giovedì 26 marzo 2020

Racconti nel tempo del Coronavirus/5


Si fa tanto parlare del Decamerone, in questi giorni.
Si rievocano le pagine dedicate alla grande peste del 1348 a Firenze. 
Si tende a dimenticare la cosa essenziale dell'opera di Boccaccio. A salvare quei ragazzi sono state le storie.

Adesso possiamo capirlo, vero?
Lo capiamo come si sta, chiusi anche in una casa confortevole, magari anche con le persone che ami, ma chiusi, con il morbo che attende là fuori. La capiamo la paura che si insinua nelle fessure delle pietre, la sentiamo anche noi.

Adesso lo capiamo meglio il racconto La maschera della morte rossa di Poe.
Il principe e la sua corte sono al sicuro nel castello, la morte, il morbo, è la fuori. Fanno festa per ingannare il tempo, ma il tempo non si fa ingannare dalla festa. Le porte si aprono o vengono aperte e la Morte Rossa penetra anche nel castello.

I ragazzi del Decamerone di Boccaccio non ingannano il tempo, non si può ingannare il tempo. Lo addomesticano, lo fanno amico, con le storie.
Le narrazioni amplificano il tempo, aprono finestre, varchi, si entra in un altro tempo narrativo, si lascia fuori il nostro, si lasci che scorra mentre noi, di fatto, siamo altrove.
Lo so che forse è una banalità, ma oggi la capiamo come non mai.

Le storie ci salvano la vita.

Alla fine, ne sono sempre più convinta, quello che offro ai miei ragazzi è narrazione, più che istruzione. Un modo per addomesticare un tempo che per loro è diventato nemico all'improvviso. Il lunedì trovano la lettura di un racconto (non ve le propongo qui, perché sono una lettrice pessima, ma questo passa il convento), il mercoledì dei lavori/gioco sulla poesia del novecento, hanno fatto il ritratto della Signorina Felicita di Guido Gozzano e ora devono raccontare una loro giornata in stile futurista (possono fare anche un disegno o un video, addirittura una coreografia di danza). Il martedì e il giovedì c'è la narrazione della storia, quella vera, della seconda guerra mondiale, che per loro è comunque narrazione. Non so quanto impareranno, non ho neppure capito davvero quanto mi interessi. So che voglio che addomestichino il tempo attraverso le narrazioni, che viaggino, anche con corpi costretti all'immobilità.

La vita di mia figlia è salvata dalla disney. La bella e la bestia è stato visto già non so quante volte, la storia viene poi amplificata all'infinito. Il gatto diventa la bestia, le piante del giardino la foresta intorno al castello. I mobili di casa possono prendere vita, proprio come quelli del palazzo incantato. Spero che un domani possa ricordare questo come un tempo magico, in cui ha vissuta come Belle, imprigionata, ma in un castello fatato.

Io ho del tutto abbandonato la scrittura, perché vi assicuro che i prof da casa lavorano il triplo e con la bimba non è sempre facilissimo fare tutto. Leggo a spizzichi e a bocconi. Qualche sera, però ci si ritrova con gli amici su Skype e si condivide una storia. Il solito gioco di ruolo è stato sostituito da uno più narrativo, una sorta di cluedo fantasy, ispirato a un romanzo che per altro non ho ancora recensito qui Le sette morti di Evelyn Hardcastle. Siccome io conduco il gioco non so dire esattamente se funzioni o se piaccia. Di certo aiuta me ad addomesticare il tempo, a fuggire in mondo altro, almeno qualche ora alla settimana. Il fatto, poi, che sia una fuga condivisa la rende ancora più preziosa.

Queste sono le mie storie per addomesticare il tempo, le vostre quali sono?

17 commenti:

  1. Hai perfettamente centrato il focus, anche io addomestico il tempo o almeno ci provo scrivendo, sperando che quando vado a fare la spesa il.morbo non entri né me lo porti il marito. Le tue lezioni mi piacciono un sacco io parlo soprattutto con la nipote delle ricerche che le assegnano, è in prima media. Perché questo tempo è così e per me è o cedere al dolore e alla paura, nonché alla malinconia, non vedo i miei nipoti dal 5 febbraio, mia mamma dal 1 marzo, o ci si inventa qualcosa con la magia della narrazione. Buona continuazione con la bella e la bestia. Vi immagino a bere il thè in tazze animate.

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    1. I cari che non si vedono sono tra la parte più dura di questo tempo. Per fortuna la magia della narrazione ci aiuta!

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  2. Io, come si evince dal mio blog, ormai ho virato sui fumetti. Ti dico solo che sto lavorando a ritmi notevoli su tre progetti contemporaneamente. Non è solo per passare il tempo (potrei anche guardare qualche film in più su amazon, se fosse solo una questione di tempo) ma lo faccio soprattutto perché mi aiuta a far "staccare" il cervello dal contesto attuale. Mentre elaboro una tavola, creo la scena, scrivo i dialoghi... ecco, mi immergo nella storia che sto immaginando a tal punto che dimentico tutto il resto. Uno stacco totale dal mondo circostante, uno stacco di cui ho assoluto bisogno, perché se mi concentro troppo a pensare a quel che sta accadendo e a quel che rischia di succedere dopo, quando tutto sarà finito ma la nostra economia avrà verosimilmente collassato (e io sono uno che lavora in una ditta che già era in crisi, già era in ritardo coi pagamenti degli stipendi e ora ha temporaneamente chiuso in attesa che finisca l'emergenza) tu capisci che sono pensieri coi quali non posso convivere per l'intera giornata o rischio di crollare psicologicamente.

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    1. Quando poi a tutto questo si unisce l'incertezza per il lavoro è tutto ancora più duro. Un abbraccio, Ariano e meno male che ci sono i fumetti!

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  3. Noi ora stiamo addomesticando il tempo con "fullmetal alchemist". Oltre che col "cluedo fantasy"... 😜

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  4. Io ho il mio kit ammazza tempo: sono quasi sempre relegata in cucina, perché le altre stanze sono impegnate da chi studia o lavora, ma quando mi sposto ho sempre con me l’i-pad per le letture degli e-book, per scrivere qualcosa e per giocare a Ruzzle, i due libri cartacei in corso, una matita (per sottolineare i passi che non voglio perdere) e il cellulare. Ho tutto quello che mi serve. Qualche volta aggiungo al kit una tavoletta di cioccolato. 😋

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  5. Il gusto dei bambini per il rivedere mille volte certi cartoni è sempre stato una salvezza! Io scrivo e leggo, leggo e scrivo. Non c'è solo la Nuova Storia, ma anche la biografia della ragazza che ho conosciuto, che sta virando verso il romanzo tratto da una storia vera. Tra una cosa e l'altra, non mi lamento, considerata la situazione.

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    1. Da quello che scrivi, mi pare che te la passi (relativamente) bene. Sono contenta!

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  6. Mi dispiace che tu non abbia tempo per scrivere, spero che almeno nel weekend possa ritagliarti un po' di tempo per leggere.
    Noi stiamo entrando nel magico mondo dei cartoni che finora non interessavano, ce n'è uno che si chiama "Angela's Christmas" su Netflix che ormai sappiamo a memoria. Povero gattone che finisce a far la parte della bestia :D

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    1. Adesso sono in pausa tra la preparazione di una lezione e l'altra. Purtroppo gestire due lavori con una bimba piccola murati in casa (per fortuna con un giardino entro le mura) non è facile, ma in qualche modo ci riusciamo. La scrittura è lì. Riprenderà finita la tempesta, spero

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  7. Hai ragione, le storie ci salvano la vita, come per i ragazzi del Decamerone. Io cerco di distrarmi leggendo, ho anche scoperto qualche nuovo autore, oltre a scoprire qualche nuova serie TV su raiplay. In realtà non ho più tempo di prima, anzi il lavoro cosiddetto "agile" è molto più complicato, si fanno le cose più lentamente e con maggior mail di testa, la lettura invece diventa un modo di evadere dalla realtà.

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    1. Con una bimba per casa il lavoro è "agile" come un bradipo gigante con un braccio rotto. Non ho quasi il tempo per altro, ma qualche lettura è una questione di sopravvivenza!

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  8. Io non ho mai giocato tanto di ruolo come in questo periodo: almeno tre volte a settimana con gli amici ci colleghiamo a una piattaforma online in cui interpretiamo i nostri personaggi e viviamo le nostre avventure. Prima la frequenza di gioco era di una volta o due al mese.
    Durante il giorno lavoro da casa, ma nel tempo libero (e con il corona virus ho perso 1h e 30 di viaggio giornaliero) mi ritrovo a studiare come sviluppare il mio blog e a creare nuovi testi.

    La creatività, lo studio e la scrittura sono decisamente la linfa delle mie giornate.

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    1. La creatività e l'arte in tutte le sue forme sono ciò che ci stanno salvando. E poi dicono che sono beni superflui...

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