venerdì 11 gennaio 2013

Io scrittrice allo specchio

Come le amiche Anima di Carta e Elisabetta, ho deciso di partecipare all'iniziativa "Io scrittore" di Penna Blu che propone un piccolo questionario per raccontare che tipo di scrittori siamo.

Che cosa stai facendo per la tua scrittura?
Scrivo. Mi confronto. Mi interrogo. Leggo. In breve, cerco. Cosa, di preciso, non lo so, ma la mia formazione di archeologa mi ha insegnato che solo scavando e cercando si può trovare un tesoro nascosto.

Che cosa stai facendo per essere scrittore?
Combatto il mio istinto innato di sentirmi animale da preda e cerco di uscire allo scoperto. Faccio leggere i miei scritti, partecipo a concorsi, cerco il confronto con altri autori

Chi sa che scrivi?
E' più facile sapere che scrivo che non sapere che esisto.

Dove scrivi? Quanto scrivi?
Una volta ho letto un'intervista alla maestra della fantascienza M.Zimmer Bradley in cui diceva che gli uomini per scrivere hanno bisogno della scrivania di mogano, dell'ispirazione, dell'istante perfetto e le donne solo un momento tra un impegno e l'altro. Concordo. Per parafrasare Guccini "scrivo quando posso, come posso"

Quante storie hai concluso lo scorso 2012?
Parecchie. Ho scritto una decina di racconti medio/lunghi e la prima stesura di un romanzo.

Quante hai in mente di scriverne quest’anno?
Non esiste un momento nella mia vita in cui io non abbia avuto una storia in mente. Spesso non ho tempo per buttarle giù tutte o non ho in testa la storia che dovrei scrivere in quel momento per quella data iniziativa o collaborazione, ma le storie, in quanto tali, non mancano mai.

Hai iniziato a scriverne qualcuna? O stai ancora tergiversando?
Sto finendo una sorta di trilogia di apocrifi Sherlockiani. Un tipo di racconto che contiene una quantità quasi infinita di vincoli da rispettare. Al di là dei risultati, un'esperienza che a livello di metodo mi ha insegnato molto.

Hai mai spedito una tua opera a un editore?
Sì. Finora nessun romanzo pubblicato, ma l'anno scorso ho avuto un confronto con una casa editrice che ha sfatato molti luoghi comuni. Risposta rapidissima, confronto sul testo, rifiuto alla pubblicazione motivato in modo valido e costruttivo. Non si è fatto niente, ma ho sentito di essere letta con attenzione da professionisti.

Hai mai vinto un concorso letterario?
Il concorso Giallo Mensa 2012 di Giallo Mondadori e (a parimerito con altre autrici) Sfida Rill 2012

Insomma, che scrittrice sei?
Un'insicura cronica, che scrive quasi suo malgrado perché si innamora di storie e personaggi e non sopporta che non possano essere conosciute.
E dunque voglio, profondamente, che possano volare, non per darmi fama o ricchezza, ma perché possano emozionare altri come hanno emozionato me.
Come un aedo antico, mi immagino come un tramite, tra una storia che già esiste, da qualche parte, e chi la sta aspettando per conoscerla.
 E quindi per le mie storie voglio il meglio. Esigo che siano pubblicate solo in forme che possano raggiungere il lettore. In caso contrario, meglio che non siano pubblicate affatto o siano rese accessibili gratuitamente in rete. 

4 commenti:

  1. Bellissima l'immagine che lasci alla fine...
    E condivido anche quello che dici sul raggiungere il lettore.
    Grazie per il link, ciao :)

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    1. Alla fine la pubblicazione è quello, solo un mezzo. Sta di fatto che per le mie storie voglio una Ferrari.

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  2. Grazie per la partecipazione :D
    Buone analisi del tuo status di scrittrice ;)

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  3. Bello! Ci hai raccontato un pezzo di te ^^

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