Da oggi il mio racconto Sherlock Holmes e il caso del detective scomparso è acquistabile in formato e-book in tutti gli store on-line, pubblicato da Delos Digital all'interno della collana Sherlockiana!
Come i lettori abituali del blog avranno intuito, questo per me è un momento di grande stanchezza a causa del corso che sto seguendo e di generale tristezza.
Proprio in questi giorni mandavo una mail agli amici interrogandomi sul senso del mio scrivere. Io non so definire verità con le parole. Non faccio Letteratura. Io racconto storie. Il massimo a cui posso aspirare è intrattenere, regalare una mezz'ora, un'ora di mondo altro, di indagine, di evasione. Se riesco a distrarre qualcuno in una sala d'aspetto o su un mezzo pubblico con una mia storia, allora ho fatto quanto di meglio potevo.
Questo è quello che possono regalare i miei racconti, che spero possa fare questo, dare al lettore un'ora di evasione.
Sherlock Holmes e il caso del detective scomparso credo riesca proprio in questo intento.
Il dottor Watson, bloccato a casa da un malanno, si trova a constatare la scomparsa del proprio coinquilino, proprio quello Sherlock Holmes con cui da nemmeno un anno condivide l'appartamento al 221b di Baker Street.
Non gli resta che denunciare la scomparsa alle autorità competenti e, coadiuvato da un perplesso Lestrade, provare ad applicare il metodo del coinquilino per capire cosa sia accaduto...
Nella mia personale cronologia sherlockiana questo racconto è il seguito ideale del romanzo Sherlock Holmes e il mistero dell'uomo meccanico, come nel romanzo, infatti, è Watson il mio vero protagonista. Se nel romanzo aveva accettato il rischio di diventare amico di Holmes, il questo racconto dovrà rendersi conto che il suo coinquilino, per quanto geniale, non è una macchina pensante. È un essere umano, non immune da errori e di certo non immortale.
Il discorso, ovviamente, può essere ribaltato. Il racconto può essere un ottimo primo incontro con la mia personale rilettura del mito di Sherlock Holmes.
Da un punto di vista tecnico, è un lavoro di cui sono particolarmente soddisfatta perché mi ha dato non poco filo da torcere. È un racconto su Sherlock Holmes in cui l'eroe è fuori scena per metà della narrazione e la sfida era creare una situazione che mettesse davvero in seria difficoltà il nostro consulente detective. A voi giudicare come me la sia cavata.
Qui l'articolo di presentazione sulla Sherlock Magazine
Il racconto è acquistabile (anche) sul Delos Store
Domande e questioni pratiche
Un solo racconto, ma quanto mi costa?
1,99€, neppure due caffè.
In quali store on-line posso acquistarlo?
Tutti.
Ad esempio qui
Quali formati sono disponibili?
Copio-incollo dal sito: EPUB per iPad, iPhone, Android, Kobo o altri ebook reader, Mac o PC con Adobe Digital Editions
Raccontare buone storie é difficilissimo e me ne rendo conto ogni giorno. Saperlo fare bene é frutto di un duro lavoro e di una grande fatica. Tanti ci provano, pochi vi riescono.
RispondiEliminaPur non avendo ancora letto i tuoi romanzi (la roccia é in coda sul mio comodino) ti ammiro moltissimo perché ti ritengo competente, disciplinata e seria. Hai un anno più di me ma tanta esperienza alle spalle e tanta strada davanti. Potrai ottenere grandi soddisfazioni quindi ,per favore, vai sempre avanti. Parlo perché ho una sensazione molto forte al riguardo. So che non credi a queste cose, ma io sono un po' "streghetta". ;)
Tu per me sei una professionista, un esempio da seguire ed una delle persone da cui in questo periodo sto imparando tantissimo. Forse non è molto gratificante però è così.
Un abbraccio
Ti ringrazio molto.
EliminaIn questi giorni mi sento un po' inadeguata un po' a tutto. Oggi ho saputo che è mancato anche il padre di un alunno. Di fronte a queste cose mi chiedo a che serva raccontare storie. Poi mi rispondo che se quello che riesco a fare è intrattenere, fare compagnia con la narrazione, posso solo cercare di farlo al meglio.
Grazie davvero per le tue parole.
La narrativa può portare grandi risposte, credimi. Anche dietro la storia apparentemente più divertente si può nascondere un messaggio. Prova ad aprire un libro in una pagina a caso e leggi la prima cosa che hai davanti agli occhi... vedrai! ;)
EliminaUn abbraccio grande, mi spiace per il padre del tuo alunno.
di questi tempi un'ora di evasione è oro. specialmente quando la vita pesta duro. quindi benvenga l'evasione, le storie e soprattutto chi sa raccontarle!
RispondiEliminaSperiamo di riuscire a fare almeno questo, allora.
Eliminanon ho dubbi :)
Eliminaci sono momenti complicati, ma a volte la stanchezza è come uno specchio deformante che non ci aiuta a vedere bene davanti a noi. hai già fatto qualcosa che molti (me per primo) non sono ancora riusciti a fare; io ti leggo da poco, ma per quel poco che ho letto le risorse non ti mancano per raggiungere risultati ancora migliori :)
Mi dispiace per la brutta notizia che hai ricevuto e capisco i tuoi dubbi esistenziali, a volte io mi sento in colpa di star a "perder tempo" cercando l'aggettivo giusto mentre là fuori il mondo va fuori di testa.
RispondiEliminaEppure senza un'evasione diventeremmo solo più depressi e rassegnati, non si può sempre pensare alle cose brutte.
Questo racconto è il seguito di Sherlock Holmes e l'uomo meccanico? Aspetto di leggere prima l'altro? L'avevo visto su Amazon qualche giorno fa, mentre controllavo se era uscito l'uomo meccanico. L'ho già preso comunque, così se mi rispondi prima dell'una me lo leggo oggi in aereo :)
Il romanzo e il racconto sono storie indipendenti e autoconclusive. Ci sono ovviamente delle caratteristiche comuni e, dato che il racconto è ambientato qualche mese dopo il romanzo, nello scriverlo immaginavo i personaggi come già passati da quell'esperienza comune. Per il lettore, però, non credo cambi molto nel leggere prima uno o l'altro, non ci sono riferimenti diretti.
EliminaCara Antonella, anche per me tu sei molto brava e disciplinata. Purtroppo non salviamo né il mondo né vite umane, e i fatti tristi sono dietro l'angolo, bussano alle nostre porte e tocca aprire. Come te intrattengo, se qualcuno come dici tu, passa del buon tempo con le nostre storie benissimo davvero. Intanto complimentoni per questo nuovo risultato, la copertina è molto bella. Bacione Sandra
RispondiEliminaTi ringrazio.
EliminaE, sì, mi piacciono molto le copertine di Sherlockiana (anche se non ho avuto alcuna voce in capitolo sapevo di andare sul sicuro)
Sulla stanchezza di questo periodo non posso che condividere, sto appena uscendo da un inverno lavorativo allucinante... oggi mi sentivo un pesce bollito. In più ho poco tempo per svolgere le attività che più mi stanno a cuore.
RispondiEliminaA proposito di animali, in questi giorni ho avuto il tempo di leggere il tuo racconto natalizio... bello! Se un giorno però vorrai farmi venire i brividi, quelli lunghi e prolungati, ti consiglio un racconto incentrato sui pipistrelli con accurate descrizioni degli stessi. ;-)
Ma a me i pipistrelli stanno simpatici, sembrano pure così carucci...
EliminaFelice, però, che il racconto ti sia piaciuto. Spero possa piacerti anche questo.
Pensa che avevo fatto il viaggio di nozze in Tanzania, dove i pipistrelli hanno l'apertura alare di un metro.
EliminaNon appena tiro il fiato, scarico il nuovo racconto, vedo che è leggibile anche dal kobo.
Preso! ;)
RispondiEliminaLo inizio domani sul Kobo.
Complimenti per la pubblicazione, ma tui sforni libri su Holmes in continuazione?
Non capisco però il problema: chi scrive racconta storie e fa letteratura. Intrattiene anche. Cos'altro deve fare?
Scrivo di Holmes sono quando sono stressata. Cioè spesso. Però per Holmes ho una casa editrice di riferimento, per tutto il resto devo valutare caso per caso, con tutto quello che ne consegue...
EliminaE il discorso sulla scrittura è nato in momenti molto tristi di questi giorni. Di fronte a eventi gravi accaduti a persone a me a vario titolo vicine mi sembrava futile, la sera, scrivere storie di dubbio valore. Poi mi sono detta che se è questo ciò che so fare, posso solo cercare di farlo al meglio.
PS: spero che ti piaccia. Io credo sia un'edizione molto ben curata, spero che soddisfi anche la tua (giusta) pignoleria.
Il fatto è che non scrivendo non risolvi nulla, ma almeno allontani la mente dai brutti pensieri. Quanto meno per un po'.
EliminaPerché parli della mia pignoleria? :)
Sono molto pignolo, questo è vero. E ho letto tutta l'opera di Doyle su Holmes, anzi ho anche iniziato a rileggerla. Ma questo ebook parte da un concorso?
Il primo contatto è avvenuto tramite contatto, poi i racconti successivi li ho inviati anche direttamente al curatore
EliminaLa vedo anch'io come te: racconto storie, regalo ore (ed emozioni, spero) piacevoli. Se poi è letteratura può valutarlo qualcun'altro. Per me vale il parere dei lettori, più di tutto. Peccato che ci sia l'editore di mezzo... Complimenti per la creatura! :)
RispondiEliminaA volte l'editore ha il ruolo di levatrice. Per il resto, non credo di fare Letteratura, non credo neppure di voler fare letteratura. L'intrattenimento è già un obiettivo complicato da perseguire
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