domenica 31 gennaio 2021

Questioni di atmosfera – provare a scrivere horror




 Questa è stata una settimana di infinita stanchezza, che ha coinciso con il caotico momento degli scrutini. È da lunedì che mi sembra di aggirarmi come un bradipo catalettico, con la stessa capacità di concentrazione e di pensiero astratto.
    In realtà alcune cose sembrano pian pianino se non sistemarsi, assestarsi e quindi credo che la mia attuale bradipite sia principalmente stanchezza arretrata. È un anno, ormai, che sia dentro alla pandemia. Un anno che, per mia figlia, è una frazione tutt'altro che trascurabile della sua vita. L'ultima festicciola con altri bambini esterni alla cerchia più stretta della famiglia è stata quella del carnevale 2020. Di alcune esperienze banali non ha neppure memoria, perché non le ha mai sperimentate o perché il tempo trascorso per lei è troppo lungo per ricordarle. Un film visto al cinema, una cena in pizzeria, andare a trovare i cugini in Lombardia (di questo ha un ricordo molto vago), provare uno sport di squadra... Per noi grandi è un anno di preoccupazioni, un anno di amici o parenti malati, lontani, di notizie difficoltose, di impossibilità di staccare davvero. E non se ne vede ancora la fine, con la fatica che si accumula sopra la fatica. È così per tutti, ma ormai più che il desiderio di solidarietà, prevale quello di rintanarsi ciascuno nel proprio cantuccio, cercando andare avanti come si può.
    Nonostante questi pensieri nebbiosi, questi giorni in realtà non sono stati da buttare. È arrivato il secondo contratto dell'anno, anche questo per un racconto, anche questo per un horror.

sabato 23 gennaio 2021

Helgoland di Carlo Rovelli – Letture



Quasi tutti, perché ormai se n'è appropriata la cultura pop, conoscono il paradosso del gatto di Schrodinger. C'è un gatto chiuso in una scatola insieme a un meccanismo che, solo nel caso avvenga un evento quantistico, può rilasciare del veleno. Guardando la scatola da fuori non c'è modo di sapere come stia il gatto che va quindi considerato sia vivo che morto. Schrodinger era una brutta persona, ce lo dice Rovelli stesso "aveva una non celata predilezione per le ragazze preadolescenti" e quindi il gatto è vivo o è morto (o entrambi). È così in tutti i libri che trattino di fisica quantistica, tranne in questo. Rovelli vuole così disperatamente piacere che il gatto è sveglio o addormentato.

domenica 17 gennaio 2021

Il castello dei destini incrociati – Piovono libri

 – Idea fotografica rubata a Elena –

 In un inizio anno così complicato non era questo il libro che mi meritavo.

domenica 10 gennaio 2021

Pubblicherò il mio racconto della pandemia. E sarà un horror


 


Avevo chiesto al 2021 un po' di noia.

Devo aver sbagliato qualcosa nella mia richiesta. Mi trovo al giorno dieci del nuovo anno con quel tipo di stanchezza che pesa sulla mente come sul corpo, alla ricerca del freno d'emergenza che faccia bloccare il nuovo anno e mi permetta di correre altrove, alla ricerca di giornate diverse che mi traghettino verso il futuro.

Ma non possiamo scegliere il tempo in cui vivere, possiamo solo scegliere come viverlo. Visto che questo è, di nuovo, per me un tempo di attesa di notizie, di medici che chiamano quando possono, se possono e se va tutto bene non chiamano, tento, come riesco, di cercare la bellezza che ci circonda. Non so se davvero la bellezza ci salverà, so però che sono grata alla possibilità di muoversi per 30 km se si abita in comuni di meno di 5000 abitanti. Il mio ne fa 3000, lo amo molto, ma ormai ne conosco ogni albero. 

Sono andata quindi alla ricerca del bello dietro casa (o sopra casa) e vi regalo qualche scatto di ciò che ho trovato.