domenica 9 luglio 2017

Letture – Mercurio Loi

Se Sherlock Holmes vivesse nella Roma dello Stato Pontificio?

Così si presenta Mercurio Loi, il nuovo fumetto seriale di casa Bonelli e con queste premesse ovviamente non potevo evitare di leggerlo, ma altrettanto ovviamente non potevo neppure essere priva di pregiudizi.
Perché adoro Sherlock Holmes, sono molto bendisposta nei confronti degli apocrifi, ma i cloni mi irritano. Mi sembra un giocare facile, eludendo insieme la fatica di inventare un personaggio nuovo e le regole ferree che un buon apocrifo impone (chiunque si sia rotto la testa sulle carte d'epoca della Londra Vittoriana o sui tracciati ferroviari non può che esclamare "troppo facile spostarlo in un ambiente che l'autore conosce a menadito"). Poi questo Mercurio Loi mi sembrava proprio uguale, quasi un gemello separato alla nascita e quindi il sospetto di una certa pigrizia da parte degli autori era ancora accentuato.

Dopo la lettura dei primi due numeri non so ancora se Mercurio Loi mi piaccia, ma almeno non mi sembra più un clone mal riuscito del detective londinese.
Sì, Mercurio Loi è fisicamente identico a uno Sherlock Holmes canonico, è dotato di una mente superiore, ha un acerrimo nemico fin troppo cervellotico e ha fatto uso di droghe. Personalmente avrei evitato qualcosina, ma almeno spiccano ai miei occhi di amante del canone più le differenze.
Mercurio Loi è professore di storia all'università pontificia, è fidanzato con una cantante d'opera e fa parte di una misteriosa società segreta che, da quanto ho capito, non ha però scopi politici. Vi è in lui, almeno in questi primi episodi, una certa ambiguità morale che nulla ha che vedere con l'irrequietezza dell'Holmes canonico. Non mi sembra cioè che il desiderio di sapere di Mercurio abbia molto a che fare con il senso di giustizia che, anche quando viene negato, in Holmes c'è sempre.
L'ambiguità morale, poi, sembra ancora di più la cifra del suo assistenze, Ottone. Assai più giovane del suo mentore, Ottone è un membro della Carboneria ed è ben consapevole di aver accidentalmente ucciso un innocente. Il suo stesso collaborare con Mercurio sembra avere un secondo fine, così come, del resto, la fiducia che il professore ripone in lui non è assoluta.
Questa ambiguità e il continuo tornare del tema della maschera è al momento l'elemento più interessante del fumetto, così come l'ambientazione. La Roma del primo ottocento è, a mio avviso, un'ambientazione di raro fascino e assai poco sfruttata. Qui, poi, è ricostruita con estrema eleganza e precisione. Le vicende mettono in risalto le contraddizioni dell'epoca, facendo far al lettore un bel salto in un passato non troppo lontano ma dimenticato dai più.

Altri particolari mi hanno lasciato un po' perplessa, ma, a due soli numeri dall'inizio, forse è presto per giudicare. Mercurio Loi è  ancora in bilico, alla ricerca di un'identità propria, ancora troppo vicino al suo troppo illustre ispiratore. Forse è per questo che sono le figure secondarie, Ottone in primis, ma anche il colonnello muto Belforte, ad avermi colpito più piacevolmente.
Nota dolente, al momento, è l'arcinemico. Ex assistente di Mercurio, Tarcisio sembra in tutto e per tutto un pazzo sfrenato (e non si capisce come Mercurio possa esserselo tenuto in casa per anni), che mette in campo piani fin troppo cervellotici che sembrano poi perdere efficacia nel finale. Sembra, insomma, la brutta copia dei vari Moriarty con cui abbiamo avuto a che fare fin'ora.

In attesa di poter esprimere un giudizio più approfondito, per il momento proseguo la lettura, sperando che Mercurio imbocchi con ancora più decisione una strada propria e si lasci sempre più alle spalle l'ombra di Sherlock Holmes.

2 commenti:

  1. Curiosi questi esperimenti su un personaggio ormai entrato nel nostro immaginario collettivo, cambiando l'ambientazione. Mi chiedo se non c'entri anche un tentativo di far conoscere un po' meglio ai ragazzi la storia di casa nostra, visto che è ambientato nello Stato pontificio.

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    1. Non mi sembra un fumetto rivolto principalmente ai ragazzi e dà x scontata una buona conoscenza storica di base. Però l'ambientazione è proprio ben fatta e sono sicura che leggendolo scoprirò molti particolari interessanti

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