sabato 23 novembre 2013

Quegli splendidi libri che nonostante tutto abbiamo odiato

Torna la splendida falce di pessimo gusto per la seconda puntata di confessioni.
Nel post precedente ci siamo concentrati sui libri letterariamente imbarazzanti che tuttavia abbiamo amato, perché sono riusciti a farci sognare, innamorare o semplicemente ci hanno svagato al momento giusto.
Inevitabilmente ci sono anche libri splendidi che abbiamo odiato. Testi che sono riconosciuti capolavori della letteratura di cui, a mente fredda, individuiamo gli indubbi pregi, ma la cui lettura ci ha lasciato freddini o che ancora ricordiamo come un incubo. Perché l'innamoramento, si sa, non si può decidere a tavolino e a volte la scintilla non scatta nonostante tutte le nostre buone intenzioni.
Credo che un po' per tutti gli splendidi libri che abbiamo odiato coincidano con quelli che ci sono stati fatti leggere dalla scuola. Capolavori affrontati, però, per dovere, in tempi non maturi, con l'incubo della valutazione. Libri odiati, nonostante tutto.
I miei?
Madame Bovary
Ne ho già parlato, si tratta del mio più grande trauma letterario. Io a quattordici anni costretta a leggere delle lagne di questa donna irrisolta che non mi ha suscitato neppure un briciolo di empatia. Sono tutt'ora convinta che la buona Emma avrebbe dovuto sporcarsi un po' le mani, andare a lavorare, altro che a lezioni di piano, e forse tutta quella voglia di piangersi addosso le sarebbe passata.
Addio alle armi
Frederic caro, ti sei arruolato come volontario e poi hai scoperto che la guerra non è un pic-nic? Un po' prevedibile, non trovi? E non trovi niente di meglio per risolvere la situazione che trascinare la tua innamorata (incinta) in una fuga fino alla Svizzera? E poi io dovrei stupirmi se la cosa finisce in tragedia e magari commuovermi?
Altro libro che sono stata costretta a leggere a quattordici anni (nella stessa estate di Madame Bovary). Ero un'adolescente decisamente priva di pietà.
Cronaca di una morte annunciata
Più o meno lo stesso periodo, letto forse l'anno dopo rispetto ai primi due. Ne ho un ricordo sfocato e non riesco a ricostruirne con precisione la trama. Mi ricordo benissimo, invece, che era un testo breve, ma non finiva più, lo trovato del tutto freddo e poco coinvolgente e le pagine erano corte, ma non le riuscivo mai a finire... Ci ho fatto anche un incubo, ero inseguita dai sicari, sapevo che mi avrebbero presa, era inevitabile, ma continuavo a correre e a correre e loro non mi raggiungevano mai, invece io volevo solo farla finita...

Quali sono stati, per voi, gli splendidi libri che avete odiato?

7 commenti:

  1. Cronaca di una morte annunciata l'ho amato molto e pure il film.
    I miei NO sono: Fiesta, Madame Bovary sì anch'io e 100 anni di solitudine. Il primo manco finito.
    Probabilmene ce ne sono altri, ma questi mi sono venuti di getto. Baci

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    1. Dopo l'esperienza con Cronaca di una morte annunciata, non ho neanche provato 100 anni di solitudine, che magari, a un'altra età, avrei amato. Danni della scuola...

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  2. Io ho avuto dei problemi con Joyce...

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    1. Lo ammetto, mai affrontato in versione integrale...

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  3. Addio alle armi, l'unico letto dei tre citati, non mi aveva elettrizzato ai tempi, letture estive fatte controvoglia ai tempi della scuola, però ada anni di distanza e con l'esperienza del militare di leva tramutatosi poi in A.U.C.(allievo ufficiale di complemento: leggasi volontario per un periodo di ferma superiore e con un addestramento più severo) mi sono trovato a solidarizzare di più con il protagonista della storia!

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    1. Ma non hai comunque coinvolto nessuno in una fuga in Svizzera con drammone finale...

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    2. Effettivamente no!

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