sabato 21 settembre 2013

Visioni - Rush


La forza del cinema è prenderti, portarti dentro a un mondo che ti è estraneo e fartelo sentire tuo come se l'avessi sempre respirato.
Non me n'è mai importato nulla della Formula1, sport per aspiranti suicidi, uomini con probabilmente geni di lemming nel DNA, ma Rush è un film che ho guardato col fiato sospeso.
Forse perché non è un film sulla Formula1 o su due piloti, ma sulla rivalità e cosa può fare questa a un individuo, nel bene e nel male. Hunt è un pilota inglese bello, donnaiolo, simpatico e talentuoso. Lauda è metodico, antipatico, con una razionalità ostentata che, in fondo, è un ostinarsi a negare una parte di sé. Sono i migliori piloti della loro generazione, se non si fossero incontrati, forse non lo sarebbero diventati, di certo sono arrivati a un passo dal distruggersi (anche a meno di un passo).
Ron Howard ci accompagna nella storia con mano sicura e, anche se si concede qualche manierismo di troppo (il ragnetto prima della corsa in Germania è da saggio di scuola di cinema e il monologo finale andava asciugato di molte frasi), riesce a imprimere alla vicenda una forza che non si dimentica facilmente. Gli attori, poi, sanno rendere godibili anche i passaggi più scontati, come la scena ambientata in Italia con Lauda che si trova a fare autostop che è di una prevedibilità disarmante, ma rimane amabile.

A livello puramente personale, c'è da dire che l'attore che interpreta Hunt è di una bellezza mozzafiato (e chi l'avrebbe detto che in fondo Thor sapesse recitare), ma la mia fascinazione per i personaggi introversi e trattenuti mi ha portato ad amare davvero il Lauda presentato dal film.

Voto: 8

QUESTIONI SCRITTEVOLI:

Domani, alle ore 16, sarò a Stresa, dove presenterò LA ROCCIA NEL CUORE e poi ci sarà la premiazione di GIALLOSTRESA2013 con la presentazione dell'antologia DELITTI DI LAGO, edita da Eclissi Editrice.

E dato che non si può vivere di solo giallo, vi anticipo che si sta involando per la pubblicazione anche una altro racconto, questa volta (più o meno) fanstastico.

2 commenti:

  1. e un po' di rosa? quello ti manca nei tuoi lavori, almeno per ora.
    Sono abbastanza vecchia da ricordare molto bene la carriera di Lauda personaggio odioso. Nel film c'è anche Favino che mi piace tanto e interpreta Regazzoni, non che l'abbia visto ma ne stavano parlando oggi in radio mentre rientravo. bacio e goditi la giornata di domani

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  2. Considera che io ho trovato il Lauda del film adorabile, sopratutto nella scena della dichiarazione d'amore. E questo credo che la dica lunga sulla mia attitudine a scrivere rosa...
    Favino mi è piaciuto nella pellicola, nonostante i baffoni anni '70 e il fatto che il suo ruolo sia piuttosto marginale.

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