Bando alle tristezze.
State seguendo un corso che vi prosciuga tanto da fare invidia ai vampiri? State ragionando sui massimi sistemi, pronti a prendere irreversibili decisioni di vita?
Per il fine settimana ho il film che fa per voi.
Uno a caso dei titoli della Trilogia del Cornetto vi farà capire una profonda verità: alla fine sarà l'idiozia a salvare il mondo.
Ma cos'è la Trilogia del Cornetto?
Come ogni trilogia che si rispetti, è l'insieme di tre film:
– Hot Fuzz
E come in ogni trilogia che si rispetti (anche se nella pratica non succede poi così spesso), l'insieme vale più della somma delle parti.
Ogni pellicola è dedicata proprio a un gusto di cornetto, che fa capolino, in modo più o meno nascosto, in qualche fotogramma e quindi a un colore e a un genere, che viene rivoltato come un calzino.
Il primo film è rosso amarena, quindi rosso sangue e quindi horror, più specificatamente i protagonisti devono fronteggiare un'invasione zombi.
Nel secondo siamo al blu, non so a quale gusto di cornetto inglese possa corrispondere (il Nik mi fa notare che il cornetto tradizionale ha la carta blu, in effetti), ma il blu è anche il colore della polizia e quindi abbiamo l'action puro, quello con sparatorie ed esplosioni a pioggia.
Finiamo poi con il verde (pistacchio?), il colore della fantascienza di stampo classico, quella con gli alieni che vogliono conquistare il mondo.
Una cosa che va subito sottolineata, volendosi approcciare a quello che è forse il progetto cinematografico europeo più folle degli ultimi anni: non si tratta di parodie.
Tutti e tre i film appartengono in toto al genere che vogliono rappresentare, ne rispettano la scansione narrativa e le caratteristiche tecniche. Anzi, le scene d'azione, ad esempio, di Hot Fuzz sono girate meglio di quelle di moltissimi film action seriosissimi.
A far scattare il meccanismo comico è l'improbabilità dell'eroe in lotta, prima che con gli zombi, le confraternite o gli alieni, con un'idea di società omologata e omologante.
E quindi abbiamo l'eterno adolescente che ha il pub come centro del proprio mondo e non sa portare la propria relazione affettiva a un livello più maturo che si trova leader di un gruppo di sopravvissuti in mezzo all'apocalisse zombi e, con coerenza, sceglie il pub come proprio fortino.
In Hot Fuzz sono un poliziotto che vive come se fosse un eroe di film americano e il suo imbranato partner cicciottello a scoprire che dietro la perfezione di un villaggio c'è una pericolosa confraternita pronta a uccidere chiunque si opponga ai propri ideali di perfezione.
Infine è un alcolizzato, ex drogato, disadattato e del tutto ubriaco il campione dell'umanità che affronta l'entità aliena al pub La Fine del Mondo.
Un meccanismo semplicissimo, idiota vs entità omologante, e per lo più ripetuto tre volte pari pari e che tuttavia funziona e funziona proprio nella continuità.
La forza, del resto è anche il contrasto serietà/idiozia. Scene con personaggi di rara idiozia girate con assoluta serietà tecnica (le scene di azione di Hot Fuzz che non hanno nulla da invidiare a un medio 007) e attori credibilissimi. Lo stesso protagonista è di volta in volta l'eterno adolescente timido, il poliziotto tutto d'un pezzo e il drogato ubriaco e si cala in ogni parte con assoluta naturalezza e credibilità.
Ovviamente ognuno dei tre film è un mondo a parte.
L'alba dei morti dementi alterna sequenze di pura genialità (la lotta agli zombi sulle note dei Queen) a dei cali di ritmo.
Hot Fuzz ha una prima parte un poco troppo lenta, in una costruzione del disagio fin eccessiva.
La fine del Mondo mostra tutta la crescente sicurezza degli autori in una trama più coesa e senza cali di ritmo, ma, proprio il suo essere il capitolo finale porta lo spettatore ad anticipare alcune svolte di trama (ma, credo, non il finale).
Quindi se siete stressati, depressi o sotto pressione, questo fine settimana rilassatevi con un cornetto. Divertitevi a resistere agli zombi, ai malefici vecchietti o agli alieni, secondo il gusto che vi va di più.
Per farlo non dovrete neppure abdicare alla vostra intelligenza o al buon gusto cinematografico.
Vista l'intera trilogia proprio quest'estate, che coincidenza! Condivido, è proprio godibile :)
RispondiEliminaIo l'ho scoperta per caso... Ora non riesco più a pensare agli zombi senza sentire in sottofondo i Queen...
EliminaCiao Tenar. Scusa l'intervento OT. Ho letto il tuo commento sul blog di Aislinn. Ci sarò anche io a Lucca (http://andrea-atzori.com/2014/10/multiverse-ballad-nei-mondi-di-lucca/#sthash.X7lObpUd.uxfs) e mi farebbe enormemente piacere se ci si potesse stringere la mano! In ogni caso, buona fiera! A.
RispondiEliminaPiacerebbe molto anche a me!
EliminaIo sarò giù solo sabato e temo un po' la folla, ma, salvo imprevisti, faccio di sicuro un salto