Quest'anno il mio augurio non può che essere: che possiate rimanere negativi per le feste!
Eh, sì, perché uno spettro si aggira, almeno qui da noi, per le scuole e le palestre: la quarantena di fine anno. Il sistema di tracciamento per la quarantena "veloce" (due tamponi a cinque giorni di distanza) funziona a singhiozzo, a volte sì e altre meno. Quindi l'incubo maggiore è che qualcuno in una classe o in un gruppo sportivo si trovi positivo proprio a ridosso della chiusura e zac.... Quarantena.
È capitato alla figlia di una mia amica, pur negativa al primo tampone. Quarantena fino al 31 dicembre e ciao ciao Natale.
E noi?
Ieri abbiamo temuto seriamente di essere quelli che facevano partire la quarantena.
Mi arriva a scuola la più temuta delle comunicazioni: figlia con naso che cola e 38° di febbre.
Ci siamo, ho pensato. Tipico caso di variante Omicron. Noi vaccinati asintomatici e lei sintomatica. Il 22 dicembre. Nella corsa disperata per tornare a casa e prenotare il primo tampone disponibile vedevo già sfilare tutta una serie di scenari. In nessuno il covid era un vero problema. Sarei stata linciata prima da un'intera classe di asilo che sarebbe finita in quarantena. Più il gruppetto della ginnastica. Per non parlare dei colleghi miei e di mio marito. Chi non avrebbe un giustificato istinto omicida nel vedersi arrivare la notifica della quarantena il 23 dicembre, magari sul punto per imbarcarsi sull'aereo per raggiungere i propri cari?
Se son qui che ne scrivo con sollievo è perché ho trovato immediatamente la farmacia che aveva disponibilità, ho stanato la figlia da sotto il letto promettendolo caramelle, cioccolati, regali in anticipo, qualsiasi cosa pur di venire a fare questo maledetto tampone (poi me la sono cavata con una singola caramella). Fatto rapido e molecolare, risposte in tempo ragionevolissimi (un'ora il primo, un giorno il secondo), entrambi negativi. Lo spavento è bastato, a quanto pare, a farle passare la febbre.
Alla luce di tutti i meravigliosi scenari che ho avuto il tempo di contemplare in attesa del risultato mando un super abbraccio a chi si trova a passare il Natale in quarantena.
A tutti gli altri un caro e sincero augurio di Buone Feste.
Mettetevi le mascherine, disinfettatevi come se non ci fosse un domani e che possiate rimanere negativi per le feste!
Milano è disperata, ho sentito di persona il vocale di una pediatra dire senza mezzi termini "siamo nella merda! Primo posto disponibile per molecolare 9 gennaio." Le file fuori dalla farmacia per i rapidi che prima erano di 2 ore sono diventate di 7. Se cerchi di prenotarlo non riesci, appuntamento per il controllo post malattia non pervenuto. E' un delirio e la vostra situazione qui è molto comune, ovvio in inverno ci si ammala, ma non la si sfanga altrettanto bene. Buone Feste, buoni doni e letture.
RispondiEliminaPer fortuna qui in provincia ancora il sistema dai tamponi in farmacia sembra reggere. Devo ammettere, però, che quando mi hanno risposto che potevo andare in qualsiasi momento quasi non ci ho creduto.
EliminaBuone feste e buona "negatività" anche a te e i tuoi cari!
RispondiElimina:)
EliminaAuguri, e possano le tue feste svolgersi in una atmosfera del tutto negativa! (cosa non ci si ritrova a scrivere, io mi dico...)
RispondiEliminaHo in piccola parte condiviso la tua angoscia, ieri: arrivata al pranzo di Natale dei parenti, accolta festosamente... "Sai, qui siamo stati tutti ammalati ma abbiamo fatto il tampone e siamo tutti negativi". "Ah, bene".
Poco dopo il carissimo cugino mi avvicina "Ma tu, hai fatto un tampone di recente?"
"No, a dire il vero non ho mai fatto un tampone". Cautamente mi spiega che, SE VOLESSI, loro ne hanno uno di quelli fai-da-te a casa...
Sto benissimo, a parte un certo accumulo di stanchezza. Ma come rifiutare, prima di mettersi a tavola con altre 10 persone, quattro delle quali adolescenti e due non ancora vaccinate? Tutti siamo sani, fino a un minuto prima di ammalarci, e a scuola abbiamo avuto un paio di positivi proprio l'ultimo giorno...
Così ho fatto il tampone, pregando assai per la negatività. Perché a quel punto, se fossi stata positiva, non potevo prendere il treno, ero comunque già entrata in contatto con loro e la prospettiva era riaccompagnare a casa l'untrice con un viaggio di una trentina di chilometri in macchina (o sbattermi fuori con la pioggia e farmi tornare a piedi, ma spero che non fosse contemplato) e mi figuro che splendido pranzo di Natale allegro avrebbero fatto.
Diciamo che è stato un quarto d'ora interessante...
(Perché non mi hanno detto prima di venire tamponata? Perché in realtà non ci siamo parlati per telefono per una serie di intralci tecnici e soprattutto perché i contatti li teneva mia zia, che nell'ultimo anno si è un po' svanita)
Estremamente interessante!
EliminaIo la sera del 23 ho portato mio figlio a salutare certi parenti con la loro bambina, perché mia mamma insisteva tantissimo. Mezz'ora in tutto. La sera stessa abbiamo saputo che la bambina aveva 40 di febbre. Panico e disperazione...
RispondiEliminaMa pare che per stavolta l'abbiamo scampata
La cosa assurda è che siamo tutti contenti di "cavarcela" con una settimana di antibiotici...
EliminaIl 22 dicembre ho avuto un momento di panico perché mio nipote era stato in contatto con un positivo in azienda (siamo vaccinati con due dosi) il giorno dopo avevo il treno, abbiamo fatto il tampone, negativi, quindi sono riuscita a partire e raggiungere i parenti in Puglia, anche se ora spero di poter ripartire...insomma mi sento molto precaria, sarò felice quando tornerò nella mia Bologna e a casa mia...
RispondiEliminaMi sa che siamo tutti precari. Il fatto di avere la figlia malata ha limitato i nostri contatti natalizi, per cui (forse) la scampiamo fino al termine delle feste.
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