Settembre è arrivato, con il suo carico di impegni, ansie e nuovi progetti. Una valanga di informazioni, appuntamenti, volti e incastri di tempi e persone che rischia di travolgermi e di trascinarmi in una non ben indefinita oscura valle. Come sempre è tutto vagamente surreale. Tra un gatto da far vaccinare, un corso sportivo a cui portare la figlia e una visita da prenotare per i genitori devo andare ad esplorare delle antiche cave di granito e organizzare una visita a un'antica dimora dove vi sono (tra le altre) opere d'arte composte solo di numeri. Devo verificare la possibilità di far volare il drone della scuola sopra il lago e ho scasato di poco l'esperienza "bombardamento su Roma" con il visore 3D. Evito discussioni sulla serra scolastica e cerco di capire come funzioni la stazione meteorologica. Sì, la nostra scuola ha vinto un bando. Sono arrivate le nuove apparecchiature scientifiche e non abbiamo paura (fino a un certo punto) di usarle.
E la scrittura?
In questi ultimi anni ho pensato spesso che no, il tempo della scrittura era passato. Almeno di quella volta alla pubblicazione, almeno di quella lunga. Ho una vita piena, che non va semplificandosi, anzi. La scrittura può rimanere un gradevole hobby, con qualche racconto pubblicato bene e qualcosa di scritto per gli amici, giusto? Non solo è perfettamente lecito, ma è anche l'unica via percorribile, date le circostante, no?
Eppure ho continuato a scrivere.
Ho provato cose nuove, generi nuovi. Da una parte dicendomi che era un hobby, dall'altro cercando di creare qualcosa di buono.
Ho spedito in giro poco. Nel senso che ho spedito poche cose tra quelle che scritto e quelle poche le sto mandando via pochissimo. Una delle cose che ritengo migliori, ad esempio, l'ho mandata a un singolo bando (che non ha superato) e poi a una singola casa editrice. Perché comunque non penso che abbia senso pubblicare con una casa editrice che poi non ha la forza per mettere in campo una promozione ad hoc. Perché alla fine sono così, un'ariete testarda che si incaponisce ad avere le cose alle proprie condizioni. Oppure niente. Probabilmente quello che otterrò sarà niente.
Tuttavia, nonostante questo, nonostante in miei invii asfittici, sto aspettando una risposta. Che quasi sicuramente sarà un altro "ritenta, sarai più fortunata". Intanto una promessa di risposta con una data stabilita per riceverla è già qualcosa. Abbastanza se non altro per continuare con ostinazione per la mia strada. Che a novembre mi porta al bando del Premio Urania. Prima o poi, forse, una porta si aprirà. Chissà. Per ora aspetto.
Per leggere un capitoletto senza impegno, invece, guardate qui.
Sì, mi ritrovo nella tua analisi. Mi piace Delos, anche perché permette la pubblicazione di romanzi brevi e racconti e mi piacciono le persone con cui lavoro. Non mi interessa pubblicare con qualcuno che non abbia un progetto serio. In questo momento, dato che attendo una risposta nella seconda metà di ottobre, mi godo l'essermi messa in posizione di avere una risposta. Anche se sarà con ogni probabilità negativa potrebbe essere comunque un passo un passo in avanti.
RispondiEliminaPrima di tutto in bocca al lupo per risposta che aspetti, per il resto capisco bene quello che affermi, anch’io credo che una casa editrice debba dedicare la giusta promozione ai suoi autori, altrimenti non ha senso, soprattutto se penso alla fatica di scrivere in una vita piena e carica di impegni come è la tua, come è spesso la vita di chi dedica faticosamente alla scrittura il proprio tempo libero tra mille incastri.
RispondiEliminaGià. Quindi tengo le dita incrociate!
EliminaUna promessa di risposta con una data stabilita per riceverla non è poco, anzi, è quasi fantascienza, quando si parla di scrittura. In bocca al lupo per la risposta, e anche per tutto il (travolgente) resto.
RispondiEliminaSperiamo in bene, per tutto, che qui le valanghe fioccano
EliminaIncrociamo le dita per tutto, Antonella. Per questo anno scolastico e per la tua scrittura. In effetti non vale la pena affidarsi a editori che poi non fanno nulla per promuovere il romanzo.
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