lunedì 18 luglio 2016

Quello che chiedo a un romanzo da vacanza


Come mi è già capitato di scrivere, non leggo solo libri utili. C'è il momento per il libro impegnata a livello di contenuti che ti obbliga a confrontarti con tematiche e pensieri tutt'altro che rassicuranti (consiglio in questo senso, l'ultimo che ho letto Barriera per conigli  libretto esile, ma che porta a pensieri pesanti), c'è il momento per il libro dal vezzo stilistico, che ti obbliga a una prosa non ne pre digerita e ti fa assaporare le possibilità della parola. Ma non è sempre quel momento. 
C'è il momento del libro da sala d'aspetto, che deve fare distrarre dal problema contingente, senza aggiungere stress a stress.
C'è il libro da viaggio, in cui a volte l'atmosfera conta più del contenuto, che deve adattarsi all'ambiente circostante e allo stato d'animo dell'avventura (improbabile, ad esempio gustarsi una storia africana, che so, in Islanda, almeno per me).
C'è infine il libro da vacanza.
Il libro da vacanza, sopratutto quanto queste arrivano dopo mesi impegnativi, deve avere caratteristiche sue proprie. Deve produrre uno stacco tra il prima e il dopo. Dopo ci sarà spazio magari per il libro da viaggio, se c'è la possibilità di un viaggio, o di un libro impegnativo, da affrontare a mente sgombra, ma prima bisogna staccare.
Il problema è che non è affatto facile per me trovare un libro da vacanza, perché deve avere delle caratteristiche tutt'altro che scontate.

– Deve possibilmente portarmi altrove. In un altro luogo nello spazio/ nel tempo/ in un altro mondo. Devo staccare e il "qui e ora" non aiuta. 

– Deve esserci azione, deve succedere qualcosa. Un romanzo che mi piace moltissimo è Emma di J. Austen, porta in un altrove temporale, ma non c'è azione, quindi è un ottimo romanzo, ma non da vacanza.

– Non devono esserci svarioni storici. Cosa che affossa il 90% dei candidati. Dan Brown e similia in generale potrebbero essere ottimi libri da vacanza, ma la storica che è in me non si disattiva e il 99,9% dei thriller esoterici/storici contiene delle bestialità tali da farmi invocare tutte le divinità antiche insieme perché divorino l'autore all'istante.

– Deve avere un minimo sindacale di buona prosa. Il che affossa l'80% dei fantasy e il 99% dei YA. Io amo molto il fantasy, ma riconosco che molto fantasy contemporaneo è scritto con una povertà linguistica impressionante, se poi andiamo sul fantasy per "giovani adulti" è pure peggio. 

– Deve avere dei personaggi con un minimo di originalità. Un minimo, non si chiede chissà che. Idem per l'approfondimento psicologico.

– Se c'è dell'ironia è meglio.

Ora, a me non sembra di chiedere tanto. Sono sicura di non chiedere molto. Eppure è sempre più difficile trovare dei buoni romanzi da vacanza. Ogni estate inizio sempre speranzosa qualche romanzo che poi finisce scagliato con improperi da qualche parte.
Quest'estate sto facendo un po' fatica a trovare il mio romanzo da vacanza. Su suggerimento di Cristina M. Cavaliere ho letto La pedina scambiata, molto leggero e gradevole, ma fin troppo leggero per ottenere quell'effetto di sovrapposizione della realtà altra a quella reale di cui in questi giorni, almeno per qualche minuto, ho davvero bisogno. Forse il problema è stato che nelle scorse estati mi è andata anche troppo bene, con Hyperion e It, romanzi che risucchiano e rimangono dentro.
Al momento ho alcuni candidati, ma sono sostanzialmente ancora alla ricerca del mio romanzo da vacanza.
Per voi invece come dev'essere un buon romanzo da vacanza?

19 commenti:

  1. In realtà i libri da vacanza e quelli per tutto l'anno aderiscono alle stesse caratteristiche, con l'unica differenza che tomi troppo voluminosi non me li posso portare appresso, sono pesanti nella borsa da spiaggia, tutto qui. Per questo PURITY è rimasto a casa. In quanto a te, anni fa in spiaggia lessi e suggerii poi da tanto mi era piaciuto KITCHEN CHINESE DI MAH ANN ediz. 66th and 2nd, visto che parli di altrove mi pare proprio faccia al caso tuo, in caso spulcia la collana Bazar di questo editore, molto ricca di storie ben scritte. Sandra

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    1. Per me un libro "da vacanza" ha caratteristiche sue proprie. Ad esempio apprezzo il fatto che sia voluminoso, perché ho più tempo per immergermi nel suo altrove.

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  2. Anch'io, come Sandra, tendo a non distinguere fra libri da tutti i giorni e libri da vacanza. Per tutto l'anno mi capita di alternare letture "impegnate" e letture "leggere", pur mantenendomi sempre negli stessi parametri di qualità (per esempio, buona prosa, fedeltà storica e personaggi accattivanti). La rotazione delle mie letture non segue cicli stagionali, ma segue esclusivamente il mio umore: per esempio, dopo un giallo posso aver voglia di leggere una cosa completamente differente, un romanzo storico o un romance. Unico limite: non riesco a leggere saggi in spiaggia, perché sono troppo impegnativi. Ieri ho iniziato "Anna" di Ammaniti, che non è una cosa leggerissima, ma nemmeno un polpettone... :)

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    1. Io, invece, a questo punto dell'anno, ho proprio bisogno di partire, almeno con la testa. A pranzo ho iniziato un romanzo storico, spero sia quello giusto.

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  3. Ti consiglierei "I misteri di Parigi". Dovrebbero fare proprio al caso tuo... ;)

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  4. Se ti piacciono i fantasy, hai letto Pratchett?
    Mi piace leggere i mattoni d'estate. La luce del sole mitiga le angosce che un libro come "La strada" di McCarthy potrebbe portare a galla. Quindi più che dai i posti mi lascio influenzare dall'umore e dalla stagione.

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    1. Pratchett è sempre nel mio cuore. I mattoni, invece, vengono dopo il libro "di stacco".

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  5. Anch'io in genere in vacanza stacco. Niente classici greci o latini, per intenderci.
    Questa estate, per ora, mi sto rimpinzando di Patricia Highsmith, che da mesi, o forse anni, era presente con due libri nel mio scaffale "in attesa di lettura". All'inizio sono rimasto perplesso da tutti quei finali aperti, da quelle trame scarne in cui le cose succedono e non succedono, ma pian piano, racconto dopo racconto, ne sono rimasto affascinato.

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    1. Alla Highsmith prima o poi dedicherò la mia piena attenzione, al momento, però, vorrei andare in un altrove più lontano di quello in cui mi porterebbe lei.

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    2. P.S. Del libro sull'Australia che citi, ho visto diversi anni fa il film che ne è stato tratto. Bello.

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    3. Del film forse ho visto un pezzo. Il libro merita davvero una lettura, anche se quasi introvabile

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  6. Condivido il tuo pensiero: mai come ora ho bisogno di qualcosa di leggero ma che allo stesso tempo soddisfi la mia voglia di buona prosa.
    Sto leggendo "Il valzer lento delle tartarughe" di K. Pancol, che è il secondo romanzo di una trilogia. Alcuni anni fa lessi il primo "Gli occhi gialli dei coccodrilli" e mi era piaciuto molto.
    Se ti capita, te li consiglio. ;)

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    1. Non sei la prima a parlarmene, ci farò un pensiero ;)

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  7. Sembrerà strano, ma io in estate mi dedico alle letture impegnative, quelle, per intenderci, che richiedono più tempo e libertà di pensiero. Spesso, durante l'anno, riservo alla lettura fasce temporali residue della giornata, dunque seguire storie lunghe o complesse mi viene più difficile. Durante le vacanze ho tutto il tempo che voglio, la mente più aperta e riposata. Ho accumulato un bel po' di libri nella mia libreria da leggere, devo solo scegliere con quali ingrossare la valigia ora che parto. :)

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    1. Arrivano anche quelli, ma dopo il libro di stacco, quando, appunto, la mente si è liberata. Poi forse quest'anno, per via del gruppo di lettura, ne sento meno l'esigenza, vedremo. Intanto ho trovato il libro che cercavo e ne sono molto felice!

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  8. "Il dominio del fuoco" e "The queen of tearling" hanno una bella prosa e sono fantasy ben strutturati, lontani dai YA. Ho appena iniziato "The invasion of tearling".
    Quanto ai libri da vacanza... non so, credo che farò incetta di un po' di tutto. ;)

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    1. Alla fine ha vinto Sanderson. E il mio umore è subito migliorato appena trovato il libro giusto.

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  9. Anch'io voglio un libro così... ho pensato a cosa consigliarti ma non mi è venuto in mente nulla. :(
    Speriamo che gli altri sappiano aiutarti meglio. Io ormai leggo pochissimo, non so se è per colpa delle serie TV o dei libri spazzatura che mi sono capitati ultimamente.

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