Prendere l'auto per andare a Vercelli, in quella stessa libreria in cui era stata organizzata una delle primissime presentazioni del mio primo romanzo, La roccia nel cuore. Ritrovare il bravissimo Alessandro Barbaglia, ormai romanziere affermato e tutto lo staff della libreria Mondadori.
Ascoltare un autore che per noi che ci muoviamo nei mondi fantastici è quasi di culto, come Dario Tonani.
Ascoltare un autore che per noi che ci muoviamo nei mondi fantastici è quasi di culto, come Dario Tonani.
Sedermi di nuovo a un tavolo con altri autori, i bravissimi Giulia Abbate e Maurizio Ferrero, per parlare di Trofeo RiLL e dell'antologia che grazie a quel trofeo è nata, La spada, il cuore e lo zaffiro.
Credo che la prima cosa a colpire tutti, chi presentava, chi parlava e chi ascoltava sia stata la naturalezza del nostro entusiasmo per la realtà di RiLL. Perché davvero, in un mondo editoriale in cui spesso è così difficile orientarsi, trovare un realtà che non solo dà spazio a tutti, ma che coltiva i propri autori, promuovendoli per anni (la mia antologia ormai è datata 2016...) è davvero qualcosa di raro. Senza RiLL io non sarei stata lì, ovviamente, ma sono davvero tantissimi gli autori che da questa realtà hanno preso il via e continuano a riconoscerla come la loro casa.
E quindi eccomi lì, di nuovo, dopo tanto tempo, grazie a RiLL a parlare dei miei racconto fantasy atipici, editorialmente improbabili, con i miei personaggi feriti, che i mostri li hanno dentro.
Non ero più abituata a parlare in pubblico. Ho perso in sintesi e in fluidità. Spero almeno che le mie frasi abbiano avuto un capo e una coda.
Mentre parlavo, la puppattola correva in giro, saltellava, esternava pure troppo il proprio entusiasmo e alla fine si è infilata nella zona degli oratori come fosse un'autrice di fama. Palesemente, la timidezza è qualcosa che non le è stato dato. Neppure la discrezione, temo.
Quello di come far quadrare la cose, lavoro-pupattola-scrittura, è un problema aperto. Dal punto di vista della gestione famigliare l'esperimento di ieri ha funzionato in parte e è stato evidente come basti un nonno malato e un pomeriggio di pioggia per rendere tutto più faticoso. Di certo, i racconti dell'antologia, meglio il mondo che c'è dietro a quei racconti, mi sta chiamando con forza prepotente. Un "torna a casa" piuttosto difficile da ignorare.
Nei giorni scorsi ho chiuso i conti con una storia che mi ha ossessionato per mesi. Tecnicamente è una fanfiction e come tale vive una sua vita propria, su un sito dedicato, ma in barba a chi pensa che amatoriale voglia dire "facile" si è trattato di un racconto che ho a lungo dubitato di riuscire a scrivere.
Adesso è ora di tornare a casa. Di finire la riscrittura del romanzo legato all'ambientazione fantasy di cui oggi qualcuno mi ha chiesto conto e cercare seriamente una veste editoriale per le troppe cose finite che stanno nel mio cassetto.
L'altra cosa evidente è che è stato bello. Bello trovarsi in un evento ben organizzato. Bello vedere l'attenzione del pubblico. Bello avere uno spazio per le mie storie.
L'altra cosa evidente è che è stato bello. Bello trovarsi in un evento ben organizzato. Bello vedere l'attenzione del pubblico. Bello avere uno spazio per le mie storie.
Cara Antonella, conoscerti di persona è stato un vero piacere e ancora di più vedere tua figlia aggirarsi con sicurezza e gioia tra le persone e i libri.
RispondiEliminaAnche io sono mamma di due bambine, ora più grandi della tua, e mi sento di incoraggiarti e rassicurarti. Non forzarti a lavorare troppo, ma allo stesso tempo non farti problemi di portarti in giro la tua bambina, e vivere questi momenti anche così, con spontaneità pure nella fatica. Includere una bambina nel proprio lavoro, nella propria vita di scrittura è davvero impegnativo, ma poi a lei resta dentro quando cresce. E anche a te.
Auguroni e buone scritture!
È stato davvero un piacere anche per me!
EliminaCome mamma capirari bene com'è difficile stare in equilibrio: vorrei stare tanto con mia figlia, già lavoro fuori casa tutta la settimana, ma allo stesso tempo non voglio rinuniciare alle mie storie. Insomma, il problema è che le giornate hanno solo 24 ore! Ma in qualche modo una quadra si trova.
Buona scrittura anche a te!
Grande realtà questa di RiLL in un panorama spesso sconfortante. Tu hai riassaporato il gusto di essere autore ritrovando tutta la magia.
RispondiEliminaÈ davvero una bella realtà ed è un onore per me farne parte.
EliminaBeh, mi fa davvero piacere leggerti così entusiasta!
RispondiEliminaImmagino quanto sia appagante, quindi complimenti.
E... buon lavoro per i progetti vecchi e nuovi, in bocca al lupo per tutto!
Moz-
Ogni tanto un po' di entusiasmo ci vuole!
EliminaPortare avanti le proprie passioni e riviverle in eventi dedicati è sempre gratificante.
RispondiEliminaE questo è stato davvero ben organizzato!
EliminaSiiiiiiì!!! Fantasy! Scrivi!
RispondiEliminaSai che ultimamente faccio una fatica incredile? Mi sembra il genere più difficile di tutti!
EliminaPersevera! Sai quanto io desideri quella storia...
EliminaUn evento bello in sé e bello per te... ottima cosa! Scrivendo ci si può sentire isolati o poco considerati, a volte. Incontri come quello che hai descritto scaldano, credo.
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