale", seduta sul divano. Stava comodo in borsa, saltava fuori al momento giusto e oggi mi sono trovata un po' a sorpresa all'ultima pagina. Evidentemente voleva essere letto.
Eccoci quindi alla consueta classifica dei libri che più mi hanno colpito nel 2019
IL PODIO DELLE LETTURE 2019
3° CLASSIFICATO – LA TRILOGIA DELLA LUNA di IAN McDONALD
Tre romanzi che certo non si possono definire alta letteratura, ma che ho divorato, con il piacere di scoprire cosa sarebbe accaduto nella pagina successiva. Tre libri che mi hanno regalato qualche svolta di trama non scontata, un paio di spunti di riflessione e almeno un personaggio (Adriana Corta) assolutamente memorabile.
Di questi tempi non è poco.
2° CLASSIFICATO – PRIMA DI DRACULA di TOMMASO BRACCINI
Un saggio che si legge come un romanzo, che ha cambiato per sempre il mio modo di vedere i vampiri. Prima poveri non morti che anelavano solo a un po' di (non) vita massacrati da villici impauriti e poi un pasticcio teologico senza pari che ha di fatto generato il più persistente e fortunato mito dell'età moderna. Una lettura consigliatissima a chiunque voglia indagare cosa si può nascondere dietro una leggenda.
1° CLASSIFICATO – IL BUIO OLTRE LA SIEPE di HARPER LEE
Questo è il classico che avrei dovuto leggere da una vita e che invece ancora non avevo letto. Un enorme grazie qui va al Gruppo di Lettura Piovono Libri senza il quale ignorerei un sacco di capolavori. Ho davvero poco tempo per andare alle riunioni e non frequento gli altri membri del gruppo come vorrei, ma ho davvero un enorme debito di gratitudine verso di loro per tutte le letture che in questi anni mi hanno fatto scoprire. Questa, lo ammetto, è stata un po' la scoperta dell'acqua calda, perché tutti dicevano che il libro era bellissimo e davvero bastava prenderlo in mano per rendersene conto. Il libro è bellissimo e chiunque non l'abbia ancora letto lo faccia!
SCRITTURE DEL 2019
Due giorni fa ho finito la prima stesura del "non più YA". Devo ancora dare la prima rilettura all'ultima parte e poi in qualche modo iniziare la revisione. Non so davvero cosa ne uscirà. Ci sono delle criticità strutturali che mi preoccupano e devo proprio vedere che effetto fa letto tutto d'un fiato.
Però è il primo progetto scrittoreo di largo respiro iniziato e terminato dall'arrivo di mia figlia. Già questo renderebbe l'essere arrivata in fondo un discreto successo. Aggiungiamoci che mi sono di molto allontanata dalle mie "zone di comfort", ho sperimentato, ho sofferto e ho studiato parecchio per questo romanzo. Ho pianto e sudato. Quindi l'essere arrivata in fondo è un successo che comunque nessuno mai mi potrà togliere. Poi quel che sarà sarà, c'è molto da lavorare, molto su cui riflettere, decisioni prima o poi da prendere. Ma adesso mi godo questo piccolo traguardo.
Sul fronte pubblicazione, chi lo sa? Il 2020 apre spirargli che si riveleranno forse false illusioni. C'è una valutazione ancora in corso a cui ammetto di credere sempre meno, ma chissà. E poi c'è il progetto con Delos Digital il collaborazione con RiLL. Questo è un regalo inatteso. Di per sé un progetto piccolo piccolo. MA... Ci sono alcuni MA importanti. Intanto è seguito molto bene, perché dei testi si stanno occupando non uno, ma due professionisti, della serie questa volte sto in una botte di ferro, non salta neppure una virgola. È un progetto pilota, quindi non si sa come andrà, magari anche molto bene, chissà. È un enorme atto di fiducia nei miei confronti, perché si tratta di storie che non pensavo davvero avrebbero mai visto una pubblicazione. Infine, queste sono storie nate perché i personaggi mi hanno imposto di scriverle, per esorcizzare dei dolori, per dare forma a dei fantasmi, perché alcuni (preziosissimi) amici volevano leggerle. Sono davvero figlie del mio cuore. L'idea che vedano la luce un po' mi terrorizza. E mi rende felice. E da sola questa notizia addolcisce un po' il modo a cui guardo il mio 2020 letterario
BUON 2020 A TUTTI
È bello quando le storie nascono dall'urgenza dei personaggi di essere raccontati. Buon 2020!
RispondiEliminaBuon 2020 anche a te!
RispondiEliminaMi è molto piaciuta la tua considerazione da storica su come valutare i bilanci e la terrò ben presente. Con tutti i libri che ho letto nella mia vita credo che Il tuo.numero 1 sia saldo nella top ten di sempre. Sono certa che il 2020 ti porterà molte soddisfazioni, anche se la valutazione sta andando x le lunghe, il progetto Delos è splendido e concreto e il YA per me ha grandi potenzialità. Auguroni per l'anno nuovo ormai alle porte.
RispondiEliminaLa fenice mi piace molto come simbolo dell'anno appena iniziato. Io ho scelto la parola "resilienza", che con la fenice ha qualcosa in comune. "Il buio oltre la siepe" è davvero un romanzo da leggere. Tanti auguri a te e alla tua famiglia! :)
RispondiEliminaBellissima la fenice, ma la versione orientale non la conoscevo. Certamente è di ottimo augurio!
RispondiEliminaAdesso sto finalmente leggendo "Perduto e ritrovato", la trilogia della luna arriverà prima o poi perché è in lista da qualche parte.
Buon anno e felicità per te, per la tua piccola e per i tuoi draghi e i tuoi gatti 💙
Il 2020 si presenta pieno di belle cose. Mi auguro che tutto vada in porto e che il nuovo anno dia retta alle tue istanze: saper vedere oltre e più lontano è un nobilissimo obiettivo.
RispondiEliminaTanti auguri, allora, e che la piccola (che cresce) sia sempre fonte di felicità e tanta ispirazione.
Un caro augurio di buon anno e buone scritture a tutti!
RispondiEliminaMolto bella la fenice che hai fotografato, e la sua storia nelle due versioni. Avevo letto la tua recensione su "Prima di Dracula", ora me lo sono proprio segnato!
RispondiElimina