giovedì 11 settembre 2014

PAScolando


Ecco, ho come l'impressione che da quest'avventura del PAS ne uscirà una storia surreale. Tanto vale raccontarla.

Piccola premessa necessaria
Ma come si diventa prof? Di quelli veri, di ruolo?
Ah, bella domanda!
C'era una volta la SISS, scuola biennale abilitante, che dava accesso alle così dette "graduatorie ad esaurimento (nervoso)" da cui ogni anno alcuni fortunati venivano prelevati e innalzati al rango di professori di ruolo. Ma la SISS è stata chiusa nel 2008 perché "c'è già un sacco di gente in graduatoria ci vorranno anni a smaltirli (come i rifiuti?)". Sta di fatto che per alcune classi di concorso, come Matematica e Scienze alle medie, nella mia provincia quelli delle graduatorie ad esaurimento sono estinti, come i dodo. Altre graduatorie invece sono tutt'ora sovraffollate come la terza classe del Titanic.
Poi c'è il Concorso Ordinario, che viene indetto con regolarità italiana, cioè quando capita, con norme che paiono essere state estratte a caso da una tabella di regole improbabili da gioco di ruolo. L'ultimo, ad esempio, lo si poteva tentare solo se ci si era laureati entro l'anno accademico 2002/2003. Indovinate un po' in che anno mi sono laureata io? 2003/2004! bravissimi.

Adesso come adesso ci sono due percorsi abilitanti attivi.
Il TFA (Tirocinio Formativo Attivo), per i neo laureati e il PAS (Percorso Abilitante Speciale) per noi del limbo, che non abbiamo potuto accedere alla SISS, ma che per delle strane congiunture astrali abbiamo pur sempre lavorato nella scuola per anni. 
Non è ben chiaro quale sarà il nostro destino, è possibile che il prossimo concorso preveda tra i requisiti l'aver conseguito uno dei due titoli (ma anche no, dipende che norma viene estratta) o che una qualche futura riforma ci tenga in qualche modo in considerazione.
Al peggio, contribuiamo a risanare il debito pubblico (oltre 2000€ di tasse universitarie) e facciamo girare l'economia grazie ai viaggi e alle inevitabili spese.

E quindi si parte?
Così parrebbe. 
La procedura d'iscrizione non ha dato particolari problemi, fatto salvo che si faceva a pezzi, ogni pezzo poteva essere fatto dal tal al tal giorno, ad esempio a cavallo di ferragosto.
Tutto doveva essere fatto on-line e solo on-line, perché siamo la scuola del futuro.
Però poi scarico il PDF finale e c'è scritto "da riconsegnare firmato, con allegato bollettino di pagamento e fotocopia di documenti d'identità". Tramite scansione?
Ma no, è tutto on-line, salvo la riconsegna del documento, da farsi a Torino in concomitanza con l'inizio delle lezioni, dalle 9 alle 11, che una bella gita nel capoluogo, come si diceva, fa girare l'economia.
Adesso però ho il mio numero di matricola e lunedì comincio a seguire i corsi, a Vercelli. 
Ora, al di là di tutto il mio sarcasmo, dei corsi di didattica male certo non possono farmi, perché, pur con tutta la mia cultura, nessuno mi ha mai insegnato come insegnare. Non ho neppure mai studiato pedagogia o psicologia e quando mi arriva in classe un alunno straniero che parla un'altra lingua e scrive in un altro alfabeto io non so da che parte girarmi.
Mi sovviene però un dubbio. Io sono iscritta per la sola classe di concorso A043, Lettere alle scuole medie. Ora, il programma di storia delle medie parte dalla caduta dell'impero romano. Perché, quindi, una delle prime materie si chiama "Didattica della storia antica?"

E intanto le scuole, quelle frequentate dai ragazzi?
Non si capisce. Cioè, l'anno scolastico sta iniziando, ci sono alcune cattedre scoperte, ma ancora non si capisce quando, dove e a chi saranno assegnate... 

Rimane quindi la scrittura a regalare un poco di autostima.
Tra l'altro ritrovo il bravo Luca Romanello, terzo a Giallo Stresa.
Il racconto selezionato è Certe Mattine che è in assoluto il più triste che io abbia mai scritto.
Forse perché si parla anche di scuola?

17 commenti:

  1. Hai circa la stessa età di Dante quando è entrato nell'inferno... in bocca al lupo!
    Scherzi a parte, ritengo che l'insegnamento sia il mestiere più importante del mondo, a tratti fondamentale, ma sia completamente sottovalutato, sminuito, sottopagato... eccezion fatta per alcuni contesti privati. Questa è una delle vergogne dell' Italia: lungaggini burocratiche abnormi, fondi tagliati, lavoro sommerso. Senza valorizzare né le persone né ciò che dovrebbero imparare/insegnare si continua a navigare nel nulla... e poi ci si sorprende che i giovani siano così ignoranti: molti insegnanti, seppur competenti, perdono motivazione e stimolo se non tutelati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che non tutelati, siamo sballottati, ecco. La scuola, però, è ancora un mondo stimolante e tra prof c'è solidarietà e si stringono solide amicizie.

      Elimina
    2. Questo è vero: ho insegnato un anno, seppur con un percorso didattico parallelo e in compresenza. è un lavoro affascinante e stimolante, che mi ha dato moltissimo. Ho imparato anche io, dai ragazzi. Per questo ritengo un peccato che lo stato ne trascuri l'importanza... sottovalutando gli insegnanti, si sottovaluta in generale il ruolo della scuola

      Elimina
  2. Anni fa un'amica che fece la SISS e che ha sempre lavorato come insegnante precaria di italiano, latino, greco alle superiori, tentò di spiegarmi la formula per diventare di ruolo, graduatorie, chiamate, concorso, provveditorato, cattedre, buchi, cose così. Sai, mi pareva di aver capito tipo "ok, adesso lo so, adesso ho capito." E dopo 3 secondi avevo già dimenticato tutto perchè davvero troppo ingarbugliato.
    C'è stato un concorsone un anno fa giusto? Lei non l'ha passato. Non so come sia messa ora, abbiamo un po' perso i contatti. Poi la continuità didattica è importante, avere lo stesso prof. per tutto il corso di studi. Alle superiori cambiai insegnante di italiano ogni anno, uno schifo, anche per una come me che italiano lo amava a prescindere, anche se me lo avesse insegnato Voldemort. Ottimo invece per il concorso, è il tuo momento eh. baci Sandra

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, il concorsone è quello che io non ho potuto fare per via dell'anno di laurea... Un in bocca al lupo alla tua amica, se ha fatto la SISS è comunque messa meglio di me!
      Per i concorsi letterari, invece, è un po' una questione di stagionalità. Quasi tutti si concludono in autunno, non so per quale motivo.

      Elimina
  3. Mi pare di averti già scritto che rinunciai di partenza all'insegnamento perché non riuscivo a capire quale fosse l'iter da seguire, quindi hai tutta la mia comprensione. In bocca al lupo!

    PS: leggo bene che il programma di storia delle medie parte dalla caduta dell'impero romano? Qui ci starebbe una bella emoticon facepalm.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Storia dalla caduta dell'impero romano, letteratura dall'Iliade, perché la coerenza è il nostro punto di forza...

      Elimina
    2. Ma no!
      Non dico la preistoria, ma almeno sumeri, babilonesi, egizi, e tutto quello che viene dopo... abbiamo speranza che vengano insegnati perlomeno alle superiori?

      Elimina
    3. Io poi sarei archeologa e quindi mi astengo dall'entrare in argomento che se no mi sale il turpiloquio.

      Elimina
    4. Non sai quanto mi hai inquietata :(

      Elimina
  4. AHAHAHAHAHAH!
    Corsi di pedagogia e psicologia, certo. Gestione delle emergenze e dei casi speciali, certo. Ehm... Pensavi davvero che Scienze dell'Educazione (corso probabilmente compreso tra quelli che dovrai seguire) sia quello.
    Ti voglio tanto bene, amica. Sara' bello quando dovrai spiegare alla prof. che tiene le ore di "pratica" (non avendo piu' il tirocinio mi pare abbiate una sorta di gruppo di esercitazione/laboratorio) cosa fa il prof. di sostegno. Anche quando dirai che hai 30 alunni in classe e ti rideranno in faccia. Ti voglio tanto tanto bene.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Adesso sì che sono rassicurata!
      Ma almeno ne usciranno racconti esilaranti... Cerchiamo almeno di mantenere questo spirito...
      Un abbraccio.

      Elimina
    2. AHAHAHAHAHAHAH!
      Sapevatelo!!
      Taccio, che è meglio.

      Elimina
  5. MI aiuti a farmi una cultura su queste realtà... affascinanti (e deprimenti). Resto però del parere che tu avrai la meglio sul sistema. Vedrai.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non so, sai, ci sono viaggi al monte Fato che presentano meno insidie...

      Elimina
  6. Oddio, vuoi vedere che in tutto questo bordello (come sempre in Italia) riesco a insegnare anche io? :)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vuoi entrare in questa gabbia di matti? In bocca al lupo!
      E bentornato!

      Elimina