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“Fino alla morte e oltre” è il giuramento tradizionale del Leynlared, quello che presto dovrà pronunciare chi si è unito all’esercito del principe Amrod.
Ven, il giovane pastore, Adman, il figlio della locandiera, Vilaya, la strega coyranà e Doneld il falconiere, sono sopravvissuti insieme al principe alla guerra invernale e hanno ottenuto la prima, inaspettata vittoria. Ma è adesso, quando il peggio sembra essere passato, che il dubbio inizia a farsi strada. Qual è esattamente il prezzo dal pagare per inseguire un sogno? Che ne è stato delle loro famiglie? E di chi ci si può davvero fidare?
Per tutti è venuto il tempo di scoprire cosa significa votarsi a una causa “fino alla morte e oltre”.
Con questo racconto termina la prima parte delle Cronache delle Ley, iniziate con La spada di Emarana e proseguite con i racconti La luna delle foglie cadenti e Il posto della spada, tutti editi da Delos Digital nella collana Fantasy Tales. Gli stessi personaggi tornano nei racconti presenti nell’antologia La spada, il cuore e lo zaffiro, edita Wild Beard con la supervisione di Rill.
Siamo arrivati al quarto, ultimo appuntamento con Delos Digital con Le cronache delle Ley.
Ci arriviamo con il racconto in assoluto più mio, il racconto più sofferto.
Lo vedete già dalla copertina, che è scura e con la spada impugnata. Le decisioni sono state prese e ora bisogna accettare il prezzo da pagare. Per i principi come per i pastori nulla è facile nelle Ley e ogni azione ha la sua conseguenza.
Credo sia doveroso avvisare che queste storie non potevano portare a un lieto fine tradizionale. Fin dall'inizio questi cinque racconti hanno avuto dei temi interni ricorrenti.
Gli amori impossibili.
Cosa sei disposto a dare per cambiare il mondo?
Questo è principalmente un racconto sulle conseguenze e sul prezzo da pagare. Sul constatare che a volte l'unica cosa che si possa fare è del proprio meglio, anche se non è abbastanza.
Ci ho messo anni a scriverlo, nel senso che il cosa succede nel Leynlared è perfettamente chiaro nella mia testa da tantissimo tempo, ma raccontarlo, quello è un altro paio di maniche.
L'ho scritto poi di getto, dopo aver ricevuto una brutta notizia. Quando l'ho finito ho scritto a una mia cara amica che mi legge sempre in anteprima: "adesso però avrei voglia di ubriacarmi". Quando anche lei lo ha letto ha risposto "in effetti alla fine ci si vuole ubriacare".
Questo per prepararvi. C'è un punto preciso, nel racconto, in cui è chiaro che no, non finirà tutto bene, ma si può solo andare avanti, con gli occhi aperti, verso il destino.
Spero di non avervi troppo spaventato. Questa è una storia di giovani che riescono a cambiare il loro mondo, ma ne pagano il prezzo.
È la fine della storia, dunque? Non proprio.
È la fine di un ciclo, alcuni personaggi escono con questo racconto dalla narrazione. Altri però entrano, le vicende del Leynlared e di Amrod in particolare non sono certo concluse. Continuano nell'antologia La spada, il cuore e lo zaffiro. Ne trovate la copertina qui a fianco. Ormai lo riconoscete, Amrod, riconoscete la sua spada. Il primo racconto dedicato al Leynlared presente nell'antologia si connette direttamente a questo.
Infine, quello delle Ley per me è un progetto in continua evoluzione. Subito prima che il Coronavirus calasse su di noi stavo per iniziare a scrivere un racconto di questo ciclo, ambientato quasi 40 anni dopo questo.
Il mio enorme ringraziamento va ad Alberto Panicucci e ad Andrea Franco, che hanno permesso a questi racconti di uscire dal cassetto. Spero davvero che altre parti di questa saga vedano la luce. Nel frattempo il mio ringraziamento è enorme.
E grazie a voi che leggete, rendendo davvero vivi i miei personaggi.
Vi lascio con un disegno di Viola, relativo a quest'ultimo racconto.