mercoledì 22 novembre 2017

Di ruolo, ma non troppo


C'è una rubrica che appare ciclicamente su questo blog mio malgrado. 
Quella delle mie vicissitudini da prof. Innanzi tutto vorrei che non esistesse per un motivo preciso: non avere vicissitudini, limitarmi a alunni bravi, meno bravi, genitori collaborativi, meno collaborativi, riunioni interessanti, meno interessanti, colleghi, insomma il mio desiderio di vita non noiosa sarebbe già appagata così.
Poi, però, c'è tutto questo mondo folle di burocrazia scolastica che genera racconti surreali che a inventarli non verrebbero neppure sotto LSD.

Pensavate che ora che sono di ruolo non avessi più di che scrivere?

Il fatto è che non sono ancora del tutto di ruolo.
Avendo passato lo scorso anno scolastico in maternità, adesso sono in pieno "anno di prova".

Come il solito in un mondo ideale il tutto avrebbe senso. Io dovrei essere una giovanissima neolaureata che dopo un percorso abilitativo e un concorso per la prima volta quest'anno metto piede in una scuola. Affiancata da una docente esperta imparo per la prima volta il mestiere, rifletto sul tipo di prof che voglio essere, seguo dei corsi e produco una tesi.
Come se i miei quasi dieci anni di precariato non fossero mai esistito.

Quindi oggi sono di nuovo migrata verso la cittadina, alla solita oretta d'auto dalle mie lande, per migliorare l'unica competenza davvero accresciuta con tutto questo percorso: guidare di notte nel traffico.
Anche questa volta non sono mancati i momenti surreali regalatici da un formatore più consapevole di quanto visto precedentemente della sua utenza effettiva:
"Mi avevano proposto di farvi un laboratorio sull'alternanza scuola-lavoro, ma un buon terzo di voi lavora alla scuola dell'infanzia, che dite, li mandiamo a lavorare subito?"
"Obblighi importanti: non uccidete gli alunni, non uccidete il preside, almeno per quest'anno"
"Va beh, nel documento finale ricordatevi di dire che avete imparato qualcosa. Che so, numerate le vostre competenze e fate in modo che ce ne sia almeno una in più rispetto al documento di partenza".

Cose positive di questo primo incontro? Finalmente ho avuto il tempo per pensare bene a un racconto. In questi casi, quando sale lo stress da cose da fare, torno sempre a rifugiarmi nel salotto di Baker Street.

Spero di non avere nuove puntate per questa rubrica, ma tra documenti da compilare, corso da seguire e piattaforma on-line non dubito che qualcos'altro salterà fuori.

9 commenti:

  1. Eh, temo di sì, che salti fuori qualcosa per la rubrica.

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  2. Anni fa fui chiamata a gestire un gruppo di giovani maestre in anno di prova, maestre di sostegno - io avevo i requisiti oltre all’esperienza - ebbene, fu molto istruttivo, penso anche por loro, senz’altro lo fu per me. Tenevamo questi corsi durante la settimana, dopo la scuola, e il sabato mattina.
    Parecchi mesi e tutti gratis, nel senso che non fui rimborsata nemmeno per la benzina, il corso si teneva a trenta chilometri da dove abitavo. Fa niente, l’esperienza fu talmente arricchente che a tutt’oggi conservo un bellissimo ricordo. Presentai le “mie maestre” al resto dei partecipanti, dinanzi alla
    supervisione dell’allora Direttore Didattico, che, senza falsi pudori, si complimentò con me è il gruppo e a fine corso le “mie maestre” mi donarono un mazzo di fiori che ancora ricordo.
    L’anno di prova può diventare davvero una vera occasione di scambio e
    crescita per tutti gli insegnanti coinvolti. Buon anno.
    sinforosa

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    1. ... e il gruppo, non è. Perdonami la battitura

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    2. Non ho dubbi sul fatto che la parte da svolgere a scuola con la tutor sarà arricchente. Ho molti dubbi, invece, sul corso comune per ogni ordine e grado, dall'asilo alle superiori e sulla parte on-line...

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  3. Purtroppo il sistema-paese Italia sta manifestando da tempo tutte le sue incongruenze...

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    1. Tra tante follie questa è la minore, di certo io sono poco motivata a macinare chilometri per dei corsi di dubbia utilità

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  4. Mamma mia, sempre più labirintica la scuola italiana.
    Mi aveva accarezzato l'idea di entrarvi in modo definitivo, ma davvero tutte queste cose (e altri 4 esami da sostenere per accedere al futuro concorso) mi fanno desistere.
    Buono che almeno hai avuto modo di ideare una storia^^

    Moz-

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    1. Ma no, non desistere. Ci sarebbe bisogno di gente come te nella scuola!

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