lunedì 22 dicembre 2014

L'espediente narrativo del Madornale Errore – Scrittevolezze


Si sa, l'autore alle prime armi cade spesso nel rischio Mary Sue, il personaggio perfetto che è la somma di tutti i suoi inconfessabili desideri. Eppure dall'alba dei tempi ha vasto successo un espediente narrativo che fa a pugni con l'idea stessa della Mary Sue: il Madornale Errore.

L'espediente narrativo del Madornale Errore
Il Madornale Errore è quell'espediente narrativo che ritroviamo quando un personaggio in piena coscienza compie un'azione sbagliata. Contravviene a un ordine che gli era stato espresso in maniera chiara e non fraintendibile. Sottovaluta in modo clamoroso un rischio palese. Non esegue un compito sensato che gli era stato affidato. Si fida di una persona che tutti gli hanno segnalato come potenzialmente pericolosa (e che lo è davvero)...

Il Madornale Errore è tra i topos narrativi più antichi in assoluto.
"Potrete mangiare ogni frutto, tranne quelli dell'albero della conoscenza del Bene e del Male!" E cosa fa Eva? Subito si fa tentare dal serpente e prende il frutto, con tutto quello che ne è conseguito.
"Non aprire quel vaso, Pandora!" E che fa Pandora? Apre il vaso, ovvio!
Non se la cavano meglio gli uomini. Ulisse riceve in dono da Eolo un otre che contiene tutti i venti contrari in modo da tornare più rapidamente a Itaca. Cosa fanno i suoi compagni? Rubano l'otre a Ulisse e lo aprono, come da tradizione.

A cosa serve l'espediente del Madornale Errore?

– A mettere in moto la vicenda, del resto se Eva non dava retta al serpente tutta la storia dell'umanità di limitava a un eterno pic-nic nel giardino dell'Eden.
– A porre nuovi ostacoli sul cammino dell'eroe. Ulisse era quasi a Itaca, ma ecco che i compagni liberano i venti contrari e l'aedo si assicura ancora libri e libri di peregrinazioni.
– A rendere più umano un personaggio. Il Madornale Errore si compie per curiosità, per testardaggine, per senso di superiorità, per incoscienza. Tutti difetti umanissimi, che il lettore potrà riconoscere come propri. 


Qualche esempio moderno di Madornale Errore

– "E mi raccomando, Frodo, sopratutto non usare MAI l'anello". Sono certa che Gandalf intendesse proprio: "mai, a meno di non trovarti in una locanda dove tutti possono vederti, o quando vieni assalito dagli spettri del suddetto anello"...
– Il manga Fullmetal Alchemist si basa sul Madornale Errore. I due fratelli alchimisti hanno provato a resuscitare la propria madre tramite l'alchimia (cosa vietatissima), tutto quello che segue parte dal tentativo di rimediare ai danni collaterali del folle tentativo.
– Ne Il mago di Earthsea il protagonista Ged per dare sfoggio della sua bravura prova un incantesimo che ancora non era in grado di padroneggiare, con tutto ciò che ne consegue

I gialli sono pieni di personaggi che sottovalutano la pericolosità di un assassino (del tipo, "sì, so che sono la prossima vittima, ma mi guardo bene dallo stare a casa sotto protezione, vado a farmi un giretto, cosa mai mi potrà succedere?"), si fidano delle persone sbagliate, ignorano un indizio chiarissimo...


Il Madornale Errore nelle storie di Tenar

L'ho usato, ma non spessissimo. 
Forse noi autori alle prime armi abbiamo pudore a far commettere degli errori enormi ai nostri personaggi. Tuttavia qualche ME nei miei scritti si trova. Nel thriller storico inedito il protagonista sottovaluta in modo clamoroso una minaccia, pagandone poi il prezzo.
Nei racconti delle storie del Leynlared, di cui fa parte il racconto Quello che gli uomini sognano uno dei personaggi principali, Amord sottovaluta non una, ma due volte ciò che può produrre il pregiudizio, con esiti drammatici.
Una tragica sottovalutazione, unita a un colpo di testa tipicamente adolescenziale c'è anche in un altro lavoro inedito.
Quindi posso dire che fino ad ora i ME dei miei personaggi sono state delle sottovalutazioni (clamorose) di rischi manifesti.

Voi avete mai usato questo espediente narrativo? In che modo?

17 commenti:

  1. Grazie che ci racconti di te, di ciò che scrivi direttamente tu così capisco meglio il punto in questione.
    Una domanda: autori alle prime armi? Dopo quante armi si è solo autori? Tu già hai scritto parecchie cose... sei alle prime armi o no?
    E poi l'eterno pic nic nell'Eden... Cos'altro vuoi mangiare Adamo? Ma non so, sono stufo delle stesse cose, passami una mela...

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    1. Credo che si sia alle prime armi almeno fino a che non si è combattuta una vera guerra... Io mi sento una perenne esordiente nella scrittura!
      E mi è piaciuta molta la tua versione di Adamo, anch'io me lo immagino così!

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  2. Nei mondi di finzione esiste anche il madornale errore ripetuto, ossia lo sbaglio -difetto comportamentale ecc- che fa ricadere perennemente un personaggio in situazioni di scombussolamente, senza appunto finire out of character :)

    Moz-

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    1. Purtroppo non esiste solo nei mondi di finzione! Tu non conosci nessuna di quelle donne che si innamorano SEMPRE dell'uomo sbagliato, nonostante tutte le amiche in coro le abbiano avvertite?

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  3. Il mio protagonista, Nico, ha compiuto una serie di grossi errori prima dell'inizio della storia, tant'è che l'intero romanzo è basato sul suo desiderio di riscatto. Però, siccome è un tipo molto impulsivo continuerà a combinarne altri, uno particolarmente grave che metterà in pericolo una persona a cui vuole bene...

    Il personaggio che sbaglia di più in assoluto, però, è uno dei comprimari. Il cocainomane di cui parlavo nel commento al mio post, per intenderci.

    Ho deciso che questo espediente mi serve non solo per mandare avanti la trama, ma anche perché il percorso evolutivo di una persona non è mai lineare. Io stessa, nel mio tentativo di guarire vecchie ferite, mi sono trovata a fare un passo avanti e tre indietro come i gamberi. Credo che una scelta del genere accentui il realismo (sai che ci tengo!).

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    1. Sì, tutti nella vita commettiamo errori, anche gravi, quindi farne compiere ai personaggi è anche una questione di realismo.

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  4. Bel post: non ci avevo mai riflettuto su in maniera così scientifica.
    A ben pensarci è usatissimo. Io, invece, non lo apprezzo. Il che, forse, mi dovrebbe far capire qualche cosa :)

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    1. Gli espedienti narrativi non sono cartellini da timbrare! Si usano se servono. Secondo me l'importante è sapere che esistono, sono come gli attrezzi nella valigetta dell'elettricista, ci deve sempre essere quello giusto, anche se magari lo si usa una volta sola nella vita.

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  5. Madornale errore in senso stretto mi sembra di no, però ho un personaggio ne La Colomba e i Leoni, che è proprio "de coccio" come dicono a Roma. Oltretutto dovrebbe essere il fior fiore della cavalleria, invece è tutto il contrario: Hugues de Payns. Se il suo sodale Geoffroy de Saint-Omer gli consiglia di non fare una certa cosa, è sicura che ci si butterà a capofitto.

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    1. Io conosco persone che sono proprio così! Quindi obbiettivo realismo raggiunto.

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  6. Mi sono divertita e ho imparato una cosa nuova, grazie Prof!

    Non avevo mai sentito parlare di Mister Errore Madornale, per fissarlo nella memoria lo metterò nel quadretto a braccetto di Mary Sue. Sono marito e moglie, lei magra alta e bella, lui un omone grosso e goffo, sempre sudato e preoccupato di cosa combinerà la prossima volta.

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    1. E tra i due Mister Errore Madornale è di sicuro il più simpatico!

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  7. Finora non l'avevo mai usato, ma ho intenzione di inserirne uno proprio a breve per dare uno scossone alla trama. Quindi mi hai molto ispirato :)
    Se non ci ribecchiamo, buone feste!

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    1. Buone feste anche a te!
      ... E buon Errore Madornale, mi raccomando, non addolcirne gli effetti. Come nella vita, anche nei mondi letterari gli errori si devono pagare (povero personaggio)!

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  8. Quando un personaggio in piena coscienza compie "la cazzata"...
    Lorcan!

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    1. Eh, sì!
      Per i non addetti, Lorcan è un personaggio di una nostra campagna di D&D specializzato in Madornali Errori. Che sono sempre stati forieri di spunti narrativi (e di esaurimenti nervosi per gli altri personaggi)

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  9. E' un ME anche quando la ragazzina scende le scale buie della cantina dopo avere sentito provenire da lì un suono inquietante, oppure è qualcosa di peggio?

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