martedì 7 aprile 2020

Racconti nel tempo del Coronavirus /7


L'EPOPEA DELLA DIDATTICA A DISTANZA

La prima cosa da imparare per entrare nel fantastico mondo della Didattica a Distanza sono due parole, da ripetere ossessivamente come "metti la cera, togli la cera". Sicrona e Asincrona.
Proviamo insieme.
Sincrona e Asincrona.
Sincrona e Asincrona
Sincrona e Asincrona.
...
Arrivati a cento proseguite la lettura.
La didattica sincrona è quella in videoconferenza ed è la mia croce. Lo è per due motivi. La prima sono i salti mortali per gestire due lavori con figlia. Quindi nei giorni in cui mio marito non è in ditta lui si alza all'alba per iniziare a fare il papà alle 16, ora in cui partono le mie lezioni live sulla piattaforma, per altro ottima, Meet di GSuite. La seconda sono le connessioni dei ragazzi.
I miei alunni abitano in paesini e in frazioni di paesini. Chi è stato sul Lago d'Orta sa che c'è un'enorme rupe di granito a strapiombo sopra cui c'è un santuario. Chi è passato in auto sopra o sotto la rupe sa che è uno di quei luoghi d'Italia, pare non l'unico, dove le frequenze radio si annodano su loro stesse. In pratica qualsiasi cosa tu stia ascoltando si trasforma in Radio Maria. Un gruppo cospicuo di miei alunni abita in prossimità della rupe e per tutti loro la connessione è in mano a Eolo, inteso come dio greco dei venti e del caos, non come fornitore di servizi.
Le ragazze sono tutte apparizioni mistiche. Figure confuse dalla lunga chioma e circonfuse di luce. I ragazzi non hanno neppure l'aura angelica, sono sbiaditi fantasmi.
Va un po' meglio a chi abita nel paese principale, in centro, salvo a un'alunna che si affida al wi del comune, ma per farlo deve stare praticamente a cavalcioni della balaustra del balcone.
Le spiegazioni funzionano tramite i ripetitori. Alunni di centro paese che riassumono e ripetono poi per gli altri. Ho anche pensato a registrare le spiegazioni live, ma sarebbe uno straziante sequenza di Mi senti?... Bzzz...? Chi mi sente scriva in chat... Tanto vale registrare spiegazioni di notte, come del resto già faccio.
Per interrogare mi hanno consigliato il piccolo gruppo. Oggi ho interrogato. L'ultimo gruppo sembrava una barzelletta di quelle vecchie sui carabinieri. Uno mi sentiva ma non aveva il microfono. L'altro non mi sentiva ma io sentivo lui. La terza andava a scatti e la quarta non aveva studiato e cercava disperatamente di carpire delle informazioni dagli altri tre. 
Nel gruppo dei cittadini, invece, è saltata la connessione a me. Una delle mie alunne migliori ha parlato per cinque minuti buoni al nulla, mentre io tiravo giù santi nel tentativo di far ripartire tutto.
Infine ci sono le due sorelle che usano una stessa connessione senza telecamera e io non riconosco mai dalla voce con quale delle due sto parlando.
Ci sono anche degli altri effetti collaterali delle interrogazioni Live a cui non avevo pensato. Il Solito Noto non aveva studiato. Sono partita con cazziatone prima di rendermi conto che era sintonizzato dalla cucina. Dalle sue spalle è partito il cazziatone di sua madre e lui è stato preso tipo farcitura del panino. Più tardi ho pensato che deve esistere anche una privacy del cazziatone scolastico e dell'esposizione della propria ignoranza.
La cosa abbastanza straordinaria è che tra un bzzz... e l'altro è che i miei alunni, salvo il Solito Noto e pochi altri avevano studiato. Del resto nulla di ciò che sto facendo avrebbe senso e scopo se loro non fossero così maturi e diligenti e un sacco di problemi che leggo in giro, dagli assenteisti ai disturbatori di chat per ora non li ho visti neppure col binocolo.

Me la cavo decisamente meglio con la didattica Asincrona. 
Lì è una questione di organizzazione e perdita dei freni inibitori.
Perdita della paura di farsi inquadrare e registrare da una telecamera sapendo che poi il video sarà buttato nella rete e tornerà chissà dove e chissà quando. Diciamocelo, non siamo proprio dei fiori di bellezza. Io ho i capelli un po' rosa e un po' con la ricrescita, per dire.
Perdita della paura dell'imperfezione. Se dovessi rifare un video ogni volta che si sente un rumore di fondo, dal cognato trombettista al piano di sotto, alle grida della figliola, non ne uscirei più. Quindi si sentono messaggini che squillano (con una madre disabile no, il cellulare in questi giorni non lo metto in silenzioso mai), mi impapino, ma vado avanti. Se non lo facessi a ore improbabili sarebbe anche divertente. Come parlare per sette minuti di una delle poesie più brevi della nostra letteratura:

Mi rimane, lo ammetto, il sospetto che i famigliari contruibuiscano non poco alla produzione dei lavori dei ragazzi, ma alla fine, perché no? Se tutta una famiglia studia Ungaretti o il futurismo, che male c'è?
A proposito, ecco il futurismo in chiave quarantena:
Infine, se c'è una lancia da spezzare in favore della Didattica a Distanza è la possibilità di di personalizzare davvero la didattica, proponendo percorsi diversi per ciascun alunno e seguendoli passo a passo.
Però ora è mezzanotte e devo ancora cercare dei materiali per le lezioni asincrone di domani (e no, domani mattina non potrò dormire...)

Ricordatevi però che martedì prossimo uscirà in ebook il mio doppio racconto, Prima che venga il gelo.
Per allora avrò quarant'anni, compiuti il giorno di Pasqua.
Pare che il mio regalo si nasconda già in casa: un abito adatto all'occasione, quindi un pigiama.
Però, spulciando l'elenco degli esercizi che fanno consegna a domicilio per i miei genitori è saltato fuori anche quello di un ristorante che un po' un monumento della gastronomia della zona. Quindi un uccellino mi ha detto di non affannarmi con il pranzo di Pasqua. Alla fine questi quarant'anni in quarantena magari non saranno neppure così deprimenti.

20 commenti:

  1. Quarant'anni in quarantena sembrano il titolo di una commedia all'italiana 😃
    Tanti auguri, e goditi queste pseudo-vacanze che arrivano a Pasqua.
    I tuoi racconti mi sono di gran conforto. A registrare di notte non avevo pensato, ma visto che sono da sola si può fare senza problemi. Adesso devo soltanto capire quale sia il mio problema psicologico a registrare in differita - no, non è la paura del ridicolo, il Vero Insegnante non teme il ridicolo così come il Vero Spazxino non teme i cumuli di foglie secche in autunno, sa che sono parte integrante del suo lavoro. In tutti i casi non ho osato, ancora, e invece sarebbe davvero il caso. Se hai un incoraggiamento morale (o una frustata) li prendo volentieri.

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    1. Parlare al proprio schermo è proprio strano. Non so mai se sto parlando troppo piano o troppo veloce, a volume troppo basso o troppo alto. Per come siamo messi adesso, però, ci si arrangia come può.

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  2. Ah quindi Canavacciuolo x Pasqua...e i capelli rosa li abbiamo visti pure noi ora, sinceramente belli.

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    1. No, niente Canavacciuolo, è di qualche chilometro troppo lontano e temo troppo caro. Vado di ristorante storico, cucina tradizionale, non proprio leggerissima, ma suppongo che il pranzo di Pasqua a domicilio si possa tranquillamente consumare in 4/5 giorni...

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    2. Al massimo andrai di congelatore torna sempre utile soprattutto ora. Ci di risente per gli auguri

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  3. Ma sei una ragazzina! haha non mi ero mai resa conto di quanto fossi giovane. E dire che lo sapevo, ma diciamo che il tuo modo di scrivere mostra un'anima antica... direi anche saggia ma non vorrei che ti montassi la testa! ;)
    Belli i capelli rosa!

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    1. Mi sento una vegliarda e il mio io interiore ha circa 600 anni. Però in questi giorni riceviamo videolezioni di ginnastica e di yoga dall'asilo e devo dire che mi sono stupita di riuscire ancora a fare qualche esercizio

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  4. Mi piace l'idea che le famiglie dei tuoi alunni tornino a scuola, anche se involontariamente; oppure invece è una cattiveria, in un periodo già così carico di preoccupazioni? Bisognerebbe intervistarle... ;)

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    1. Non lo so. Secondo me sono studenti selettivi, i genitori, fanno solo i compiti che piacciono! Parlando seriamente, pare che siano contenti di come abbiamo attivato la Didattica a Distanza. Io vivo il loro intervento con un certo fatalismo. Se vogliono aiutare i pargoli (che in terza media dovrebbero essere autonomi) non posso certo impedirlo. Se si divertono e ripassano qualcosa meglio.

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  5. In video potresti tranquillamente essere una delle tue studenti: hai la voce da ragazzina...e anche l’età! 😄
    Dai, procede bene, sei organizzata e questo, in tempi in cui tutti si sono dovuti adattare a una novità così imprevista, è un gran pregio.
    Certo, si lotta con i collegamenti (non dirlo a me), però i risultati si raggiungono.
    (Il futurismo in chiave quarantena è bellissimo.)
    Continua così!

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    1. Il vero problema è organizzarsi e riuscire a fare tutto. Temo un po' il rientro del marito in azienda (per ora va una volta alla settimana e il resto dei giorni lavora da casa). Intanto in questi giorni di Pasqua cercherà di registrare lezioni per un mese!

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  6. Ellallà, ma quanto sei brava! Ho ascoltato tutta la lezione, trovandola interessantissima. Quest'anno, miracolosamente, non ho una terza, ergo niente esami, ma mi dispiace perdermi la letteratura dell'ultimo anno.
    Se ho classi particolarmente ricettive (o se è ricettiva almeno metà classe) è sempre appassionante parlare di letteratura.
    Riguardo alla didattica a distanza, io ancora non ho fatto lezioni "live", limitandomi a registrazioni, moltissime. Molte verifiche direttamente sulla piattaforma Edmodo, che dà la possibilità di archiviare tutto il lavoro svolto. Dopo Pasqua mi metterò a interrogare a scaglioni, come hai fatto tu, anche perché da queste parti i problemi di connessione non sono da meno. Speriamo bene.
    Insomma... stanno per arrivare gli anta. Augurissimi fin da adesso, allora. :)

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    1. Noi usiamo Gsuite con l'applicazione Classroom e devo dire che mi ci torvo molto bene. Se non hai bimbi a piede libero, poi, le lezioni in videoconferenza vengono bene. Credo che i problemi di connessione che riscontro siano dovuti molto alla dislocazione geografica degli alunni, infatti i colleghi che hanno classi con alunni meno "dispersi" dei miei lavorano molto bene.
      Quando agli anta... Beh, non ci posso far niente, devo solo abituarmi all'idea...

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  7. Pure io ho fatto un ripassino di Ungaretti con questo video e l'ho trovato assai piacevole.

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  8. Non insegno, ma ho un gruppo di lavoro con cui dovermi aggiornare e "sincronizzare". Abbiamo impiegato quasi 10 giorni per capire quale fosse lo strumento e l'approccio migliore per comunicare, condividere e tenere a disposizione tutte le informazioni.

    Quarant'anni in quarantena in quaresima. Ci creeremo uno scioglilingua.Tanti auguri e buona perseveranza.

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  9. Mi è piaciuta moltissimo la lezione on line. Buon compleanno per i 40 anni in quarantena.

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    1. Ti ringrazio. Peccato che i pre adolescenti siano super esigenti!
      Grazie per gli auguri!

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