Senza un motivo sensato e ragionato, sono approdata su Instagram. O, meglio, per seguire meglio un'amica ho scoperto che avevo fatto un account anni fa e mai più utilizzato. Perché all'uso di un social bisogna dare un senso. Quindi va bene buttare un po' di foto a casa, adoro fare foto a casa, ma poi?
Una cosa che mi mette sempre in soggezione è vedere la lista dei libri letti degli amici lettori. Mi sembra che leggano sempre millemila cose più di me. Io leggo in modo disordinato. Al momento ho un libro sul divano, una graphic novel che leggo quando pranzo da sola, due libri in bagno, uno in ascolto su audible e due riviste. Sono già meno del solito. Quindi capita spesso che in una settimana non ne finisca nessuno e poi ne termini tre in contemporanea. Non sempre ne parlo qui. Faccio sempre un post sul libro del mese del gruppo di lettura, ma poi cerco di parlare di libri che possano incuriosire un po' tutti o che mi abbiano colpito in modo particolare. Quindi alla fine perdo traccia delle letture fatte, non memoria, certo, ma non so mai dire quanti libri abbia letto in un mese o in un anno. Quindi ho deciso che su Instagram avrei buttato foto a caso, foto di progetti scolastici, e foto di libri letti.
È nato così
La mia rubrica di consigli o sconsigli letterari su Instagram.
Continuerò a parlare qui in modo più diffuso dei libri di Piovono Libri, dei classici e di tutti quei volumi su cui mi interessa aprire un discorso più approfondito. Per tutto il resto, invece, per chi vuole, l'appuntamento è lì.
Sto inserendo solo libri terminati nel 2021 (anche se alcuni li ho iniziati prima) e ho scoperto che ho già macinato un bel numero di pagine, più di quanto sospettassi. Non so se riuscirò a completare le 50 caselle della sfida letteraria a cui mi sono iscritta (di sicuro devo approcciare libri più brevi si alcuni di quelli letti finora), ma magari non mi sembrerà più di leggere così tanto meno.
Venerdì, invece, sono stata invitata nel Salotto di Baker Street!
Si tratta di una bella iniziativa, una trasmissione in diretta su Fb e Youtube condotta a cadenza mensile dal sempre ottimo Luigi Pachì.
In questa puntata si parlava specificatamente di apocrifi, cioè racconti con protagonista Sherlock Holmes non scritti da Doyle. Ospite d'onore è stato quel super professionista dell'editoria italiana (che conosce da scrittore, editor, direttore editoriale e editorie) che è Franco Forte.
È seguita poi una bellissima tavola rotonda con me e altri colleghi scrittori di apocrifi. La connessione non ha aiutato alcuni partecipanti, ma Samuele Nava e Patrizia Trinchero da soli valgono la visione, perché sono autori che a me piacciono tantissimo e super esperti di Sherlock Holmes.
Per me, poi, è stata un'esperienza particolare. Per vari motivi venerdì non è stata una buona giornata e il mio morale era davvero basso. Ma i libri se non salvano la vita almeno la migliorano e immergermi per un'ora nel salotto di Baker Street ha avuto sulla mia mente lo stesso effetto che sul mio corpo avrebbe potuto avere una seduta di massaggio dopo un lungo idromassaggio in acqua termale.
E a proposito di apocrifi sherlockiani i gatti consigliano questo:
Sto seguendo con molto piacere la puntata, e ascoltarti è un piacere. Nei tuoi interventi c'è tanta consapevolezza, rispetto per la scrittura, attenzione. Brava, Antonella.
RispondiEliminaRiguardo a Instagram, sto vedendo da un po' spuntare quel magnifico gattone, lo seguo volentieri. :)
Sono felice che la puntata ti sia piaciuta. Del resto anche tu hai provato l'ebbrezza e la follia del lavorare con Sherlock Holmes!
EliminaPS: ti consiglio di cuore i racconti degli altri autori presenti, sono davvero bravi!
Grazie, Antonella. Certo, però, partirei senz'altro da uno tuo. :)
EliminaFranco Forte è un professionista raro.
RispondiEliminaIn quanto a Instagram può riservare felici incontri e cose piacevoli, certo come tutti i social va un po' studiato e tocca farci amicizia, io dopo diversi mesi credo di aver trovato la mia dimensione.
Franco Forte è davvero un signore. Conoscerà millemila autori, ma si ricorda di tutti e torna a valorizzare le tue opere anche a distanza di anni. Una garanzia.
EliminaQuando a Instagram, non credo di volerlo studiare. Non ho intenzione di farci molto, se non divertirmi. Sto partecipando a una sfida di lettura e è un modo comodo per tenere traccia delle letture. Al momento le mie ambizioni si fermano lì.
Non sono su Instagram e so che mi perdo tante cose. Avevo anch’io un account, mai usato, su cui ogni tanto mi arrivano notifiche. Chissà, forse un giorno...
RispondiEliminaCredo che si possa vivere benissimo senza instagram e senza social, anzi. Alla fine le persone che incontro sono sempre le stesse, con il bonus alunni, perché ho scoperto che è molto meno facile nascondersi su instagram. Quindi lo uso in primis per me. Non perché debba far vedere chissà cosa agli altri
EliminaSei molto brava in video, molto padrona, concordo con Luz è un piacere ascoltarti.
RispondiEliminaVado a cercarti su Instagram!
Ti ringrazio
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