venerdì 22 aprile 2016

La giornate del drago – draghi nella musica leggera italiana

Il 23 aprile è la giornata del drago!
Quest'anno che sono murata in casa per via del concorso nel paese vicino fanno anche una bella iniziativa a tema
Sul blog, da qualche anno è l'occasione per dare uno sguardo a come vivono i draghi in vari contesti.
Nel 2015 ho elencato i migliori draghi cinematografici
Nel 2014 i migliori draghi nel fantasy contemporaneo
Così quest'anno mi sono chiesta se ci sono draghi nella musica italiana e in particolare in quella che più frequento io, cantautori e similia.

La domanda non è illegittima. 
Al contrario di quello che forse si percepisce una certa corrente musicale italiana ha un piede nel medioevo e in particolare nella mistica medioevale e nella poesia non stilnovistica. Tanto per citare le cose più famose, De Andrè inserisce Jacopone da Todi un po' ovunque e ha musicato la "ballata degli impiccati" del poeta medioevale francese Villon. Eppure non mi risulta che ci siano draghi nelle sue canzoni (?). A voler fare proprio i colti direi che nella musica leggera italiana, non solo De André, si è infiltrata della poesia mistica di scuola francescana, legata alla ricerca del trascendente nell'osservazione della natura, quindi piuttosto lontana dai poemi cortesi in stile "tavola rotonda", dove invece i draghi abbondano.
Ammetto di esserne stata piuttosto delusa da questa mancanza di draghi, proprio perché contavo su l legame medioevo/cantautorato. C'è tuttavia una canzone, dove i draghi non sono mai nominati, ma la cui voce narrante potrebbe persino appartenere a un drago. 
Provate un po' ad ascoltarla
Il denaro dei nani – Branduardi
Certo, Branduardi dice che i nani stessi sono un po' il simbolo dell'avidità, come i peggiori banchieri dei tempi nostri. Però io fatico a non immaginarmi un drago che ascolta i nani e pregusta di papparsi loro e il loro tesoro. Come altro interpretare, del resto "il denaro dei nani in fumo finirà"?

Al di là di questa vena (mai sopita) di medioevo in agguato, si sa che i cantautori italiani hanno per lo più cantato il loro presente. Gente di periferia e senza soldi che "drago" può fare solo di soprannome.
La ballata del Cerutti – Gaber
Il suo nome era Cerutti Gino, ma lo chiamavan Drago...
Non so cosa ne pensino i draghi veri di questo povero Cerutti Gino, finito anche in prigione, ma in questa rassegna non poteva proprio mancare.

Eppure, a ben vedere, c'è tutto un filone nelle canzoni italiane in cui il drago (non sempre chiamato così) non manca, anzi è proprio il protagonista.
La musica italiana a un certo punto è diventata un modo per cantare la diversità e il non allineamento. E allora il drago, il mostro, quello che viene sconfitto e ucciso dal san Giorgio di turno (espressione senza dubbio del potere costituito), diventa qualcosa da cantare, da rivalutare. Non da salvare, purtroppo. Il drago, in quanto diverso e spaventoso, è condannato dal sistema. Si può solo raccontare la sua fine ed empatizzare con lui, ma, purtroppo, non salvarlo.
A ben vedere non sono poche le canzoni di questo genere. Ne ho scelte tre, le mie preferite.
Il mostro – Bersani
Una delle più famose di queste canzoni.
Non si sa se questo mostro "ultimo esemplare di mostro a sei zampe" sia un drago, ma io l'ho sempre immaginato così.
È una canzone di una tristezza infinita, che difficilmente riesco ad ascoltare fino alla fine, mi viene il magone e mi salgono le lacrime agli occhi. Fa proprio venir voglia di urlare:
IO STO CON IL DRAGO!
Povero drago – Bussoletti
Canzone scelta per i 40 anni di Amnesty internetional. Il drago questa volta è prigioniero, prigioniero in quattro mura, non può più né volare né sputare fuoco.
No, povero drago, non ti lascio!
L'ultimo drago
Di questa canzone non so praticamente niente. L'ho scoperta giusto ieri, nel preparare questo post e me ne sono subito innamorata. Per quel che ne so, potrebbe essere la progenitrice delle altre due. Di certo è struggente. L'immagine dell'ultimo drago che sceglie di morire perché ormai è l'ultimo della sua specie ormai non mi lascerà più. 
Difficile non versare una lacrima per l'ultimo drago.
Se qualcuno ha notizie precise su questa canzone sarò felice di saperne di più!

Questo è il frutto di una mia breve e veloce ricerca sulla figura del drago nella canzone italiana.
Qualcuno ha qualcos'altro da segnalarmi? 

4 commenti:

  1. Gianni Morandi CANZONI STONATE "...ho anche preso un luccio che sembrava un drago" forse un po' pochino, non è un drago ma solo una similitudine, però mi è venuta in mente subito la strofa per cui ta la metto volentieri. Sandra

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  2. Di canzoni so pochissimo, ma anche se esula dal discorso, ti consiglio di guardare questo video: Benedict Cumberbatch che recita nella parte di Smaug, scena che sarà trasformata dagli esperti di effetti speciali nella celebre sequenza di uno dei film de Lo Hobbit.
    https://www.youtube.com/watch?v=FHuXSZv6Tqs

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    1. Il mio problema con questo attore (che per altro è bravissimo) è che lo associo sempre a Sherlock, quindi da un momento all'altro mi aspetto che dica "ecco, John, ora lo sai, sono un drago in realtà"...

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