Il mio consiglio di viaggio è quasi sempre Venezia.
L'idea che qualcuno non sia stato a Venezia mi causa una sorta dolore fisico, una spasmo a livello del ventre. Come si fa a vivere senza vedere Venezia?
A Venezia, per visitarla davvero, bisognerebbe andarci sempre d'autunno, con calma, dormendo al suo interno. Uno dei miei ricordi di viaggio più belli sarà sempre un fine settimana di Novembre a Venezia, dormendo nel mitico ostello de la Giudecca, in faccia a San Marco. Adesso che l'autunno sta per iniziare, quindi, il mio invito è ancora più pressante: andateci nelle prossime settimane a Venezia. Ancora non ci sono che turisti provenienti dall'Unione Europea, potete dormire dove mai avete sognato di potervi permettere di dormire (e al peggio, ho controllato, l'ostello a la Giudecca è sempre lì) per immergervi nella magia.
Perché Venezia è magica sempre. Anche in questo fine agosto strano, di battelli affollati come se la pandemia non ci fosse mai stata e assurdi valzer in nome del green pass (ho il cartaceo, il lettore non lo legge perché c'è una piegolina. Ho anche il digitale, aspetti che lo apro. No, questa visualizzazione no, proviamo l'altra. È saltata la rete, la app di lettura non va. Beh, vediamo se i dati del cartaceo corrispondono almeno ai documenti. Va beh entrate che si è fatta una coda che mi intasa tutta la calle...).
Perché a Venezia basta girare l'angolo per trovare campi deserti
Basta che arrivi la sera, perché il turista di giornata se ne vada
Perdendosi per altro i momenti migliori
Sono stata parecchie volte a Venezia. Ci sono stata con tutti i miei legami affettivi più forti e ogni volta ne ho scoperto aspetti nuovi. Andando con mia figlia ho trovato altri lati ancora. Cercare i parchi giochi della laguna mi ha regalato nuovi scorci.
E mi ha dato l'opportunità di fare quattro chiacchiere con alcune famigliole veneziane, che mi hanno spiegato il perché dei vaporetti affollati nonostante un numero di turisti decisamente gestibile (la mancata assunzione di un gran numero di stagionali) e mi hanno raccontato il loro difficile rapporto con l'automobile (non solo a Venezia non la puoi tenere, ma non puoi neppure imparare a guidare esercitandoti con i parenti, come facciamo noi sulla terra ferma).
Sempre la ricerca del parco giochi ci ha portato alla Biennale di Architettura, che si è rivelata divertentissima per i bambini.
(Meraviglioso il padiglione sull'acqua, in cui l'acqua piovana di veniva raccolta, incanalata, fatta piovere, usata per coltivare piante con cui venivano preparate tisane offerte ai visitatori).
E ovviamente non si possono dimenticare i libri della ormai famosissima libreria Acqua Alta
E la caccia agli animali fantastici dentro la basilica di San Marco
Venezia, forse più di ogni altra, è una città che va amata e che ricambia schiudendo i propri tesori nascosti appena fuori la calca dei turisti.