lunedì 22 ottobre 2012

Racconto in uscita - Briscola

Nell'antologia Delitti d'acqua dolce, l'antologia di gialli stresiani in uscita il 4 novembre per Lampi di Stampa, il mio racconto si intitola Briscola


Padre Marco non è un parroco qualunque. Ex docente di Storia del Vicino Oriente Antico richiamato in parrocchia dalla crisi vocazione e da una vaga curiosità per il mondo, guarda la realtà con gli occhi curiosi dello storico. E' affezionato alle sue fedeli, fedeli nel senso etimologico del termine, una manciata di anziane che con ogni condizione atmosferica giungono puntuali alla funzione delle 17.30. Quando una ne manca all'appello, Marco capisce subito che è accaduto qualcosa di grave.
Rosa viene infatti ritrovata morta su una panchina del Giardino Alpina, un orto botanico sopra Stresa. Chiamato a identificare il corpo, padre Marco, inizia a porsi delle domande. Inoltre c'è Briscola, il bastardino di Rosa, con cui il prete inizia una difficile convivenza, che sembra quasi pretendere una verità sulla scomparsa della sua padrona...


E' difficile sintetizzare quanto sia importante per me Padre Marco e questo racconto in particolare. Innanzi tutto per la prima volta con questo personaggio ho raccontato quello che è il cuore geografico del mio mondo. Padre Marco, infatti, viene inviato a reggere la parrocchia di Pella, sul Lago d'Orta. In questo racconto si muove tra Pella e Stresa. Io abito in un paesino esattamente a metà strada e negli anni ho compreso che non voglio vivere se non in quest'angolo di Piemonte tra due laghi, terra discreta, ma piena di storie da raccontare.
Poi c'è Padre Marco, che un parroco e uno storico. Lui è la rivincita della cultura sul mondo di oggi. Perché è grazie al suo sguardo un po' svagato di storico, ai suoi pensieri che ondeggiano tra il presente e l'età antica, che riesce a riordinare i fatti e a risolvere gli enigmi.
E' un personaggio che amo e che viene da lontanissimo. Di fatto, è l'evoluzione diretta del primissimo personaggio che io abbia mai immaginato.
Quand'ero adolescente, tentavo le mie prove da scrittrice tessendo le avventure di Erik di vanNey, duca di un mondo fantasy, guerriero suo malgrado. Alla fine abbandonava spada e regno, si rifugiava sulle montagne, entrava in un ordine monastico, diventava Padre Falco e non smetteva di essere se stesso.
Padre Falco di strada ne ha fatta moltissima, è diventato Padre Marco, è sceso nel mondo di oggi, ma non ha smesso di essere a suo modo un cavaliere che combatte contro i draghi. Solo che oggi, i draghi, non hanno più squame e artigli e ci vuole molta attenzione per poterli riconoscere.

Spero che possiate affezionarvi a lui come ho fatto io, perché questa, spero, non sarà l'unica volta che arriverà in libreria.

2 commenti:

  1. Questo Padre Marco mi intriga, come mi intriga che sia ambientato in una zona così vicina a me!
    Ho voglia di conoscerlo.

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