Lucio Alberto Maria Maggio consegna l'artwork in premio a Gialli sui Laghi ad Antonella Mecenero
incontro con Luigi Pachì, editore e esperto di Sherlock Holmes
Gigi Bar -Corso Italia, 30 Stresa
Sabato 5 dicembre 2015 ore 16.00
All'edizione 2015 di Gialli sui Laghi mi sono aggiudicata un bellissimo artwork di Lucio Alberto Maria Maggio per il miglior racconto ambientato nel Distretto Turistico dei Laghi.
L'artista ci teneva a consegnare l'opera di persona, ma non ha potuto essere presente lo scorso 8 novembre alla cerimonia di premiazione a Villa Recalcati di Varese, evento del Festival del Racconto del Premio Chiara. Ho ricevuto un prototipo, al Gigi Bar avverrà lo scambio con l'opera completa e il prototipo rimarrà esposto al Gigi Bar, dove erano stati annunciati i finalisti del premio lo scorso mese di settembre.
Introdotta da Luigi Pachì, presenterò i suoi ultimi apocrifi sherlockiani, genere a cui mi sono appassionata dopo aver conosciuto Luigi Pachì alla prima edizione di Giallostresa.
Luigi Pachì illustrerà anche le sue ultime iniziative in ambito editoriale e introdurrà i più recenti apocrifi sherlockiani, tra cui il romanzo “Sherlock Holmes e il mistero dell’uomo meccanico” (collana Baker Street Collection, Delos Books editore) e i recenti racconti, tra cui quello che si è aggiudicato la decima edizione dello “Sherlock Magazine Award”.
Luigi Pachì vive a Stresa. Iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, è laureato in economia con un “Master of Science” in Management, e si occupa di ICT da oltre trent’anni. È stato dirigente di alcune importanti aziende multinazionali americane di informatica e telecomunicazioni ricoprendo, per un triennio a Londra, ruoli internazionali per i mercati di Europa e Sud Africa. Sui temi della tecnologia cura la collana in eBook TechnoVisions, che propone riflessioni utili alla conoscenza di fenomeni spesso sottovalutati e la necessità di elaborare una nuova presa di coscienza sull’uso della stessa. Ha scritto diversi racconti di narrativa d'anticipazione (ripubblicati recentemente nella collana Classici della Fantascienza italiana, a cura della World SF Italia; alcuni usciti anche all'estero) e, nel 2002, un romanzo a quattro mani prodotto assieme a Franco Forte (Ombre nel silenzio). Cultore dell’opera di Sir Arthur Conan Doyle (ha scritto il saggio in volume L'universo di Sherlock Holmes, Solid Books), è direttore da oltre dieci anni della rivista dedicata al giallo Sherlock Magazine, curatore della collana settimanale Sherlockiana e organizzatore dello Sherlock Magazine Award (giunto alla sua undicesima edizione). Ha curato diversi volumi di apocrifi e pastiche sherlockiani e collane librarie per diversi editori, oltre all'antologia Delitti d'acqua dolce, assieme ad Ambretta Sampietro. È consulente Mondadori per la collana da edicola Il Giallo Mondadori Sherlock, fondatore dell'associazione culturale Delos Books di Milano e amministratore delegato della casa editrice Delos Digital.
Lucio Alberto Maria Maggio - vive tra Stresa e Milano, dove ricopre una posizione importante nell'editoria. E' appassionato di artwork quasi tutti dedicati a Stresa e al lago Maggiore. Li posta in rete con grandissimo apprezzamento. Ha collaborato gratuitamente con le iniziative dell'associazione 360 gradi realizzando la grafica degli eventi del 2015.
Organizzatrice dell'incontro è Ambretta Sampietro creatrice del premio letterario Giallo Stresa, diventato poi Giallo sui Laghi. Scopo del concorso è promuovere la scrittura di racconti gialli ambientati sui laghi italiani, un modo per valorizzare allo stesso tempo la letteratura e il territorio. Il racconto vincitore è pubblicato da Giallo Mondadori. Inoltre dopo ogni edizione del concorso, Ambretta ha curato delle antologie con i migliori tra i racconti selezionati: Delitti d'acqua dolce (con Luigi Pachì, Lampi di Stampa), Giallo Lago (Eclissi editrice) e Delitti di Lago (Morellini editore). È già stata annunciata la quarta antologia, che uscirà sempre per Morellini.
Cornice dell'evento sarà il Gigi bar di Stresa, locale storico che conserva un'atmosfera d'altri tempi, famoso per la sua pasticceria e per essere ritrovo di artisti e scrittori.
Infine, ecco di cosa parla il mio racconto.
IL DIO A TRE TESTE
Nella quiete agostana di Armeno, tra il lago d’Orta e il Mottarone, un improvvido lavoro di scavo mette in luce tre scheletri abbracciati che sembrano rimandare a un antico affresco. La chiesa del paese conserva, infatti, un raro esemplare di trinità tricefala, una rappresentazione della trinità come un uomo a tre teste, considerata eretica dal Concilio di Trento. Si occupa dell’indagine l’antropologa Alisea Sogni coadiuvata da padre Marco, prete con un passato da storico. Due visioni del mondo opposte e complementari per svelare il mistero dei tre scheletri su cui sembra vegliare il misterioso dio a tre teste.
Ma che bello, ti faccio i miei complimenti. La trama del Dio a tre teste mi sembra molto intrigante. :)
RispondiEliminaDovrebbe uscire a breve in un'antologia!
EliminaMa che razza di pasticci sono questi "artwork"!? Accozzaglie di immagini ritagliate malamente con gli strumenti automatici di Photoshop, fusioni di livelli effettuate "ad minchiam canem", scontorni fatti con la roncola... Lucio Alberto Maria Maggio, la visione dei suoi collages provoca gravi tumefazioni oculari, almeno si legga "Photoshop for Dummies" prima di produrre altri danni.
RispondiElimina...se tu avessi frequentato per un po le gallerie contemporanee avresti notato (forse) se non sei completamente offuscato dalla rabbia che, onestamente non comprendo, che oggi si dipinge non utilizzando da professionista photoshop (di cui se vuoi ti do lezioni fino allo sfinimento visto che sono stato il capo disegnatore della piu importante rete televisiva privata italiana)ma si dipinge facendo volutamente patchwork che si deve vedere e capire che sono montaggi digitali, spesso lasciando persino i bordi frastagliati delle scontornature fatte a caso e malamente. Informati prima di psutare sentenze. Bye bye.
EliminaInnanzi tutto mi scuso per non aver visto prima il messaggio dell'anonimo. Innanzi tutto non mi sembra il caso entrare in un blog per criticare in questo modo un ospite, qual è Lucio. Farlo da anonimo, poi, è da vigliacchi. L'arte, credo, può non piacere (io non mi comprerei un Picasso, ad esempio), ma nella critica l'educazione non è un optional. Il commento non viene rimosso, perché Lucio è già intervenuto. Mi scuso solo di non averlo proprio visto per tempo.
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