Non sono morta, sparita o scappata all'estero.
Sono una prof vera! Di quelle proprio serie, con gli occhiali (ok, sempre avuti), la borsa piena di libri e... Il posto di ruolo!
Ho dormito probabilmente 5 ore nelle ultime 5 notti, quindi la lucidità non è proprio la mia qualità migliore, ora.
Principalmente non ci credo ancora. Da un lato ho paura in intoppi burocratici dell'ultimo momento, dall'altro il passaggio da prof precaria che più precaria non si può in mezzo a un concorso dalle tempistiche incerte al ruolo è stato fin troppo repentino. Il 23 agosto mi aggiravo per i corridoi di una scuola di Torino in attesa di dare l'orale e il 13 settembre in un'altra scuola di Torino firmavo piuttosto incredula la mia immissione in ruolo.
In mezzo c'è stato un po' di tutto, graduatorie che non venivano pubblicate, graduatorie pubblicate sbagliate, punteggi che non tornavano, convocazioni la sera alle 18 per il mattino dopo alle 9. Contestazioni alla nomine. Blocco delle nomine stesse. Rifacimento al volo della graduatorie. Ripresa delle nomine. Assegnazione a un ambito territoriale senza sapere dove fossero le cattedre disponibili. Collasso del sistema informatico ministeriale, impossibilità di caricare i materiali on-line per la chiamata diretta dei dirigenti. Indagini per capire dove fossero queste benedette cattedre. Preparazione di altro materiale per la chiamata diretta. Colloqui con i dirigenti. Firma nella scuola.
Questo immagino spieghi la mia assenza dal web negli ultimi giorni.
Non credo che sarei sopravvissuta senza il sostegno di tutta una serie di persone. Marito e amici in primo luogo, ma anche la dirigente e i colleghi degli ultimi tre anni. I colleghi mi hanno supportato tantissimo (al punto che lunedì, ancora da disoccupata senza un apparente futuro ero alla scuola col pontile solo per stare con loro), indirizzata e consigliata. A loro va il mio abbraccio speciale.
Ora si aprono nuovi orizzonti, suppongo.
Al momento ho sogni solo in apparenza semplici. L'armadietto col mio nome a un'altezza accessibile in aula insegnanti (di solito al precario va l'ultimo in basso o il primo in alto, anche se negli ultimi due anni ho avuto fortuna). I libri di testo inviati dalle case editrici con tutti gli optional, dalla guida per gli insegnanti, agli approfondimenti on-line. L'accesso gratuito a quei programmi (come prezi) che offrono pacchetti apposta per gli insegnanti. E sopratutto poter guardare dei ragazzi crescere, non nell'orizzonte ristretto di pochi mesi (che poi magari arriva il mitico "avente diritto"), ma di un anno, più anni addirittura. Poter dire loro "sì, starò con voi tutto l'anno". Addirittura poterli salutare a giugno dicendo loro "ci vediamo a settembre", sapendo di non mentire.
Sembrerà banale dire te lo meriti, ma sono certa che te lo meriti davvero! Sono felice per te. :)
RispondiElimina:) !
EliminaLa buona scuola non è altro che dare a te, e ad altri come te, la possibilità di comunicare a modo vostro ai ragazzi l'amore per lo studio.
RispondiEliminahelgaldo
Diciamo che più che la buona scuola al momento è la scuola caotica, anche se immagino che con i numeri del concorso e i tempi non fosse possibile fare altrimenti.
EliminaSono davvero felice, Antonella, te lo sei stra meritato!
RispondiEliminaE la cosa più bella è percepire il tuo entusiasmo mentre parli della possibilità di mantenere il contatto con gli alunni. Sarai una prof. amatissima! :)
:)
EliminaSono davvero felice per te Antonella, te lo sei meritato e stra sudato il tuo posto di ruolo e finalmente i tuoi studenti potranno contare sulla presenza costante della loro brava insegnante!
RispondiElimina:)
EliminaCavoli, quante ansie vero? Dai, ora inizia il cammino, complimenti.
RispondiElimina:)
Eliminawow, si sta aprendo un futuro meraviglioso! :D :D :D :D
RispondiEliminaAl momento l'idea di un futuro retribuito è già in sé meravigliosa
EliminaSentivo di recente lamentarsi una conoscente per non avercela fatta. Non si era preparata in nulla credendo d'essere perfetta. Non funziona così. Sono i sacrifici, quelli che scorticano la pelle a rendere veri i traguardi. A quanto ho compreso ci hai messo tutta te stessa e anche di più.
RispondiEliminaComplimenti, tutto ciò è giusto e pienamente meritato. :)
In realtà anche gente preparatissima non ce l'ha fatta per disguidi vari (come le domande non salvate automaticamente nella prova scritta). quindi io ho buttato nel concorso il 110% delle mie energie, ma ho avuto anche tanta fortuna
EliminaBe' l'Odissea in effetti è durata più a lungo, almeno secondo Omero. In bocca al lupo per il tuo ingaggio, prof.
RispondiEliminaP.S. ma il ciclope, l'hai incontrato??
Oddio, più a lungo...Sono precaria dal 2007. E ti assicuro che ho trovato i ciclopi e anche Scilla e Cariddi.
EliminaYuppie! :-D
RispondiElimina:)
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RispondiEliminaMa che cosa bellissima! Sono felice per te oltre ogni immaginazione. Dopo tutte le tue traversie, sei come uno dei "cavalieri che fecero l'impresa".
RispondiEliminaBuon inizio, prof! ^_^
In effetti ci si sente un po' così...
EliminaChe bello Antonella! Sono molto contenta per questo tuo traguardo e nuovo inizio :)
RispondiElimina:)
EliminaOttimo! Un altro tuo bel successo in questo 2016 che va ad aggiungersi alla pubblicazione in Mondadori e a tutto il resto.
RispondiEliminaBuon lavoro!
:)
EliminaBeeelllo! Grandissima! :)
RispondiEliminaCongratulazioni, Antonella! Hai sofferto tanto, ma ora hai la possibilità di fare un lavoro che ami, e non dubito che lo farai egregiamente.
RispondiEliminaSofferto mi sembra esagerato. Mi sono stancata molto e molto, molto, stressata, questo di sicuro. Adesso spero di riuscire a lavorare al meglio delle mie possibilità.
EliminaOooooh, quanto sono felice per te! Si vede che hai passione per il tuo lavoro, quindi te lo meriti proprio e i tuoi alunni sono fortunati!
RispondiEliminaVivissime congratulazioni! :-D
RispondiEliminaComplimenti e un grosso in bocca al lupo!
RispondiEliminaCon la fatica che hai fatto, te lo sei proprio meritato :)
:)
EliminaBravissima! E ora, in caso di crimini misteriosi, la tua scuola finalmente saprà a chi chiedere aiuto! ;-)
RispondiEliminaMeglio non portare un lavoro sul luogo di un altro lavoro... Questione di etica professionale!
EliminaChe bel passo, Antonella! Si sentiva che stava arrivando qualcosa di buono, dopo tutto l'impegno che ci hai messo. Sono molto contenta per te. :)
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