Mentre sui film mi illudo di poter dare una parvenza di giudizio critico (illusione che mi sono guadagnata cadendo, letteralmente, sulle scarpe di Bellocchio ad un premio di critica cinematografica), per quanto riguarda i libri, non leggo abbastanza per mettere giù più di un giudizio personale e arbitrario. Comunque, sul mio divano, tra i gatti e i draghi, negli ultimi tempi sono passati:
Come l'acqua che scorre
Marguerite Yourcenar
Per me la sua è la prosa più elegante di sempre. L'ultima rappresentante del grande romanzo francese, dai suoi predecessori ha preso la capacità d'analisi e come, e anche più, di Balzac, riesce a mettere cuore e anima ai suoi personaggi. Come l'acqua che scorre raccoglie scritti che non sono i suoi capolavori.
Anna, soror... è uno scritto giovanile, forse imperfetto. Eppure mi è rimasto dentro, con le sue passioni che implodono invece di esplodere e il clima opprimente del seicento napoletano in cui i personaggi si muovono.
Da leggere, come tutta la Yourcenar, sempre e comunque.
I favoriti della fortuna
Colleen McCullough
Dato che ultimamente i miei viaggi mentali mi portano a vagare tra l'antica Roma e Baker Street, non potevo esimermi dalla lettura di questa versione della storia romana ridotta a telenovela.
Ascesa e caduta di Silla e giovinezza di Cesare secondo la McCullough, che se non altro ha fatto bene i compiti a casa. Gli eventi riportati sono quelli reali, nulla da dire. L'attenzione è tutta su amori e intrallazzi e ci può anche stare. Peccato dal quadro storico siano sparite alcune cose. Qualsiasi riferimento culturale/filosofico, anche minimo. Qualsiasi riferimento a amori/storie omosessuali. E qui l'ammiro. Mi spiego. Per raccontare senza modificare gli eventi una storia in cui il protagonista (Silla) dichiara pubblicamente di avere come amante un attore e il secondo personaggio più importante (Cesare) era definito "moglie di tutti i mariti e marito di tutte le mogli" e togliere tutti i riferimenti a questi fatti, ci vuole una certa perversa abilità.
E' sparito ogni spessore ai personaggi. E tutti si sposano solo (o quasi) per amore. Anche chi lo fa sette o otto volte.
Il risultato? Una lunga sfilza di nomi di persone che si accoppiano, si combattono, si ammazzano, senza che ne sia ben chiaro il motivo e senza che al lettore importi poi molto di loro. L'ho trovato un volume di rara noia. Però è in libreria da più di dieci anni e continua a vendere e questo dà da pensare...
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