lunedì 20 maggio 2019

A Vercelli Fantastica




È stato stranissimo rivestire i panni dell'autrice, dopo così tanto tempo.
Prendere l'auto per andare a Vercelli, in quella stessa libreria in cui era stata organizzata una delle primissime presentazioni del mio primo romanzo, La roccia nel cuore. Ritrovare il bravissimo Alessandro Barbaglia, ormai romanziere affermato e tutto lo staff della libreria Mondadori.
Ascoltare un autore che per noi che ci muoviamo nei mondi fantastici è quasi di culto, come Dario Tonani.
Sedermi di nuovo a un tavolo con altri autori, i bravissimi Giulia Abbate e Maurizio Ferrero, per parlare di Trofeo RiLL e dell'antologia che grazie a quel trofeo è nata, La spada, il cuore e lo zaffiro.

Credo che la prima cosa a colpire tutti, chi presentava, chi parlava e chi ascoltava sia stata la naturalezza del nostro entusiasmo per la realtà di RiLL. Perché davvero, in un mondo editoriale in cui spesso è così difficile orientarsi, trovare un realtà che non solo dà spazio a tutti, ma che coltiva i propri autori, promuovendoli per anni (la mia antologia ormai è datata 2016...) è davvero qualcosa di raro. Senza RiLL io non sarei stata lì, ovviamente, ma sono davvero tantissimi gli autori che da questa realtà hanno preso il via e continuano a riconoscerla come la loro casa.

E quindi eccomi lì, di nuovo, dopo tanto tempo, grazie a RiLL a parlare dei miei racconto fantasy atipici, editorialmente improbabili, con i miei personaggi feriti, che i mostri li hanno dentro.
Non ero più abituata a parlare in pubblico. Ho perso in sintesi e in fluidità. Spero almeno che le mie frasi abbiano avuto un capo e una coda.
Mentre parlavo, la puppattola correva in giro, saltellava, esternava pure troppo il proprio entusiasmo e alla fine si è infilata nella zona degli oratori come fosse un'autrice di fama. Palesemente, la timidezza è qualcosa che non le è stato dato. Neppure la discrezione, temo.

Quello di come far quadrare la cose, lavoro-pupattola-scrittura, è un problema aperto. Dal punto di vista della gestione famigliare l'esperimento di ieri ha funzionato in parte e è stato evidente come basti un nonno malato e un pomeriggio di pioggia per rendere tutto più faticoso. Di certo, i racconti dell'antologia, meglio il mondo che c'è dietro a quei racconti, mi sta chiamando con forza prepotente. Un "torna a casa" piuttosto difficile da ignorare.
Nei giorni scorsi ho chiuso i conti con una storia che mi ha ossessionato per mesi. Tecnicamente è una fanfiction e come tale vive una sua vita propria, su un sito dedicato, ma in barba a chi pensa che amatoriale voglia dire "facile" si è trattato di un racconto che ho a lungo dubitato di riuscire a scrivere. 
Adesso è ora di tornare a casa. Di finire la riscrittura del romanzo legato all'ambientazione fantasy di cui oggi qualcuno mi ha chiesto conto e cercare seriamente una veste editoriale per le troppe cose finite che stanno nel mio cassetto.

L'altra cosa evidente è che è stato bello. Bello trovarsi in un evento ben organizzato. Bello vedere l'attenzione del pubblico. Bello avere uno spazio per le mie storie.

12 commenti:

  1. Cara Antonella, conoscerti di persona è stato un vero piacere e ancora di più vedere tua figlia aggirarsi con sicurezza e gioia tra le persone e i libri.
    Anche io sono mamma di due bambine, ora più grandi della tua, e mi sento di incoraggiarti e rassicurarti. Non forzarti a lavorare troppo, ma allo stesso tempo non farti problemi di portarti in giro la tua bambina, e vivere questi momenti anche così, con spontaneità pure nella fatica. Includere una bambina nel proprio lavoro, nella propria vita di scrittura è davvero impegnativo, ma poi a lei resta dentro quando cresce. E anche a te.
    Auguroni e buone scritture!

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    1. È stato davvero un piacere anche per me!
      Come mamma capirari bene com'è difficile stare in equilibrio: vorrei stare tanto con mia figlia, già lavoro fuori casa tutta la settimana, ma allo stesso tempo non voglio rinuniciare alle mie storie. Insomma, il problema è che le giornate hanno solo 24 ore! Ma in qualche modo una quadra si trova.
      Buona scrittura anche a te!

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  2. Grande realtà questa di RiLL in un panorama spesso sconfortante. Tu hai riassaporato il gusto di essere autore ritrovando tutta la magia.

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    1. È davvero una bella realtà ed è un onore per me farne parte.

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  3. Beh, mi fa davvero piacere leggerti così entusiasta!
    Immagino quanto sia appagante, quindi complimenti.
    E... buon lavoro per i progetti vecchi e nuovi, in bocca al lupo per tutto!

    Moz-

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  4. Portare avanti le proprie passioni e riviverle in eventi dedicati è sempre gratificante.

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    1. Sai che ultimamente faccio una fatica incredile? Mi sembra il genere più difficile di tutti!

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    2. Persevera! Sai quanto io desideri quella storia...

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  6. Un evento bello in sé e bello per te... ottima cosa! Scrivendo ci si può sentire isolati o poco considerati, a volte. Incontri come quello che hai descritto scaldano, credo.

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