sabato 18 settembre 2021

Di nuove metodologia didattiche e dei loro inaspettati esiti


 La scuola dove lavoro si è sempre distinta per sperimentazione didattica.
Capovolgiamo, stiamo senza zaino, facciamo didattica all'aperto, forniamo astronavi ipad e, dopo l'anno scorso nulla ci può più spaventare. O quasi.
Quest'anno proveremo una nuova formula di UDA. UDA sta per Unità di Apprendimento, che qui tra BES, PDP, CdC ormai parliamo con un codice segreto comprensibile solo a noi Insegnanti Iniziati.
Per queste UDA, che non sono UDA generiche, trovate chissà dove, è venuta una docente universitaria per spiegarcene il funzionamento.
Ora, dato che io sono come formazione quasi più una scienziata prestata alle umane lettere, ho l'idea che qualsiasi cosa va prima sperimentata, osservata e bisogna vederne i risultati prima di applicarli su larga scala.

Quindi l'anno scorso iniziato la mia sperimentazione UDA domestica su mia figlia.
Nucleo fondante: musica
Le ho proposto la domanda generativa: secondo te cos'è la musica?
Ho ascoltato la sua risposta ingenua (mica tanto "è l'aria che si muove con un ritmo che ti fa ballare").
L'ho portata in una scuola perché una maestra qualificata sostituisse la sua idea ingenua con una più fondata.
Ho dato mandato alla maestra perché mia figlia potesse scegliere quale branca della musica approfondire secondo il suo genuino interesse. Questo, dice la formatrice, è essenziale perché la libera scelta e l'assunzione dell'impegno aiutano molto lo studente ad applicarsi con costanza su qualcosa che davvero a loro interessa.
La scuola in questione ha svariati corsi, praticamente ogni strumento dall'arpa al flicorno, ma dato che la maestra di propedeutica è anche la docente di pianoforte e che da dietro la porta chiusa io ogni tanto sentivo strimpellare, pensavo a una scelta un po' indirizzata.
Avevo anche ragionato su dove piazzare un pianoforte in casa e già accarezzavo l'idea di una pianista.
Poi c'è il fatto che mio nipote, che abita al piano di sotto, è violoncellista e fin da piccolissima mia figlia ha potuto osservare e ascoltare il violoncello. Che poi è il mio strumento preferito. In teoria sarebbe il caso di evitare il confronto interno, ma insomma, il violoncello è proprio un bello strumento.
Poi c'è stato il momento in cui mia figlia ha visto il film Pixar Coco e la chitarra sembrava il massimo dei suoi sogni. Come suono la chitarra mi piace meno di tanti altri strumenti, ma ammetto che sia pratica, maneggevole e meno costosa di altre cose.
Insomma, ogni venerdì portavo mia figlia a propedeutica serena e sicura della metodologia didattica da me scelta.
Alla fine del percorso di propedeutica, a luglio inoltrato, ecco uscire tutte sorridenti dalla stanzetta figlia e maestra. È arrivato quindi il momento della scelta del "gruppo d'interesse" in cui approfondire la branca della materia ritenuta più interessante. Certo, in periodo covid sarà un "gruppo d'interesse" singolo, figlia e docente, ma va beh.
Dentro di me spero con tutto il cuore che non sia il violino.
Il violino, all'inizio, ha lo stesso suono di un gatto a cui venga pestata la coda. Abbiamo già due gatti in casa, grazie.
La maestra conosce questa mia remora e quindi esordisce subito con un poco incoraggiante:
"Tranquilla, non è il violino".


E così eccoci alla seconda lezione.
Dopo aver spiegato i fondamentali, il maestro (bravissimo) sorride e propone:
"Proviamo una canzoncina?"
E io penso a una cosa tipo Fra Martino. 
Insomma, mia figlia ha 5 anni, ci sarà una qualche canzoncina che si possa ritmare con la batteria.
Poi la canzoncina parte.

Oggi, ovviamente, la pargola si è presentata con in mano le bacchette, pronta a esercitarsi...
Pare che questo metodo garantisca impegno e entusiasmo da parte degli studenti.
Ora, per qualche motivo, sono un po' timorosa all'idea di proporlo a scuola...


9 commenti:

  1. Canzone assolutamente geniale, la Per Elisa della batteria! E' stata definita "l'unica canzone che si riconosce senza scrivere le note" (basta scrivere "ta-ta-tam" e subito tutti capiscono, per suonarla bastano le mani, la conoscono tutti...
    ...poi vabbeh, per l'assolo finale di chitarra un po' ti devi preparare, ma questi sono dettagli.
    L'insegnante mi sembra uno che sa quel che fa.
    Tienici aggiornati sugli sviluppi, anche didattici!
    (e compra una bella scatolina di tappi di cera, marca NonsoloUlisse: dice che aiutano molto) 😃

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    1. Eh, già per due volte stavo partendo in modalità "mamma-furia-contro-il-rumore-molesto" ma lei si stava esercitando...

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  2. Ma che spettacolo!! Grande bimba rock!! \m/

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  3. Mmm... siccome l'educazione civica dei pargoli è molto importante, propongo di introdurre il meccanismo con cui in futuro dovranno esercitare il loro diritto/dovere di voto: scelta di un partito e della sua lista con indicazione di preferenza per un candidato, ovvero "puoi scegliere lo strumento che vuoi... tra i seguenti" (quelli meno rumorosi):-D

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  4. Oplà, batteria! Si diventa genitori apposta per farsi sorprendere... ;)

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  5. Anch'io ultimamente ho sentito parlare di UDA per i corsi d'inglese... Invece in università ora hanno sostituito il "modulo" con "parte", io mi domando sempre chi mai partorisca queste cose.
    Accidenti, in effetti non mi sarei mai aspettata la batteria! :)

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    1. Ce lo domandiamo tutti.
      Anche perché vorrei addebitargli il costo della batteria (che non ho intenzione di comprare a breve, ma che incombe su di me)

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