"Stenderò il mio rapporto come se fosse una storia. Mi è stato insegnato, quand'ero bambino, sul mio pianeta natale, che la Verità è una questione di immaginazione" U.K.Le Guin - La mano sinistra delle tenebre
lunedì 12 novembre 2012
Visioni - 007 Skyfall
Con questo Skyfall termina il percorso di decostruzione e ricostruzione del mito di 007 iniziato con Casinò Royale. Daniel Craig non è il nuovo Bond, è Bond e dopo aver distrutto l'idea che ci eravamo fatti di lui se ne riappropria. Per farlo deve uccidere quanto rimaneva dell'iconografia legata alle incarnazioni più recenti dell'agente segreto e ritornare alle origini (letteralmente, non ci viene risparmiata neppure la casa paterna).
Sam Mendes confeziona per il cinquantenario un prodotto di lusso, splendente, impeccabile e superfluo. Un giocattolone di puro intrattenimento che però a tratti incanta per sequenze di rara bellezza visiva (la sigla iniziale su tutte) o un'uso magistrale della luce. Non c'è praticamente inquadratura che non abbia una sua ricercata eleganza.
La sceneggiatura ha i suoi momenti migliori nel gioco costante con il passato, ma non riesce a costruire una storia davvero memorabile e forse per il film del cinquantenario Bond avrebbe meritato un nemico più carismatico.
007 Skyfall intrattiene e incanta gli occhi, ma rimane il dubbio che con questi attori e questo regista si sarebbe potuto osare di più e sfiorare il capolavoro.
Casinò Royale col suo usare una durezza e un disincanto inedito nelle storie di Bond rimane, secondo me, il gioiello di questa trilogia.
E adesso che del buon James sappiamo davvero quasi tutto, lo possiamo scrivere senza timore di sbagliare nella lista degli "eroi porta sfiga", quelli a cui basta stare vicini per fare una pessima fine.
Voto: 7 e mezzo (8 per i fan dei film storici della saga, che troveranno pane per i loro denti)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Voglio vederlooo!!!
RispondiEliminaAnche a me ispira molto questo film
Un salutone!