Vi sarà capitato di scontrarvi con un libro che comunque è parte della storia letteraria, magari non annoverato tra i primi cento capolavori, ma comunque sopravvissuto a decenni se non a secoli di storia, e di non capire se siete voi a non riuscire a cogliere la genialità del libro o è proprio il libro, in fin dei conti, a non essere per nulla geniale?
Un gruppo di lettura serve anche a questo.
I racconti fantastici di T. Gautier, esempio, pare, di romanticismo francese, è la prima opera scelta dal gruppo ad avermi sconfitto. Ho letto i primi quattro racconti e poi non sono riuscita ad andare avanti. Ogni riga mi sembrava interminabile, ogni pagina un mattone di piombo che mi cadeva in testa. Questo è un periodo un po' caotico per me, a fare compagnia al buon Teo Gautier ci sono state le 850 pagine del programma generale per il concorso a cattedra, ieri sono arrivati i francesi per lo scambio, insomma, forse ero io a non essere nella giusta disposizione d'animo.
L'incontro con il gruppo di lettura ha fugato questo dubbio. Eravamo presenti in 14 all'incontro, ma solo due avevano terminato il libro, la percentuale di successo più bassa che io abbia riscontrato. Altre 5 o 6 persone come me si erano arenate. Nessuno avrebbe tenuto il libro sulla torre.
Perché?
Qui trovato un post più serio e motivato, scritto a una dei due coraggiosi lettori arrivati in fondo.
Personalmente ho pensato di essere di fronte al nonno della fanfiction. La fanfiction è la riscrittura da parte di un fan di un'opera famosa, o la continuazione o la variazione su un tema. Dato che spesso il fan non è uno scrittore, finisce per mettere se stesso come protagonista e immaginare per sé una storia d'amore o di sesso con il personaggio di cui è innamorato.
Gautier fa esattamente la stessa cosa. Appassionato di racconti fantastici del primo romanticismo, mette in scena se stesso, un giovane artista sensibile e incompreso dalla società, di cui una donna sovrannaturale, preferibilmente morta (un fantasma, una vampira...) si innamora. Lei si palesa, l'amore si consuma (fuori scena) e poi lei sparisce. Immagino che qualsiasi adolescente maschio un po' timido abbia sognato di essere concupito da una donna bellissima, di vasta esperienza amorosa che poi scompare dopo una o più notti d'amore, senza che il giovanotto si debba impegnare in una relazione. Peccato che io non sia un adolescente maschio. Quindi ho trovato curiosa la scelta di far incarnare lo spirito di una ragazza morta in una caffettiera (nel primo racconto) o l'immagine di una bellissima donna che si stacca da un arazzo per andare a sedurre un giovanotto di nessuna attrattiva, ma questo non mi ripagava delle lunghissime pagine di descrizioni inutili. Per tanto così avrei forse preferito qualche particolare piccante in più, dato che comunque al centro del discorso c'è un amplesso, ma nel primo '800 il porno soft non era ancora stato sdoganato.
Pare che tra i racconti che non ho letto alcuni si distaccassero da questo schema, ma che non ne valesse comunque la pena.
Una delle lettrici ben informate ci ha detto che spesso Gautier scriveva sotto l'effetto di droghe, ma non la considero un'attenuante. La storia della letteratura è piena di scrittori affetti da dipendenze varie, alcolizzati o drogati, che hanno però scritto opere migliori. Forse Gautier avrebbe dovuto cambiare spacciatore. O, meglio, smettere.
Pare che Gautier abbia scritto anche opere migliori (me lo auguro), ma non voglio averci più nulla a che fare. Per me può stare nel fossato della torre con tutte le donne morte che preferisce.
Giusto perché voglio ribadire che il racconto gotico e macabro può essere anche delizioso, aggiungo anche un consiglio di lettura.
The Graveyard Book – adattamento a fumetti da Nei Gaiman
Quest'opera è fantastica. Fidatevi, se volte morti e vampiri, lasciate perdere Gautier e scegliete Gaiman.
Si tratta della versione a fumetti del romanzo Il figlio del cimitero. Considerata la trama e il fatto che Gaiman sia anche un autore di fumetto, penso che la versione illustrata sia anche meglio del romanzo, ma questi sono gusti personali.
Un neonato sfugge per caso al massacro della propria famiglia e si rifugia in un cimitero. Qui i morti decidono di prendersene cura con l'approvazione della Signora in persona e un vampiro, Silas, diventa il suo tutore. Bod cresce, quindi, vivo tra i morti, con la capacità di vedere i fantasmi e di giocare con loro, con qualche problema di interazione con gli altri ragazzi vivi e un assassino ancora sulle sue tracce. La sua crescita è mostrata attraverso dei racconti godibili da soli, ma che insieme vanno a formare una trama più articolata.
Si tratta di una delle più belle storie d'adozione che mi sia mai trovata a leggere e più di una volta mi si sono inumiditi gli occhi. È semplicemente adorabile il rapporto di Bod con Silas. Silas è un vampiro serio e responsabile, con probabilmente qualche problema irrisolto con la sua condizione, e prende molto seriamente il suo compito di tutore. È un vampiro, però, inerme di fronte alle crisi di ribellione adolescenziale di Bod, con qualche problema a dimostrarsi caloroso. Riesce ad essere insieme paterno, protettivo e terrificante con un sottofondo di pericolosità che non viene mai meno e che contrasta con l'assoluta mancanza di paura che Bod ha di lui.
Tutti i fantasmi del cimitero si sforzano di crescere e di educare Bod, con tentativi ora maldestri, ora comici, ora commuoventi. Nel cimitero di Bod non manca nulla di quello che è l'immaginario fantastico, ci sono streghe, lupi mannari, fantasmi di impiccati, creature antichissime che proteggono dei tesori, ma nessuna di esse è come i vivi la immaginano. Bod si avvicina a loro senza alcun pregiudizio, in quella che per lui è la normalità. I suoi veri problemi sono sempre causati dai vivi, che non capiscono e bramano il potere.
Infine un'informazione di servizio.
Ieri sono arrivati i francesi per lo scambio culturale. Io ospito M.A., una collega francese giramondo e, a parte poche ore libere, come questa, tutte le nostro giornate sono organizzate in funzione dello scambio (alla faccia degli insegnanti che lavorano solo poche ore al giorno) quindi non so se avrò il tempo di aggiornare il blog. Non lo escludo a priori, ma la verità è che non ne ho idea.
Ci si rilegge appena possibile!
Buona settimana francese. Sul gotico mi sento di ricordare il sempre valido CARMILLA. bacione Sandra
RispondiEliminaGuatier è ad anni luce da Carmilla, purtroppo...
EliminaA me succede anche con alcuni di quelli presenti nella TOP 100...
RispondiEliminaEcco, questa è un'opera minore di un autore minore. E c'è un motivo, altro che capolavoro da riscoprire...
EliminaFumetto preso per colmare un'attesa, ma soldi ben spesi ;-)
RispondiEliminaMolto bel spesi!
Elimina(oltre tutto li hai spesi tu e abbiamo letto anche noi... ;) )
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RispondiEliminaA proposito di gotici, io ieri ho iniziato Il mago di Somerset Maugham. Per ora promette bene.
RispondiEliminaNon lo conosco, poi mi farai sapere...
EliminaPer me Poe resta quello davvero inafferrabile, fra tutti gli autori di questo genere. Chiunque ci abbia provato senza avere un talento molto simile al suo ha rischiato il ridicolo e il banale.
RispondiEliminaRidicole e banale, in questo caso.
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