venerdì 6 febbraio 2015

Il caso della Morta scomparsa – racconto pubblicato su Sherlock Magazine 33


Sulla Sherlock Magazine n°33, la rivista dedicata al giallo e all'investigatore di Baker Street diretta da Luigi Pachì, è presente, come si legge in questo articolo un mio nuovo racconto e un'intervista, relativa, invece, al romanzo, Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico.

La rivista è al momento è in distribuzione agli abbonati. È possibile abbonarsi qui. A breve sarà comunque possibile acquistare, alla stessa pagina web, anche il numero singolo, in formato cartaceo e digitale.

Finite tutte le indicazioni pratiche per reperire il racconto, lasciatemi un momento per coccolare quella che per me è una creaturina speciale, con una storia davvero particolare dietro.

Il caso della Morta scomparsa – presentazione racconto
Inverno 1891, in attesa di partire per l'oriente, Sherlock Holmes, che tutti credono morto, si trova invece, sotto falso nome, ospite di un nobile italiano ad Ameno, sul lago d'Orta. Qui viene coinvolto nell'indagine sulla scomparsa di una "signora" ben particolare.

Come già accaduto per il romanzo, Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico, questo racconto si basa non solo su una storia vera, ma anche sull'incontro che ho avuto con uno dei suoi protagonisti.
La Morta di Agrano
La signora scomparsa su cui indaga Holmes, infatti, altri non è che la Morta di Agrano, una mummia naturale, che è stata oggetto, nel corso dei secoli, di devozione popolare. Proprio nel 1891, la Morta fu oggetto di una strana contesa che vide schierati da una parte vescovo e parroco e dall'altro i paesani di Agrano. I prelati, infatti, espulsero dalla chiesa del paese la morta senza nome che la gente venerava come una santa, mentre gli abitanti del paese non volevano saperne di separarsi di una mummia senza nome, sì, ma miracolosa. Non ho resistito a inserire in questo contesto Sherlock Holmes. Grazie a un'ottimo racconto Samule Nava, infatti, sapevo che Holmes nella primavera del 1891 si era recato dalla Svizzera a Stresa sotto falso nome. E in effetti, all'epoca c'era nella zona, ad Ameno, una famiglia nobiliare che aveva contatti sia con il servizio segreto inglese che con la nobiltà indiana. Holmes, in attesa di partire per l'oriente, non poteva che essere lì!

Come molti di voi avranno intuito, la voce narrante di questo racconto non è che Sherlock Holmes in persona. Si tratta dell'unico racconto che io abbia mai scritto dal punto di vista di Holmes e, ammetto, l'esperienza mi ha stremato abbastanza per essere sicura che solo eventi straordinari mi potranno spingere a scriverne un altro.
Non è per nulla facile, infatti, seguire i pensieri di una persona che pensa a sette/otto cose contemporaneamente. Né è stato facile seguire il suo sguardo e i suoi collegamenti fulminei.
Aggiungiamoci che Holmes è colto in un momento di particolare fragilità emotiva. Detto di Holmes sembra un ossimoro, ma si trova solo in un paese straniero, senza violino, senza cocaina e con un senso di colpa schiacciante. Volevo far trasparire tutto ciò senza snaturare il personaggio, dare la parola a un Holmes che per una volta non può o non vuole proteggersi con l'abituale cinismo. Non so quanto sia riuscita nell'intento, ma di certo questo racconto ha il record di frasi riscritte (credo in un caso di essere arrivata a otto versioni di una frase di due righe).

Infine, questo racconto è precedente alla mia collaborazione con la casa editrice Delos. È stato nel 2013 finalista al premio Giallo Luna di Giallo Mondadori, un concorso che non era a "tema Sherlock Holmes". Il fatto che sia entrato comunque nella cinquina dei finalisti, spero che stia a indicare come sia una lettura fruibile e piacevole anche per chi di Sherlock Holmes è del tutto digiuno.

Sperando di avervi incuriosito, vi lascio, per chi vuole alla lettura di quello che, a livello tecnico, è il racconto più difficile che mi sia capitato di scrivere.
Sono curiosa, a questo punto, di sapere quale sia stata la storia più tecnicamente difficile che abbiate scritto.

8 commenti:

  1. Ma credo il racconto lungo (ex romanzo impoverito dal fatto che, non trovando un editore, gli ho scippato un personaggio abbastanza importante, Corinna che tu hai trovato in Cene Tempestose, perché pensavo che tanto non sarebbe mai stato pubblicato). Ora l'ho rispolverato trasformando Corinna in Carlotta ma dovendo togliere tutto il drammone della morte del figlio mi è crollato un bel pezzo per cui il lavoro non è stato poco. L'ho proposto proprio a Delos, Delos Crime per la precisione, hanno detto che è un po' fuori dai parametri della collana anche se presenta caratteristiche interessanti, (boh magari l'hanno detto solo per addolcire la pillola) però ora l'ho proposto altrove. Perché alla fine sono 155 mila battute e ci sono autori che con questa lunghezza fanno due romanzi, altro che un racconto lungo. Tecnicamente è stata difficile questa nuova stesura, ma anche nella prima ci sono parti di criminologia lombrosiana dove non sono ammesse sbavature. Complimentoni a te per questo nuovo risultato. Bacio Sandra

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    1. Vedi che pian piano diventi una giallista!
      Fammi sapere quale sarà il destino della storia di Carlotta: ho voglia di leggerlo (la criminologia lombrosiana già mi ispira)!

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    2. Non mancherò, grazie. Lombroso per me è stata una gran scoperta. S.

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    3. Lo aspetto! Come vedi, a volte le storie fanno strani giri prima di trovare la loro casa.

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  2. Sei bravissima, Antonella.
    Sei veramente brava e, anche se ho letto solo racconti scritti da te, si percepisce da come parli delle tue opere. C'è dietro un grande studio, ed una naturale capacità di immedesimarti in personaggi e situazioni.
    Ti considero un'esperta di letteratura e la prossima volta che ridi quando ti chiamo "professionista" ti tiro un pugno virtuale. :-)
    Un abbraccio

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  3. Dal sito sembra che si possa comprare anche la versione digitale del Sherlock Magazine, spero che si possa comprare il singolo numero senza fare l'abbonamento. Ho adorato "il caso del detective scomparso" e non vedo l'ora di leggere questa nuova storia. Deve essere molto difficile scirvere dal punto di vista di Sherlock, sono curiosa di vedere come te la sei cavata :)

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    1. Sì, dopo qualche tempo dalla distribuzione agli abbonati, è possibile acquistare anche il singolo numero, sia in cartaceo che in digitale. Tra l'altro da domani è possibile anche acquistare il romanzo in digitale!
      PS: sì, scrivere dal punto di vista di Sherlcok è stato difficilissimo sia dal punto di vista tecnico (in origine in racconto iniziava con una frase di 15 righe, in cui Holmes non si perdeva, ma io sì), che emotivo, perché c'è di mezzo droga e sensi di colpa di non facilissima gestione, il tutto sotto una strato di "è tutto perfettamente sotto controllo",
      PPS: felice che il detective scomparso ti sia piaciuto!

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