Che bello l'autunno, quando il sole si affaccia tra le nubi!
Le viti canadesi si dipingono di quel bordeaux che gli stilisti invano cercano da sempre di copiare. Gli aceti sfoggiano infinite tonalità di giallo e di rosso e i faggi si spogliano rivelando l'eleganza dei loro lisci rami grigi. E tutto si riflette sul lago che assume nella sera una tonalità dorata che nessun filtro mai potrebbe riprodurre.
L'autunno invoglia a passeggiare, tra funghi e castagne e a pensare.
Invoglia a dormire e a sognare.
Ho fatto sogni davvero strani, da uno è nato un racconto. In un altro ero prigioniera dentro una floricultura con una tubatura di fognatura animata che mi assediava (chissà cos'avevo mangiato...)
È tempo di leggere, di scrivere, di progettare.
Il Thriller storico ha cambiato nome, rispetto a quello con cui si è presentato al Tedeschi (di cui sto leggendo il meritato vincitore) e sta navigando verso un qualche lido accogliente.
Come gli uccelli, però, in questo autunno è tornato per me il tempo di migrare, tornare a alla mia terra, al mio lago e alle montagne, che saranno al centro del prossimo progetto.
Ieri sera mi sono addormentata sulla scaletta, che però è stata conclusa, domani si inizia con la stesura.
E poi... Suonano alla porta. È arrivata l'amica che aspettavamo per cena. Meglio andare.
L'autunno è anche tempo di cene e di amicizie.
Oddio "mi sono addormentata sulla scaletta" ti ho immaginata seduta sulla scala che porta alla riva - mia madre ha abitato 10 anni sul lago e aveva una scaletta così di pietra e io ho imparato a camminare lì - addormentata al freddo. Poi ho capito che era la scaletta del romanzo!!! Adoro sempre più i laghi, il fenomeno del foliage poi è meraviglioso, na abbiamo buoni angoli anche in città. Buona cena.
RispondiEliminaFammi sapere dell'agente, anche in privato se preferisci.