giovedì 21 novembre 2013

Pessimi libri che abbiamo amato, nonostante tutto

Prendo spunto da questo simpatico post di Giramenti e da questo delizioso attrezzo scenico di pessimo gusto fotografato a Lucca per una piccola riflessione/confessione.
A volte ragione e passione coincidono, leggiamo e amiamo dei gran bei libri. Sollazzo intellettuale e emozione vanno a braccetto, con somma gratificazione di mente e cuore. Tutti, tuttavia, ci siamo scontrati con dei classici, libri oggettivamente belli, che non siamo riusciti ad amare. Nulla e nessuno al mondo mi convincerà che Madame Bovary non è una lagna pazzesca a cui sarebbero serviti due ceffoni. Lucia l'avrei senza problemi lasciata a don Rodrigo, con i miei auguri e sono sempre convinta che l'Innominato avrebbe dovuto soffocarla nel sonno, altro che pentirsi.
D'altro canto tutti noi abbiamo letto anche dei pessimi libri. Alcuni di essi li abbiamo anche amati. Ebbene sì. Libri letti da ragazzi o solo per svagarci, che sappiamo avere il valore letterario di un foglio di carta da forno unta d'olio, e che tuttavia ci hanno tenuto avvinti fino all'ultima pagina. Sapete una cosa, non ci trovo niente di male, come sempre è una questione di consapevolezza. Del resto io amo il cinema, ma non tutte le sere ho voglia di un capolavoro epocale. A volte voglio solo staccare la spina e posso rimanere ipnotizzata da pellicole imbarazzanti, che pure sono quello che in quel momento ho bisogno di vedere.
Stessa cosa con i libri. 
I peggiori libri che ho amato?
La saga di Dragonlance
Una trilogia fantasy letta quand'ero alle medie. Riesumati i libri anni dopo, li ho ripresi in mano. Mi sono venuti i crampi e l'orticaria. Sono letterariamente porcheria, non c'è proprio altro modo per definirli. Però a dodici anni io ero un po' innamorata di Raistlin, il mago con gli occhi a clessidra (che gusti, eh?)
I libri di Clive Clussel
Quand'ero alle medie mi annoiavo davvero tanto. Mi sono sparata una decina di libri tutti uguali con un'eroe che più perfetto e figo non si può che con disinvoltura e battuta pronta salva il mondo con la naturalezza con cui io vado al supermercato. Pessimo. Inqualificabile. E la giustificazione della minore età non vale (nel mentre mi stavo facendo una cultura anche sull'epica medioevale con tanto di letture in francese antico). Ma che ci posso fare, allora li ho amati.
Poi c'era anche un'altra serie, ancora più imbarazzante, con un nobile scozzese, ricco, bello e più volte reincarnato che portava a termine complicate indagini grazie al suo acume e alle sue capacità sovrannaturali, ma ho censurato autori e titoli (i libri devono essere rimasti da qualche parte a casa dei miei). La cosa peggiore è che questi li ho letti ben oltre i dodici anni, temo addirittura all'università...
E quali sono stati i pessimi libri che voi avete amato?

Sperando invece che LA ROCCIA NEL CUORE non sia un libro di cui doversi vergognare, devo dire che Giove Alluvio lo ama molto, visto che non perde una presentazione. Anche ieri sera un tempo da lupi e pochi coraggiosi presenti. Pochi ma buoni. Davvero super le letture di Etta Rispoli e la presentazione della sig.a Fantino che mi hanno fatto sentire una scrittrice seria! E tra il pubblico che emozione trovare un'altra Mecenero che non conoscevo!

Su Kultural, invece, un mio articolo su una lettura di cui non mi vergogno per niente, il fumetto Magico Vento.

9 commenti:

  1. Risposte
    1. Sicuramente ha tutte le carte in regola per rientrare nella categoria!
      PS: ci sono cascata anch'io, l'ho letto, ma non l'ho amato.

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    2. Ehm ... credo che con la mia confssione mi giocherò il ruolo di lettore di prova dei tuoi romanzi, ma... a me Shannara e Dragonlance (ma solo la trilogia dei gemelli) piacciono ancora! :S
      Alcuni romanzi di Ravenloft mi hanno un po' deluso ma penso che li ricomprerei!

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    3. Ma, Mist, qui stiamo parlando di libri che abbiamo amato, magari che amiamo ancora, anche se sappiamo che letterariamente valgono una cippa. La Dragonlance a suo tempo mi aprì un mondo, la ricordo ancora con piacere, ma so che non è letteratura.
      Shannara no, mi diede l'orticaria già all'epoca.

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    4. Shannara è il primo fantasy che mi avete regalato (Tenar innocente!), un sacco di tempo fa (insomma, quello che ha aperto la strada). E mi era piaciuto, poi ho letto altro e quindi l'ho calato nella giusta dimensione. Ma è chiaro che conserva un alto valore affettivo (la trilogia nel cofanetto nero...)
      Ho anche la trilogia dei gemelli e il ciclo di darksword, che mi avete regalato sempre voi...
      (Tenar sempre innocente).

      @Mist: non ti preoccupare, Tenar non mi ha tolto il saluto nemmeno quando ha saputo che ho letto la Troisi (e mica troppo tempo fa)... (Non l'ho amata, non vale come confessione).

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    5. In effetti la lettura della Troisi è una confessione davvero tosta...

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  2. l'articolo di Giramenti mi è piaciuto al punto che mi è venuta la tentazione di ordinare su Amazon il mio peggior libro, perchè l'ho ritrovato proprio grazie al commento di una lettrice che ha addirittura postato la copertina. Si tratta de L'ereditiera ribelle, un polpettone rosa che mi piacque tantissimo!

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    1. Allora è proprio un cult! Quasi quasi fai venir voglia di leggerlo

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  3. Anche per me Shannara è stato il primo incontro con il fantasy.
    Certo, c'è di meglio, ma è comunque il primo amore.
    "La spada" lo avrò letto chesso, 7 volte.

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