martedì 12 giugno 2018

Parole di cui abbiamo bisogno

Di nuovo una pausa non voluta, dovuta alla concomitanza scrutini-relazioni-malanni (certo, anche alcuni personaggi logorroici che si sono imposti alla mia attenzione non hanno aiutato).
Non posso dire di essere stata particolarmente attenta al mondo esterno in questi giorni e tuttavia come mamma, insegnante e in fin dei conti cittadina italiana, mi sento in dovere di segnalare una cosa che mi ha colpito.

Ho seguito da spettatrice distante la crisi politica e la nascita del nuovo governo, godendo, devo dire, più per gli spunti satirici in alcuni casi ben colti che questi fatti hanno dato che stando davvero attenta alla sostanza. Ci sono parole, però, che mi hanno colpito. Spesso in negativo. Parole molto forti, spesso ritrattate subito dopo, sia pronunciate da politici che da privati cittadini.

Ci sono state, però, anche delle parole chiare, che ho sentito per caso, in auto, dalla radio e ho pensato che davvero erano le parole di cui abbiamo bisogno.
Mi sarebbe piaciuto che una voce così limpida e netta, che chiama le cose col loro nome, fosse uscita da un giovane, invece affidarci al buon senso di un'anziana. E forse va bene così.
Mi riferisco alla parole della senatrice a vita Liliana Segre, di cui vi lascio il link. Sette minuti che vale la pena di ascoltare.


Non è per me una questione di politica o, peggio, di parte politica. 
Mi spaventa quello che sento nell'aria, il voler mettere differenze tra persone e persone. Addirittura di voler considerare qualcuno meno persona di un'altra. Bene ha fatto, dal mio punto di vista, la senatrice Segre a ricordare dove può portare questa strada. E bene ha fatto a parlare esplicitamente di rom e sinti.
Non credo che in questo momento, in Italia, ci sia una minoranza fatta oggetto di più pregiudizi e più emarginata, spesso considerata meno che umana. 
Credo di aver già raccontato sul blog quanto mi era accaduto qualche anno fa in una classe. Un alunno aveva usato la parola "zingaro" come insulto. Dopo che era stato richiamato, una compagna ha alzato la mano dicendo di essere sinti. Ricordo fin troppo bene il gelo che è caduto in classe, perché quella ragazzina, perfettamente inserita, bravissima in musica e nelle lingue non poteva appartenere a quel gruppo di persone che, secondo alcuni adulti (come riportato da un altro, imbarazzatissimo alunno) "andrebbero bruciati tutti". 

E, in generale, sarebbe bene ricordare, oggi più che mai, che i diritti umani spettano a tutti. In quanto esseri umani. Senza far distinzioni tra chi ci piace e chi no.
Come ricorda una mia cara amica, non c'è nulla di più pericoloso che "il diverso pulito". Cioè lottare per i diritti di chi ci piace, magari ci fa tenerezza e dimenticarsi degli altri. Quel processo mentale che ha portato alcuni senatori ad applaudire quando si è parlato dello sterminio degli ebrei e a non farlo quando si è ricordato che anche i rom hanno fatto la stessa fine.
Questo è solo un esempio di una propensione a tracciare linee divisorie tra chi dovrebbe avere più diritti e chi meno.

Il che, sia chiaro, non implica il chiudere un occhio al rispetto della legge. Come un sacco di gente, quando ero all'università, ho subito un furto in casa "firmato" da una banda rom (che mi hanno rubato i vocabolari, mannaggia a loro, immagino per mancanza di qualsiasi altra cosa). I ladri sono ladri, chisseneimporta da dove vengono, e andrebbero trattati come tali. 
"Andrebbero bruciati tutti", però è un'altra cosa. 

Dal momento che queste frasi le sento, le sento sempre più spesso, nei più disparati contesti. 
E mi sembrava doveroso lasciare una traccia pubblica, sia pure solo su un inutile blog, del fatto che io non sono d'accordo.

7 commenti:

  1. Ho seguito molto bene le vicende recenti, la mia idea è nota e spesso veicolata nel blog. Purtroppo quanto stiamo vivendo è il risultato delle urne.
    Sandra

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  2. Grazie per aver postato il video. Sandra

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  3. Condivido in pieno questo post, sono concetti che é importante ribadire perché, a quanto pare, molti tendono a dimenticare.
    Nika

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    1. Un sacco di gente tende a dimenticare, purtroppo.

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  4. L'intervento di Liliana Segre è stato importante, specie in un momento come questo dove la caccia alle streghe è diventata spaventosamente di moda e l'ombra del complotto demoplutogiudaicocristiano (e pure un po' massone) incombe, con tutto il suo ciarpame di invasioni, oscuri complotti e non so che altro. Spero sia una mattana che passerà presto, ma... sappiamo tutti che di solito questo tipo di mattane tanto presto non passano e la propaganda ha sempre molta forza quando ti senti debole (o ti convincono di essere debole, che è un po' la stessa cosa)

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    1. Esatto. Sembrano sciocchezze a cui non dare peso. Ma a non dare peso oggi e non dare peso domani ci si trova con cose molto sgradevoli. Come trovarsi al parco del paese e sentire dei bimbetti che non vogliono giocare con altri bimbetti perché "sono del colore della cacca"...

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